NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Scuola e trasporti, il dilemma che si ripete

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Scuola e trasporti, il dilemma che si ripete

Proviamo a fare una sintesi dello stato delle cose a partire dalla posizione del Comune che a quanto sembra pensa ancora di poter riprendere il dialogo e il lavoro tra AIM e FTV visto anche quello che dice dalla ex Provincia Attilio Schneck

ANTONIO DALLA POZZA- La dichiarazione del commissario è poco gradevole, non smentisce le forme di accordo ma se stesso; una integrazione tra le due aziende è già in corso da tempo ci sono altri passi da fare ma è un lavoro in corso a partire dalle fermate in comune o dalle tratte in comune per risparmiare qualche chilometro e dare opportunità agli utenti, poi il biglietto unico su cui riflette la Regione. A me piacerebbe che si lavorasse per ottenere un risultato tenendo conto che è il servizio all'utenza quello che dobbiamo realizzare. Per fortuna non si è riproposto il taglio dei fondi al trasporto pubblico locale per cui stiamo viaggiando su una linea appena salvata e non in immediato pericolo. Della settimana corta posso solo dire che la nuova amministrazione non ne ha avuto il tempo e secondo me si deve dare un servizio a richiesta e non si offre un servizio che magari non è voluto. Se si può proseguiremo il dialogo, le porte sono aperte, il servizio è per tutti, non è solo centrato sul trasporto scolastico. Ci sono agevolazioni tariffarie e una serie di novità che metteremo sul tavolo, un ragionare che si riprende senza litigi immotivati.

PIO_SAVERIO_PORELLI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)PIO SAVERIO PORELLI- Il limite di finanziamento dei macchinari della sanità posto dalla Regione è trasferibile ai trasporti? Secondo me sì, tanto che l'ulss di Vicenza sta già rispondendo per cui è possibile ampliare le aree di utilizzo tecnico e servirsi al meglio dei macchinari, La Regione è competente anche per i trasporti e potrebbe battere un colpo su questo argomento anche se non ne ha ancora parlato. Potrebbe dare direttive su come è costruito il calendario scolastico ad esempio. Con FTV è oltre un anno che collaboriamo, attività di approvvigionamento di materiali, servizi, gestione della biglietteria della stazione FTV e andiamo a costruire collaborazioni allungate nel tempo, con prospettiva, Quest'anno abbiamo fatto di più istituendo l'abbonamento annuale integrato studenti e lavoratori per le due reti proponendo una spesa aggiuntiva modesta in cambio dell'utilizzazione in toto della rete AIM e delle classi specificate per FTV comprese le zone limitrofe, cioè i percorsi delle circolari.

PAOLO RONZANI- Uno dei problemi, quello dell'affollamento, è in corso di soluzione anche se l'affollamento delle ore di punta è fisiologico per cui in alcuni orari si verifica e ci si può lavorare ma fino ad un certo punto. Abbiamo cercato di ridurre le corse nelle ore non di punta ricavando risparmio sul resto con grande collaborazione dei lavoratori che sono stati disponibili anche se cominciano prima delle 6 e molti di loro vanno avanti fino alle 8 con un riposo intermedio che consente di concentrarci sulle ore di punta. Non parliamo di fusione ma di collaborazione tra le aziende, una collaborazione molto più specifica di prima. Si sono create coincidenze apposite, la collaborazione operativa è una realtà che va avanti e andrà ampliata.

E della settimana corta che cosa dice ad esempio il Comune?

ANTONIO DALLA POZZA- Ho l'abitudine di non perdere troppo tempo sulle cose che non suscitano interesse. La realtà è che tutti sanno perfettamente il dramma dei costi del trasporto pubblico, ma credo che sulla base della mappatura delle esigenze della scuola e delle sue criticità vanno trovate soluzioni che non prevedono di parlare con controparti. La soluzione della settimana corta se è percepita come problema della criticità della scuola sbagliamo. La mobilità si sgrava anche attraverso altre strade, con le piste ciclabili, con gli abbonamenti misti, guardando a tutto, non è detto che la settimana corta sia “la soluzione”. Le fasce orarie lo sono di più sicuramente ma di quelle dovremo parlare.

