NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Alpini del Battaglione Val Leogra

Presentato il libro scritto da Manuel Grotto, penna nera di Arsiero, 400 pagine soprattutto di testimonianze per ricordare le storie di tanti giovani partiti dai loro paesi per combattere durante la Grande Guerra

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Alpini del Battaglione Val Leogra

Alpini del Battaglione Val Leogra (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Nei giorni dall'Adunata Triveneta degli Alpini, Schio si prepara ad abbracciare le penne nere di tutto il Triveneto. Secondo le previsioni almeno trentamila penne nere saranno presenti in città domenica 16 giugno. In attesa del grande evento che culminerà nelle tre giornate dal 14 al 16 giugno con una vera festa di popolo, nei giorni scorsi a Schio è stato presentato il nuovo libro dell'arsierese Manuel Grotto, già Tenente della Brigata Alpina Tridentina, Alpini del Battaglione Val Leogra. Dal Pasubio al Cimone, dall'Albania al Montenegro. Il testo, voluto dalla Sezione Ana di Vicenza e dai gruppi alpini della Val Leogra, è uno degli emblemi dell'Adunata Triveneta di Schio. Nelle 400 pagine del libro, grazie al lavoro appassionato dell'autore che ha raccolto numerose testimonianze degli alpini di allora, si possono ripercorrere le gesta di tanti ragazzi partiti dalle valli vicentine per combattere sul Pasubio, in Val Terragnolo, in Vallarsa e sul Cimone durante la Grande Guerra e sui monti albanesi, in Montenegro e in Grecia nella Seconda. Le oltre 400 foto e i molti documenti inediti fanno di quest'opera un tassello fondamentale della storia degli alpini vicentini.

Alpini del Battaglione Val Leogra (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)Nella prima guerra mondiale il reparto Val Leogra, formato in gran parte da alpini vicentini, ha partecipato alla conquista del Monte Pasubio tra il 24 ed il 25 maggio del 1915. Dopo l'occupazione completa del monte è stata spostato in Val Terragnolo, partecipando alla conquista del Monte Maronia e di importanti posizioni verso Piazza. Con lo scatenarsi della Strafexpedition nel maggio del 1916 retrocede combattendo, subendo molte perdite. Nella successiva controffensiva in Vallarsa partecipa alla conquista del Loner e appoggia quella di Forte Matassone. A luglio conquista il Monte Cimone d'Arsiero, grazie ad un'epica scalata e al successivo assalto alle trincee austriache, difese dal 59° Rainer di Salisburgo. Mantiene saldamente la cima e riceve il cambio la notte sul 23 settembre, poche ore prima dello scoppio della mina che permette agli austriaci di riconquistare il monte. Rimane in Valdastico e nel 1917 è inviato in Carnia, proprio nei giorni dell'Offensiva di Caporetto, in seguito della quale il reparto viene sciolto, essendo rimasto con poche centinaia di alpini.

Nella seconda guerra mondiale il Val Leogra, ricostituito nel 1939, l'anno successivo viene inviato in Albania in appoggio alla Tridentina, impegnata a fermare l'avanzata dell'esercito greco. Sostiene una tremenda battaglia a febbraio del 1941 ad oltre 2000 metri, sulla cima del Monte Guri I Topit. Il reparto subisce ingenti perdite ma non cede di un passo. I superstiti vengono spostati sul Bregu I Math dopodiché la guerra con la Grecia finisce. Nel luglio del 1941 il Val Leogra viene inviato in Montenegro per sedare la ribellione in atto. Nei continui rastrellamenti subisce diverse perdite e il 30 novembre, durante un'imboscata, perde oltre 150 alpini tra morti, feriti e prigionieri. Verso la fine del 1942 è inviato in Grecia per compiere altri rastrellamenti e l'8 settembre del 1943, il reparto viene catturato dai tedeschi che lo trasferiscono a Berlino. Nei due anni successivi gli alpini patiscono la fame nei lager tedeschi, lavorando nelle fabbriche spesso colpite dai bombardamenti americani, che provocano molte vittime. Finalmente nel 1945 i superstiti possono ritornare alle loro case e a riabbracciare la terra vicentina.

Alpini del Battaglione Val Leogra (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)



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