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Siamo proprio sicuri che sui nostri bei Colli Berici sia stato scritto tutto? A leggere Berici Curiosi- Itinerari sulle tracce del paesaggio di Cinzia Albertoni e Lucio Penzo si direbbe di no. Anzi, sembrerebbe che ci sia ancora molto da scopriere e da sapere. Incuriosire, suggerire percorsi, suscitare interesse. Sono questi gli obiettivi della recentissima pubblicazione dedicata ai Colli. Il Consorzio Colli Berici e Basso Vicentino, vincitore di un bando pubblico, ha inserito nel piano un'iniziativa editoriale dedicata a 23 itinerari che accompagnano per vie, sentieri, carrarecce, segnalando tutto ciò che merita attenzione lungo i percorsi. Gli itinerari sono stati indagati e studiati dagli stessi animatori del territorio che li firmano (e su richiesta li guidano), e sono dedicati alle architetture importanti o modeste, alle bellezze naturalistiche, alle opere d’arte distribuite nel territorio collinare. Il volume non ha la pretesa di presentarsi come guida dettagliata, bensì l’obiettivo di consigliare itinerari insoliti, alcuni inediti come quelli tematici dedicati alle fontane, ai capitelli e oratori, ai castelli, alle antiche Madonne. L’offerta è varia e comprende sia spostamenti in auto, sia camminate facili e brevi oppure impegnative, come quelle dell’AltaVia i cui 130 km sono stati frazionati in 11 tratti. S’intromettono, tra le parole, molte foto quasi tutte scattate, non con capacità professionali ma semplicemente con affezione per i luoghi, da Cinzia Albertoni nelle sue costanti perlustrazioni sui colli. Al presidente del Consorzio Colli Berici, Lucio Penzo, spetta invece l’aver percorso tutti i 130 km dell’Alta Via di cui nel libro viene data un’anticipazione nell’attesa di una prossima dettagliata guida di tutto il percorso. Come scrive Penzo nella sua prefazione al libro, da 25 anni il Consorzio accompagna gente interessata a visitare le nostre ville, oratori, sentieri e vallate. Genericamente sono chiamati turisti, ma quando si avvicinano alle bellezze dei luoghi diventano curiosi e si interessano a tutto, percepiscono il territorio e lo fanno proprio. Da qui è nato l'entusiasmo di raccogliere tutte queste esperienze maturale sul campo in un pubblicazione che rende omaggio al lavoro svolto negli anni e a tutti coloro che si sono prodigati per realizzarlo.