PIO SAVERIO PORELLI- Non è cambiato il sistema delle entrate e delle uscite: alla domanda di trasporto rispondiamo soddisfacendola, ma è chiaro che se non ci saranno altri tagli della Regione sul trasporto pubblico abbiamo quanto meno la possibilità di riparlare delle fasce orarie.

EDOARDO_ADORNO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)EDOARDO ADORNO- La domanda veniva dalle aziende che avevano esigenze precise e le hanno ancora; per noi anche l'ipotesi di costruire una mensa non avrebbe avuto senso come non lo avrebbero desiderato i ragazzi e le famiglie perché il tempo per lo studio si sarebbe ridotto, mentre i costi no perché sarebbero rimasti uguali. Non si vedeva bene quale fosse il vantaggio. Molte scuole hanno ancora del resto il problema del monte orario per la riforma che ora è al quarto anno di esecuzione; quando sarà integrato il percorso tutto diventerà più praticabile anche se non so se sarà necessariamente scelta la settimana corta: fare sei ore in un giorno non è consigliabile perché sappiamo che l'attenzione si attenua. Invece è importante che l'attenzione sia aumentata sulla base del dibattito come prima non c'era mai stato, dato che nella gestione del calendario dopo l'autonomia e la flessibilità dichiarata abbiamo avuto un avvio difficile con scuole che se ne ne andavano per conto proprio; dopo di che le scuole si sono allineate e la situazione è\ migliorata perché si è reso più semplice gestire il calendario. Come coordinatore del centro territoriale dei servizi scolastici posso dire che non essendo capo i un'azienda il dirigente deve confrontarsi con tutte le componenti della scuola: può gestire, ma si deve confrontare con consiglio di istituto, studenti, famiglie, eccetera.

SILVIA_VETTORE (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)SILVIA VETTORE- Come Rossi abbiamo avuto l'offerta del San Bortolo che ci apre la mensa, molti dei nostri vengono da fuori e naturalmente i problemi sono immediatamente percepibili. Certo è che questo esperimento può alla fine ottenere molti spunti senza lasciar cadere il problema della sorveglianza nel momento dei trasferimenti che è un tema molto importante. Vedremo come funzionerà questo esperimento. Nel frattempo la provincia ci fa dei lavori sulla copertura con chiusura per settimane di parte del parcheggio moto e bici: abbiamo fatto presente il problema ma dobbiamo arrangiarci e risolvere non sarà semplice. Penso che magari dovrebbero tutti considerare questo altro aspetto del nostro vivere quotidiano e capire che quasi mai le soluzioni si rivelano facili.

MARCELLA_RASIA (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)MARCELLA RASIA- Il problema principale della settimana corta a parte la mensa che quasi nessuno ha è quello di un costo aggiuntivo per le famiglie che si somma a tutti gli altri costi. Ma c'è anche un problema pedagogico e didattico perché fare sette ore in una giornata è ben diverso che diluirle in sei giorni e in modo più tranquillo. Le aziende di trasporto le capisco ma comunque se gli utenti del servizio pubblico non ne hanno giovamento credo che la settimana corta non si farà. Alcune scuole fanno rientri perché hanno laboratori, ma per i licei affrontare pomeriggi con materie abbastanza pesanti sarebbe drammatico sia per i ragazzi che per gli insegnanti. I rientri per di più possono richiedere ore per tornare a casa e quindi una situazione di disagio forte per chi abita lontano da Vicenza.

EDOARDO ADORNO- Interessante questo esperimento del Rossi, anche da noi abbiamo tentato qualche accordo perché abbiamo tanti ragazzi che comunque anche senza doppio orario sono presenti anche il pomeriggio. La soluzione è ovviamente possibile anche se nel nostro caso non si parla di mensa, è altra cosa mediata con piccoli e ridotti accordi con bar e ristoranti vicini di casa, per così dire, cioè nelle immediate vicinanze della scuola. Aggiungo che nel momento in cui riparte la scuola non ci si può ridurre a questo tema: c'è altro, ad esempio le piste ciclabili come diceva l'assessore, perché il problema della sicurezza attorno a una scuola come il Quadri da cui escono quasi contemporaneamente tutti è molto serio e spesso c'è troppa confusione davanti e nei dintorni. Spero non succeda mai niente, ma è certo che bisogna preoccuparsi di prevenire eventuali guai da traffico dato che i parcheggi dei bus ad esempio non possono essere sistemati a ridosso immediato dell'uscita.



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