NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Patto per il territorio per vincere la crisi

Lo ha proposto la CISL nel suo congresso provinciale, lo stanno valutando ora imprenditori e sindacati perché se ne possono trarre spunti per un cammino un po' meno accidentato per la nostra economia - Ospiti di In Piazza, Xoccato (Confindustria), De Lotto (Confartigianato) e i segretari provinciali Refosco (CISL), Bergamin (CGIL) e Chisin UIL)

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Patto per il territorio per vincere la crisi

(g. ar.)- Qualcosa sembra muoversi sia pure nella semioscurità di una crisi economica che attanaglia senza complimenti anche il quadro economico vicentino. Una novità l'ha portata la CISL che nell'ultima settimana di febbraio ha concluso i suoi lavori per il congresso provinciale, lavori che si sono chiusi appunto con la proposta per il territorio del segretario generale Gianfranco Refosco elaborata nell'arco di oltre un anno con la collaborazione di tutte le componenti del maggior sindacato vicentino.

Nel suo documento che come detto rappresenta il risultato finale di un lungo e particolareggiato lavoro di tutte le componenti del sindacato "dei liberi", Refosco ha messo sotto gli occhi dei tanti interlocutori presenti in Fiera per ascoltare la sua relazione, quella che è la situazione dell'economia vicentina, i dati sulla disoccupazione e sui vari cedimenti che si sono registrati in questi ultimi tre anni in particolare, ma anche con la sottolineatura che i modi per combattere questa battaglia non sono impossibili e fanno anzi parte di una serie di misure che tutte assieme le componenti della società debbono saper scegliere senza altre esitazioni.

Patto per il territorio per vincere la crisi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il punto centrale da cui parte l'analisi della CISL è la necessità non più rinviabile di imboccare seriamente e senza altre incertezze la strada del risparmio vero, che non è quella della penalizzazione ulteriore di chi paga sempre e comunque, ma che significa prima di tutto porre mano ai servizi e alla loro razionalizzazione. Troppe società che si occupano di trasporto pubblico, troppe che controllano acqua e gas, troppo di tutto insomma per poter pensare seriamente che in questa condizione si possa riuscire a spendere meno e a far quadrare il dare/avere dei bilanci in tempi quanto meno decenti.

Il problema vero, ha spiegato Refosco nella sua relazione, è proprio quello di dare una linea logica e finalmente razionale a tutto ciò che costa per dispersione di mezzi, per mancato risparmio, per la moltiplicazione di quei punti di potere/spesa che caratterizzano i bilanci pubblici di oggi e che sono il primo cruccio di qualunque amministrazione.

L'iniziativa della CISL, specie nel clima di emergenza perenne inaugurata dalla crisi che sta attanagliando il Veneto e questa provincia oltre che l'Europa e l'Italia, è stata accolta con interesse come ha dimostrato la presenza alla giornata conclusiva dei lavori di tutte le associazioni di categoria, dagli industriali agli artigiani.

Naturalmente tutto questo discorso si incrocia non a caso con la gravissima crisi di liquidità in cui si trovano le aziende private che per il pubblico lavorano su incarico dopo le varie gare di appalto e che dal pubblico ricevono i pagamenti con il contagocce. La crisi delle aziende private è soprattutto dentro questi contorni. Addirittura macroscopica è la situazione di buco creata dalle aziende pubbliche della sanità. C'è una dichiarazione esplicita a livello nazionale che confessa la totale impossibilità di valutare a quanto ammonti realmente questo debito, il che lascia intendere fino in fondo in quale situazione disperata sia il livello dei rapporti tra chi lavora aspettandosi la giusta retribuzione e la parte committente che usufruisce di questo lavoro e che tuttavia ritarda addirittura per tre o quattro anni il pagamento del dovuto.

A distanza di poco più di un mese abbiamo chiesto a tutte le parti interessate che cosa è cambiato o sta cambiando e come si sta lavorando.

In Piazza ne parla con GIORGIO XOCCATO vicepresidente di Confindustria Vicenza, PIETRO FRANCESCO de LOTTO direttore generale di Confartigianato Vicenza, GIANFRANCO REFOSCO segretario provinciale della CISL, MARINA BERGAMIN segretaria provinciale CGIL, GRAZIA CHISIN segretaria provinciale UIL.

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