NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Sul "Costo" rombano le polemiche

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Sul "Costo" rombano le polemiche

Costantino Toniolo, consigliere regionale ed ex assessore provinciale alla viabilità: «Serve una cultura, i giovani vanno sensibilizzati»

costantino_toniolo (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Dopo l'ennesimo incidente mortale sulla strada del Costo, il consigliere regionale Costantino Toniolo, ex assessore provinciale alla viabilità (quando l'ente di Palazzo Nievo aveva già il controllo dell'ex statale) è stato il primo ad intervenire, scrivendo al Prefetto Mechiorre Fallica per chiedergli di convocare una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica - poi regolarmente tenutasi in Prefettura a Vicenza - per cercare di trovare una soluzione al problema delle "corse in moto sul Costo".

«Sul tratto da Cogollo del Cengio a Tresché Conca - osserva Toniolo - ogni anno in media un motociclista muore e si contano diversi incidenti. Nel tempo questa arteria stradale per la sua particolarità è diventata un luogo importante per i motociclisti spericolati di tutta la provincia dove correre e mettere sotto pressione i propri mezzi a due ruote con intenti sportivi e di sfida. Tutto questo viene fatto mettendo a repentaglio la sicurezza e la vita di coloro che circolano su questa strada per motivi di lavoro, familiari e turistici».

«Come amministratore regionale - fa notare Toniolo - mi sono occupato di sicurezza stradale contribuendo fattivamente all'approvazione di norme regionali. A mio avviso sono necessari servizi di pattugliamento, soprattutto nei fine settimana della bella stagione, coordinati tra forze di polizia statali e locali e l'attivazione degli autovelox fissi ripristinando i contenitori, mira dei vandali».

Per Toniolo è necessario lavorare anche in anticipo, investendo risorse. «Serve una cultura, i giovani vanno sensibilizzati sin da quando frequentano le scuole per far capire loro i pericoli, per sé e per gli altri, di condotte simili. Ecco perchè a mio parere sarebbe fondamentale una campagna di informazione e formazione verso tutti i motociclisti in possesso di mezzi sportivi potenti. In tal senso è necessaria un'autentica task-force magari con il coinvolgimento delle aziende del settore, come a suo tempo avevamo fatto ottenendo un contributo da parte della Dainese di Vicenza, leader mondiale nella produzione di abbigliamento sportivo. Serve partire da distante per ridurre gli incidenti».

 

Giampietro Dal Ben, pilota e presidente di "Energia e Sorrisi Onlus": «Necessarie piste e aree per provare le moto in sicurezza»

GIAMPIETRO_DAL_BEN (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Interessante anche la posizione di Giampietro Dal Ben, pilota vicentino di moto e rally (è residente ad Altavilla), oltre che presidente di "Energia e Sorrisi Onlus", un'associazione senza fini di lucro che in concomitanza con eventi motoristici internazionali, garantisce l'assistenza ai piloti e in questo modo si autofinanzia per trasportare aiuti umanitari.

«Il problema di fondo - precisa Dal Ben, andando subito al nocciolo della questione - è l'assoluta mancanza di piste e aree attrezzate per provare le moto in sicurezza. Almeno nella provincia di Vicenza si tratta di una lacuna che finisce poi con il ripercuotersi sulle strade, quasi sempre molto affollate, dove necessariamente vengono frequentate anche da coloro che hanno il desiderio di utilizzare la loro moto che magari hanno acquistato a fronte di grandi sacrifici».

«Di una pista a Vicenza se ne sente parlare da decenni - prosegue - ma non viene fatto nulla neanche per favorire attività come il motocross e il trial. Tanto per fare un esempio lampante nella zona tra Sarcedo e Montecchio Precalcino, dove è in costruzione la Pedemontana Veneta, è previsto che saranno mossi circa 1 milione e 600 mila bilici di terra. Da parte nostra invece non riusciamo invece neanche ad ottenere l'autorizzazione per girare all'interno di cave dismesse, che nel frattempo sono magari state trasformate in discariche all'aperto, con ogni tipo di rifiuto, dagli elettrodomestici alle cisterne, dalle bombole ai copertoni. Altro esempio: in tutti i versanti del Grappa e in altre montagne con le moto non si può salire per motivi ambientali, eppure queste zone sono continuamente devastate da opere per costruire cabinovie, ovovie e piste da sci».

Il presidente di "Energia e Sorrisi Onlus" non nasconde l'attrattiva, per un motociclista, costituita dall'ex statale del Costo. «Inutile girarci attorno - ammette - è un'arteria che invita a correre. In tal senso è una delle più belle strade d'Europa, sempre esposta al sole, almeno sino al decimo tornante, e quindi anche durante l'inverno l'asfalto è sempre asciutto. Chi va in moto sa che prima o poi può incorrere in una caduta, ma ritengo che la quasi totalità dei motociclisti segue con scrupolo il codice della strada. Semmai il problema è legato alla pericolosità delle strade e in tal senso la circonvallazione sud di Vicenza o la Riviera Berica sono più pericolose del Costo».



nr. 29 anno XVIII del 27 luglio 2013

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