NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

"Grande Vicenza": caro Variati, adesso serve questo...

facebookStampa la pagina invia la pagina

"Grande Vicenza": caro Variati, adesso serve quest

A suo parere quali sono le priorità che dovranno essere portate avanti per favorire lo sviluppo della cosiddetta "Grande Vicenza"?

CLAUDIO CATAGINI: «Le problematiche da risolvere sono parecchie e molte di non facile soluzione. Una l'ho appena detta e riguarda la prostituzione, ma quella che ci sta più a cuore riguarda lo sviluppo dell'area ai confini tra Vicenza e Altavilla, nella zona industriale. Variati avrebbe già individuato l'area della Fiera come quella più idonea per la fermata della Tav, ma sinora si è confrontato spesso con l'Associazione Industriali e con la Camera di Commercio, ma non con noi, che avendo il territorio a poche centinaia di metri forse meriteremmo di poter dire il nostro parere. Lo stesso discorso vale per lo studio dell'intera viabilità in zona Fiera, di cui non ci siamo mai interpellati».

PAOLO_GOZZI (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PAOLO GOZZI: «La priorità maggiore, almeno per quanto riguarda la nostra realtà, riguarda il collegamento viario tra Vicenza e Arcugnano: nello specifico il comune di Vicenza si dovrebbe attivare, per quanto riguarda le sue competenze, per quanto riguarda la strada del Tormeno, quella di collegamento con il lago di Fimon, che non è assolutamente adeguata e in cui si verificano spesso incidenti. Anche il resto dei trasporti, compresi quelli del servizio pubblico, rappresentano un altro argomento importante su cui discutere».

MARCELLO VEZZARO: «Una delle priorità maggiori riguarda il trasporto pubblico extraurbano, visto che alcune località poste in altre comuni, nel caso nostro Rettorgole, possono essere considerati dei sobborghi della città: la riduzione dei budget ha portato a tagli nelle corse, la speranza è che a rimetterci non siano soprattutto i comuni periferici. Un'altra priorità riguarda le piste ciclabili, dove è necessaria un po' più di concretezza. Complessivamente il capoluogo deve impegnarsi a fare rete anche in altri contesti, per garantire maggiori servizi, come ad esempio quelli centralizzati, come lo Sportello unico per le imprese e la Stazione unica appaltante».

MARIA_CRISTINA_FRANCO (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)MARIA CRISTINA FRANCO: «Non c'è dubbio che l'unica soluzione per dare risposte positive, in questo periodo di tagli, è quello di fare rete non solo con il capoluogo, ma anche con gli altri enti. A tal proposito sono felice per la soluzione felice della vicenda riguardante la rotatoria del Botteghino, che andrà a mettere in sicurezza forse l'incrocio più pericoloso dell'intera provincia: fa piacere che per quest'opera il nostro comune abbia lavorato con quello di Caldogno, con la Provincia nonostante il commissariamento e con la Regione Veneto. Un'ultima priorità: quando Vicenza organizza una grande mostra come quella ospitata in Basilica, deve coinvolgere anche i comuni dell'hinterland».

STEFANO GIACOMIN: «Le priorità sono a mio parere tre: la viabilità, il trasporto pubblico e le piste ciclabili. Ritengo siano fondamentali per avvicinare di più Creazzo verso il capoluogo, ma anche gli altri comuni del circondario. Se negli anni a venire si lavora bene su queste tre problematiche, si finirà davvero con il contribuire, con i fatti e non con le parole, a cominciare a fare passi in avanti sulla lotta all'inquinamento atmosferico. Per quanto riguarda le piste ciclabili era stato un bel progetto in accordo con Vicenza, ma anche qui non se ne è fatto nulla».

GIUSEPPE_DANIELI (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)GIUSEPPE DANIELI: «Sicuramente quella relativa alle piste ciclabili, un argomento che riguarda tutti i comuni della periferia: investire quando più possibile su questa voce contribuirebbe a facilitare i cittadini a muoversi in bicicletta, lasciando a casa l'auto che significa anche un risparmio per le tasche di ciascuno. La realizzazione di una rete di piste ciclabili deve essere l'obiettivo finale: a tal proposito esiste un progetto sottoscritto dalla Provincia, con l'allora assessore Forte, ma poi rimasto fermo: sarebbe una cosa positiva se Vicenza lo riprendesse in mano».

ALESSANDRO ZOPPELLETTO: «La priorità principale, come appena anticipato, è che i comuni del circondario vengano coinvolti nelle scelte strategiche dal capoluogo, cosa che invece non sta avvenendo sul temi importanti, come ad esempio le grandi arterie. Andando sul concreto a noi sta a cuore la rete delle piste ciclabili: Monticello la sua parte l'ha fatta, sistemando il tracciato lungo la ferrovia, che risulta asfaltato e ben illuminato, ma poi diventa sterrato nel tratto comunale di Vicenza. Da parte nostra abbiamo sistemato la pista ciclabile lungo il fiume Astichello ma anche in questo caso il progetto ha un senso se ci sarà un collegamento sino nel centro del capoluogo». 

DIEGO_MARCHIORO (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)DIEGO MARCHIORO: «Le priorità sono numerose e mi rendo conto che in una situazione difficile come quella attuale sotto il profilo delle disponibilità economiche, sia per i piccoli comuni che per un capoluogo di provincia, ogni collaborazione in rete può diventare positiva: dopo quello di Acque Vicentine, ad esempio, potrebbe essere conveniente trovare un accordo simile anche per altri consorzi o fornitori di servizi. Nella realtà di Vicenza e comuni limitrofi un aspetto importante riguarda anche il trasporto pubblico: noi ad esempio con la linea n°1 dei bus Aim crediamo di essere avvantaggiati rispetto ad altri centri del circondario, la speranza è che tutto proceda senza altri tagli».



nr. 22 anno XVIII dell'8 giugno 2013

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar