NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Turismo straniero in crescita, Vicenza si dice "pronta"

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Turismo straniero in crescita, Vicenza si dice "pr

Luca Stragapede, segretario per il centro storico di Confcommercio: «Da un paio d'anni sta cambiando la clientela in città»

Stragapede__Luca (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Chi guarda con attenzione alla seconda mostra pittorica in Basilica Palladiana (apertura prevista nel febbraio 2014) è Luca Stragapede, segretario per il centro storico di Confcommercio Vicenza. «La prima grande rassegna - spiega - ha portato risultati inaspettati a livello di presenze, ai quali Vicenza non era abituata. Da parte nostra, come associazione, avevamo intuito che per la nostra città sarebbe stato un afflusso inusuale e per questo avevamo messo in guardia soprattutto negozianti e commercianti del centro storico, ossia l'area che ha più beneficiato a livello di indotto. Una parte di loro hanno accettato i nostri consigli, mentre un'altra parte è rimasta un po' scettica, sino a quando non ha toccato con mano quanto stava avvenendo. In tal senso siamo sicuri che in vista della seconda rassegna ci sarà maggiore consapevolezza e attenzione per quanto riguarderà l'allestimento dei negozi e la conoscenza delle lingue straniere. Come associazione riproporremo l'iniziativa del sito internet (www.vishopping.it) in otto lingue, in cui sono elencate, con una piantina dettagliata, tutte le attività del centro storico, con il profilo di ogni negozio, gli orari di apertura, promozioni, possibilità di pagamento e altro ancora».

Anche la grande mostra in Basilica ha contribuito a mutare, secondo Stragapede, uno scenario complessivo a livello di clientela. "Da un paio d'anni si sta verificando un cambiamento della clientela in centro, destinata a proseguire anche nel periodo medio-lungo. La chiusura di strutture storiche come la Camera di Commercio e il Tribunale, per citare solo i più importanti, ha allontanato molti frequentatori, mentre contempo sono arrivati più turisti, soprattutto stranieri, che sino a qualche anno non si vedevano. Proprio per questo senso è fondamentale avere una buona conoscenza, almeno dell'inglese, per fornire a questi turisti le informazioni necessarie».

L'attenzione della Confcommercio berica non è solo legata al proprio "orticello" ma anche a quanto avviene anche al di fuori dei confini provinciali, regionali e nazionali. "Sei anni fa - conclude Stragapede - abbiamo lanciato l'iniziativa denominata "Crescendo a ...", consistente in un viaggio, uno all'anno, in una località diversa per capire la filosofia degli altri operatori. Abbiamo iniziato in sordina andato a Mantova e Treviso con gruppi di 10-15 persone, poi ha preso piede e nelle ultimi tre anni siamo andati a Milano, Londra e in Austria, precisamente a Klagenfurt e Villach, dove abbiamo dovuto mettere il numero chiuso, in quanto il pullman era pieno. Presenti negozianti di ogni tipo, compresi dei farmacisti, curiosi di vedere come vengono allestiti i negozi all'estero».

 

Vladimiro Riva, Consorzio Vicenza È: «Non solo le lingue straniere, serve conoscere gli stili di vita di cinesi, giapponesi e arabi»

VLADIMIRO_RIVA (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Non basta limitarsi a conoscere le lingue straniere, c'è la necessità di conoscere gli stili di vita, di cinesi, giapponesi, arati e indiani, completamente diversi da quelli europei». È il punto di vista di Vladimiro Riva, consigliere delegato del Consorzio Vicenza È, l'ente turistico cittadino maggiormente vicino e attento ai flussi degli stranieri che arrivano in città e provincia non solo per visitare le bellezze vicentine ma anche per lavoro. «È un problema di grande attualità - spiega Riva - e proprio per questo a fine ottobre, abbiamo previsto tre incontri, a Vicenza, Bassano e Schio, rivolto a ristoratori, albergatori e titolari di esercizi commerciali per analizzare e approfondire queste tematiche. Questi stranieri hanno abitudini molto diverse, in particolare per quanto riguarda la cucina. Tanto per fare un esempio i cinesi sono abituati a mangiare a mezzogiorno e poi alle 5.30 del pomeriggio, non prendono quasi mai alimenti come latte e formaggi e vivono praticamente di riso anche se non mangerebbero mai un risotto come lo prepariamo noi. Viceversa sono abituati a bere il the a qualsiasi ora del giorno e delle notte e quindi negli hotel hanno l'esigenza di avere in camera un fornellino per scaldare l'acqua. Ovviamente i problemi sono minori quando si muovono in gruppo, vista la presenza di guide e interpreti, o nel caso degli operatori stranieri fieristici, sempre accompagnati dai loro referenti italiani, che quindi li consigliano nei pranzi e nelle cene nei vari ristoranti. Lo stesso discorso vale per i bed & breakfast, che a loro volta devono tenere conto di queste esigenze».

Secondo il consigliere delegato del Consorzio Vicenza È risultato fondamentale un "salto di qualità" dei nostri operatori. «In questi periodi come questi, non facili, bisogna saper prendere le occasioni al volo, come fecero gli albergatori di Jesolo, una volta aperte le frontiere, che andarono a cercare i turisti di Russia, Polonia, Ungheria, magari imparando quelle 50 parole della loro lingua per farsi capire. Un altra idea magari è quella di stampare al mattino, per un turista straniero, la prima pagina del loro quotidiano più letto, presente su internet, giusto per farli sentire a casa».

«Il discorso - conclude Vladimiro Riva - non riguarda solamente i turisti che vengono a visitare le nostre città. Mi risulta che alcuni ristoranti dell'hinterland di Vicenza siano affollati tutte le sere di soldati americani che lavorano nelle due caserme: evidentemente questi operatori conoscono bene l'inglese, ma sanno anche proporre menù e magari birre particolari richieste dagli statunitensi. Che in questi posti si sentono a loro agio, come fosse negli Usa».

 

nr. 32 anno XVIII del 28 settembre 2013



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