NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Tribunale, pomo della discordia o progresso?

Tutto da scoprire il vero destino degli uffici giudiziari vicentini che accorpano quelli di Schio e Bassano: difficoltà di spazio prima di tutto, ma anche la voglia di capire perché il Comune di Vicenza è arrivato all'appuntamento senza preparazione adeguata: non ci credeva?

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Tribunale, pomo della discordia o progresso?

(g. ar.)- La vicenda dell'accorpamento al tribunale di Vicenza degli uffici e del personale degli uffici giudiziari di Bassano e Schio sembra contenere un po' tutto quel che vediamo a livello nazionale quando dopo un annuncio importante o non ci sono seguiti o invece ci sono ma prendendo, come dire?, di sorpresa i destinatari del provvedimento. Possibile che il Comune non abbia creduto, e non ci abbia creduto fino all'ultima, alla serietà del disegno del governo nonostante ci fosse un ministro, la Cancellieri, tra l'altro ottimo conoscitore della realtà vicentina essendo stata Prefetto, che continuava ad assicurava che il trasferimento sarebbe diventato realtà e che quindi chi doveva era meglio si affrettasse a prendere le necessarie misure.

È storia italiana di normale quotidianità, quella di un annuncio che non ha poi seguito: il Comune di Vicenza forse ha contato su questo di fronte a problemi da risolvere che ad onor del vero erano e sono imponenti se messi a confronto con una capacità di spesa che l'amministrazione non sa come affrontare stando le difficoltà di cassa provocate dal patto di stabilità. I precedenti si sprecano e giustificano quindi la eventuale posizione di attesa del Comune.

Tribunale, pomo della discordia o progresso? (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Se per caso vi ricordate la vicenda dell'Euro entrato in servizio dal 1. gennaio del 2000 ricorderete anche che i mesi finale del 1999 furono, addirittura una cascata di scetticismo su questo appuntamento.

Fino al termine di novembre ci fu una scuola di pensiero specializzata in profezie fallite che continuò a giurare sulla non veridicità del progetto monetario europeo: impossibile, dissero. Fatto sta che un mese dopo venne dato regolarmente il via all'operazione dopo che nel frattempo tutti gli istituti bancari erano stati avvertiti nel modo migliore pensabile, cioè dotandoli dell'equivalente di cambio da Lira a Euro per poter rispondere fin dall'inizio alle esigenze di cassa. Tutto questo, fino all'ultimo, venne ritenuto una specie di modello di improbabilità anche contro la più chiara e leggibile di qualsiasi evidenza.

Per tutto questo ci viene da fare un parallelo con la vicenda degli uffici giudiziari di Vicenza Schio e Bassano. Il meccanismo adottato è quello dell'accorpamento a Vicenza di tutto ciò che riguarda gli altri due tribunali: magistrati, dipendenti, cause. Tutto passerà a Vicenza con l'unico limite di tempo stabilito per le cause in corso a Schio e Bassano: per i prossimi due anni rimarranno dove sono, questo dice la riforma.

Rimane il fatto che l'entità accorpante, cioè Vicenza, almeno apparentemente dovrebbe ricevere parziale sollievo dalla presenza di nuovi magistrati inquirenti e giudicanti. Questo almeno in teoria. In realtà qualcosa potrebbe invece complicarsi dal momento che rimane il lavoro a scavalco a cui è destinato almeno in parte il personale dal momento che ad esempio i cancellieri saranno costretti alla spola tra le sedi diverse per assicurare presenza ai lavori in aula. Inutile dire che anche soltanto questo particolare potrebbe pregiudicare i ritmi e l'efficienza dei lavori giudiziari.

E dunque, per finire, preoccupante e invalicabile pomo della discordia senza pace possibile, oppure occasione di progresso? Il Tribunale di Vicenza destinato a lavorare ora con la presenza della quotidianità di Bassano e Schio continua in conclusione ad essere un rebus.

L'unica cosa certa è rappresentata, oltre che dall'inizio del lavoro accorpato, il sostanziale ritardo con cui ci si è preparati a questo evento che pure era scontato dato che il governo lo aveva annunciato e posto in essere ormai da qualche mese. Non ci si è creduto fino alla fine, probabilmente, per cui ora c'è il problema di come organizzare il lavoro per tutti  a partire dagli spazi fisici necessari.

In Piazza ha invitato a parlare del Tribunale di Vicenza nuova maniera, FRANCO BARILÀ Presidente Camera penale di Vicenza, STEFANO TITOMANLIO Dipendenti Tribunale di Bassano, FRANCESCO SAVIO Ordine Avvocati di Bassano, TIZIANO BULLATO Giornalista di TVA Vicenza.

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