NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Scuola e trasporti, il dilemma che si ripete

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Scuola e trasporti, il dilemma che si ripete

Il tema delle piste ciclabili è centrale anche per gli studenti e lo sforzo del Comune di Vicenza pare essere proprio quello di agevolare l'avvicinamento al centro e ai luoghi di sede di istituti scolastici

ANTONIO_DALLA_POZZA (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)ANTONIO DALLA POZZA- Le alternative alla mobilità ci sono; stiamo seguendo l'idea di mettere in sicurezza gli studenti il più possibile partendo dalle scuola medie attuando chiusure stradali a transenne, sorvegliate eccetera. Sul Quadri avevo già iniziato un ragionamento: via Carducci dovrebbe chiudere al traffico privato nelle ore di uscite e entrata. Se è vero che si integrano i vari movimenti è vero anche che il traffico privato è modificabile, limitabile: lì vicino c'è un parcheggio quasi sempre liberissimo. Le uscite da scuola con i ragazzi che sbucano dappertutto sono pericolose e bisogna ragionarci. L'altro tema è quello dei percorsi ciclabili: Ospedaletto/Anconetta ha risolto l'avvicinamento alla città. Stanno per partire i lavori in contrà San Francesco che si collegherà con Carducci e Manzoni e via Goldoni in modo di transitare anche verso il centro storico. Importante è la collaborazione di chi vive questi problemi, quello del Rossi non lo conoscevo e quindi non avevo niente da offrire fino a questo momento. Le soluzioni si possono studiare in modo che vadano bene a tutti anche ad altre scuole oltre che al Rossi. Soluzioni anche facili, come in Via Powell dove i bus sono dall''altra parte della strada e quindi i ragazzi sono in pericolo... Pensiamo come abbiamo fatto con AIM nelle nuove proposte commerciali che il traffico privato va ridotto, se c'è il servizio anche a un prezzo accettabile è obbligatorio che il pubblico se ne accorga perché se aumentano gli introiti per l'azienda aumentano anche i chilometri percorribili. I lavoratori di AIM si sono sobbarcati un onere economico importante per non ridurre il servizio anche rimettendoci di tasca propria. Una riflessione è obbligatoria, sempre sperando che la Regione non faccia più tagli perché se ce ne fossero altri salterebbero gli equilibri così faticosamente raggiunti ad oggi.

Le fasce orarie restano tuttavia importanti...

ANTONIO DALLA POZZA- Una volta capito dove sta il problema fuori dell'emergenza vissuta l'anno scorso credo che si possa ragionare bene su tutto. La rivoluzione dei chilometri tagliati è stata importante e stiamo ancora discutendo a livello nazionale sui costi standard perché essere virtuosi non dà tanto per cambiare un corrispettivo in premio di chilometraggio. Meglio parlarne subito per non trovarci a giugno prossimo di fronte ad un rischio vero e proprio di collasso del traffico, perché tutti ricorrerebbero al mezzo privato. Ora stiamo procedendo come dicevo al completamento della rete delle ciclabili e già da lì verrà un cambiamento perché dobbiamo arrivare alla messa in sicurezza di tutto il sistema in modo che non ci sia più assenza dei raccordi indispensabili in punti magari pericolosi.

Come ce la caviamo con l'affollamento e i mezzi che sembrano non bastare mai nelle ore di punta al punto che qualcuno non sale più?

PAOLO_RONZANI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)PAOLO RONZANI- FTV in questi ultimi anni ha sostituito i 12 metri con i 14 metri acquistando nuovi mezzi; si continuerà in questa direzione; l'affollamento c'è, la normativa italiana consente i posti in piedi e a noi viene richiesto di sfruttare i posti in piedi, su questo non posso dire altro.

EDOARDO ADORNO- Sono così pieni i bus che ad esempio gli insegnanti non li prendono e so che alla fermata di fronte allo spettacolo del bus strapieno qualcuno dei ragazzi rinuncia. Il che vuol dire arrivare a scuola almeno per quanto riguarda gli insegnanti con l'auto privata: 100 insegnanti, 100 auto. Questa è la realtà. Se abbiamo meno genitori che accompagnano e sviluppiamo il traffico pubblico chiaro che tutto deve migliorare

 

nr. 30 anno XVIII del 7 settembre 2013 

 

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