NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Alpini del Battaglione Val Leogra

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Alpini del Battaglione Val Leogra

Lei aveva già scritto altri due libri sulla tradizione alpina di Vicenza. Uno era "Alpini del Btg. Vicenza, con la Julia in Grecia e Russia".

«Il Battaglione Vicenza è stato il più decorato, con ben nove medaglie d'oro individuali, e fece parte della divisione alpina Jiulia la cui gloria è ben nota agli storici e anche ai semplici cittadini. Il libro ricorda con testi e immagini d'epoca le imprese che oggi definiremmo eroiche, ma che allora furono puro e semplice atto di dedizione alla Patria, dei molti giovani alpini vicentini caduti sul fronte greco-albanese o nelle steppe della gelida Russia. E di questi ragazzi nel fiore degli anni, spezzati dalla follia della guerra, il libro racconta non solo le gesta belliche ma anche le vicende umane, gli stati d'animo, le sofferenze interminabili e le speranze in molti casi vane e frustrate da un'assurda realtà, che ai più oggi appare insensata».

Alpini del Battaglione Val Leogra (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)E prima ancora c'era stato "La Campagna di Russia nei racconti dei reduci"

«Da anni mi sono assunto l'onere di intervistare i protagonisti della guerra sul fronte Russo, mosso dal ricordo di un nonno e di due zii che non fecero più ritorno a casa. Per le accurate ricerche, mi sono recato di persona in molti dei luoghi citati, sia in Albania che in Grecia e in Russia. Per anni poi ho cercato le tracce di questa lunga storia anche nel Vicentino, ma anche in Veneto, Friuli e Piemonte, recuperando documenti, immagini d'epoca e testimonianze».

Vicenza ha una lunga tradizione alpina. Quali sono per lei i valori principali di questa realtà?

«La Provincia di Vicenza, con le sue cinque Sezioni alpine, si può considerare una delle Provincie più alpine d'Italia. Ogni paese o cittadina trova nei gruppi alpini un punto di riferimento unico, che si concretizza nelle migliaia di ore di volontariato che gli alpini donano alla collettività».

Al di fuori della facile retorica, cosa significa per lei essere alpini oggi?

«Personalmente quando indosso il cappello con la penna nera mi sento orgoglioso di far parte della grande famiglia alpina, come hanno fatto prima di me mio padre, i miei nonni e zii. Ma questo "simbolo" da anche tanta responsabilità. Io per gli alpini e non solo cerco di fare

quello che mi riesce meglio, cioè tenere vive e tramandare le tradizioni, e loro mi appoggiano appieno in queste mie ricerche. E i tre libri che la Sezione di Vicenza mi ha pubblicato lo dimostrano».   

Raduni, sfilate, manifestazioni hanno ancora un valore oggi (vedasi "l'austerità" delle parate del 2 giugno) o sono soltanto autocelebrative?

«I raduni, le adunate e le nostre manifestazioni non sono assolutamente autocelebrativi anzi, sono prima di tutto un momento di incontro e di festa, sono l'occasione di ritrovare tanti amici, di ricordare quello che hanno fatto i nostri padri e nonni, di ricordare chi è "andato avanti" e lanciare un messaggio: "Gli alpini ci sono e sono a disposizione della collettività».

La festa alpina scledense entrerà nel vivo venerdì 14 alle 11.30 con l’alzabandiera in piazza Rossi a Schio mentre a Valli del Pasubio alle 14 sarà inaugurata la casermetta Battaglione Aosta in località Prà dei Penzi. A Schio alle 19 il concerto di fanfare in centro e alle 20.30 al Fogazzaro la presentazione del libro "Joanin sensa paura" di Erik Umberto Pretto, mentre a Marano in piazza Silva andrà in scena un’esibizione di cori alpini di bambini e adulti con degustazione di prodotti locali. Sabato 15 dalle 10 all’Ossario del Pasubio, dopo l’alzabandiera e gli Onori ai Caduti, partirà la fiaccolata verso Schio che arriverà alle 16 per l’accensione del braciere alla caserma Cella. Dalle 18 la cerimonia ufficiale con la sfilata nelle vie del centro e gli Onori ai caduti al sacrario militare di SS. Trinità, cui seguirà la messa in Duomo alle 19. In serata il centro si animerà con la musica di fanfare e complessi con concerto finale in piazza Falcone Borsellino. Domenica 16 infine la grande sfilata che partirà alle 9.30 da SS. Trinità e culminerà con l’ammaina bandiera delle 18.



nr. 23 anno XVIII del 15 giugno 2013

Alpini del Battaglione Val Leogra (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)

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