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Quali sono le tre priorità del suo eventuale mandato?
CERON: «Le priorità sono le seguenti. Primo, aiuto alle persone e famiglie in difficoltà (economica, lavorativa e disabilità), sostegno alle associazioni fondamentali per la qualità della vita e della coesione sociale; secondo, campo da bocce per gli anziani; terzo, primo piano di interventi e continuazione recupero Rocca dei Vescovi e Chiesetta Revese e messa in sicurezza dell'"Incompiuta"».
CHIARELLO: «Oggi non possiamo limitarci a definire delle priorità in quanto queste potrebbero non essere più le stesse tra sei mesi. Vogliamo impostare il lavoro dell’amministrazione concentrandoci sul volere dei cittadini tramite la trasparenza, l‘informazione e la partecipazione alla “cosa” pubblica. Le priorità verranno ridefinite periodicamente con i cittadini. Non può esistere oggi una priorità valida e che resti tale per il tutto il mandato».
RIZZOTTO: «Primo, progetto vicinanza e centro medico: una popolazione che invecchia ci impone di organizzare per tempo un aiuto per far sentire che la comunità è presente, come medicinali, pasti caldi e spesa a domicilio per iniziare, assieme a un centro medico potenziato. Una specie di pro loco sociale che si occupi delle necessità degli abitanti. Secondo, informatizzazione e internet. Investiremo sulla digitalizzazione degli archivi, il sito del comune avrà una bacheca con i curriculum dei giovani brendolani: l'amministrazione si impegnerà a promuovere queste professionalità sul territorio e presso gli altri comuni. Bisognerà dare risalto anche alle realtà locali artigianali, commerciali ed agricole per pubblicizzarne appieno i servizi offerti. Il comune dovrà essere in prima linea per favorire l'accesso ad internet a tutti gli abitanti. Terzo, manutenzione e miglioramento: Brendola non ha bisogno di altre opere faraoniche, ma di piccoli-medi interventi come sistemazione dei marciapiedi, pista ciclabile, fognature, manutenzione centri sociali e impianti sportivi: sono opere che viviamo e utilizziamo tutti i giorni».
Ha in serbo qualche ricetta per l'aiuto alle famiglie più povere e disagiate del suo comune?
CERON: «Continuare il rapporto di solidarietà costruito in questi primi cinque anni di amministrazione (pagamento bollette acqua, luce e gas), aiuti per il pagamento degli affitti, sostegno per il pagamento rette delle scuole materne e asili nido».
CHIARELLO: «Intensificheremo i contributi alle famiglie meno agiate tramite un’assistenza economica più efficiente e proporzionata alle specifiche necessità familiari, dando priorità alle famiglie con molti figli a carico, disoccupati, anziani, diversamente abili e persone in difficoltà».
RIZZOTTO: «È compreso nel progetto socio-sanitario: ci sono fondi regionali, che vengono usati poco e male, che possono permettere di erogare stipendi a fronte di lavori socialmente utili. Inoltre il comune deve appoggiare concretamente tutte le associazioni che si fanno carico di questi disagi su vari livelli».
