NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Il monumento può essere lo specchio della città?

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Il monumento può essere lo specchio della città?

Qualcuno ha citato come per caso il grappolo d'uva nella rotatoria di Ospedaletto. Anche lì c'è molto da dire...

SILVIO LACASELLA- È un altro emblema del cattivo gusto e della facilità con cui vengono collocate cose ingombranti e vistose anche nel contesto di un orizzonte che comprende una bella visuale come le montagne di Treviso, e così modificando il paesaggio. Nel momento in cui ti modificano il paesaggio è chiaro che cambia qualcosa di importante. Un problema importante sono le donazioni: non si può rifiutare? È questione di avere in regalo qualcosa che si vuole o magari no. Neri Pozza poteva essere celebrato all'Olimpico, mettendo lì il suo busto, tra l'altro si sarebbe ricordato un aggancio affatto occasionale rispetto a quella splendida attività a favore degli spettacoli classici che fece per tanti anni.

STEFANO_FERRIO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)STEFANO FERRIO- Aggiungo un altro problema: quel graspo segna un confine indelebile tra Ospedaletto e la città, entità dalla quale gli abitanti di Ospedaletto si sono sempre sentiti esclusi per appartenenza loro vera o presunta a Quinto o Bolzano Vicentino o Lisiera. Problemi di identità; il graspo dice a questi abitanti della loro vera identità territoriale e geografica.

TONI VEDU'- Avete visto che sul graspo c'è anche un pentagramma? Magari segna anche un cammino musicale di qualche tipo. Bisognerebbe controllare...

Dal graspo e la conseguente appartenenza di cittadinanza determinata a una rotatoria si passa anche ad altro.

SILVIO LACASELLA- Un bottiglione in Sicilia messo su una rotatoria mi ha colpito negativamente e poi rivedo qualcosa di simile in questa rotatoria. E i cimiteri? La bellezza artistica di un tempo nei cimiteri adesso è cancellata da marmi di ogni provenienza, pesantezza, o cose che non bisognerebbe fare, ma occorrerebbe che ci fosse qualcuno che impedisce d'ufficio le brutture. Inutile prendersela con chi fa la casa somigliante alla Rotonda: il problema è non fargliela fare. E non diciamo di quanto sia cambiata la chiesa che nel fare le proprie scelte in passato disegnava un percorso sotto gli occhi di tutti e del patrimonio artistico che ne è uscito come si sa arricchito. Ora dentro le chiese è tutto brutto e quanto all'esterno non ne parliamo. Estetica da rivedere, per così dire.

WALTER STEFANI- Quanto a sorvegliare vi ricordo che per Josè Carreras venti anni fa qualcuno piazzò due gabinetti chimici ai piedi della Basilica in piena Piazza dei Signori. Piantando un casino che non voglio ricordare assieme a Cevese riuscimmo a farli spostare. Li misero in piazza delle Erbe. Nessuno si era accorto di questo fatto prima che lo facessimo notare. Dopo di che Carreras camminò su una passatoia rossa che non sfiorava più i gabinetti chimici.

SILVIO LACASELLA- Magari era una installazione di arte contemporanea, arte povera, non era quello che sembrava...

TONI VEDU'- Come Anonima avevamo pensato qualcosa: volevamo parlare di Palladio mostrando il corrispettivo; avevamo messo in serie delle diapositive che poi risultarono imbarazzanti. Con un settimanale avevo una rubrica che si interruppe perché pubblicando le case considerate più brutte incappammo nella villetta di un grosso personaggio che costrinse l'editore a sopprimere la rubrica e non se ne fece più niente. Aggiungo che i monumenti debbono avere una base che li renda più alti: a Lonigo c'è una rotatoria con cavallo imbizzarrito che ha proporzioni sbagliate rispetto alla figura umana. Insomma, ognuno fa quel che può.

WALTER STEFANI- Però Lonigo si è visto col Giro d'Italia. La Rotonda invece è diventata Villa Piovene, ma non importa. Certo che poi lo spettacolo televisivo cambia di senso a tutto e magari la Rotonda non si sarebbe vista come la si vede ad altezza di suolo, per capirci...

SILVIO LACASELLA- Il capodanno da Vienna rende in immagine mentre con il Giro si passa a tutta velocità e via. Certo che stiamo assistendo ad una alluvione di bassa cultura ben difficile da contenere, questo sì. Se spettacolo e sport diventano un circo...

 

 nr. 21 anno XVIII del 1 giugno 2013

Il monumento può essere lo specchio della città? (Art. corrente, Pag. 4, Foto generica)

 

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