Le rotatorie dunque sono quello che sono, ma c'è una complicazione evidente dovuta ad altri utenti della strada e cioè i ciclisti e i pedoni. Vita difficile, pericolo continuo, affrontare una rotatoria è una scommessa...
CLAUDIO CICERO- Ci sono anelli ciclabili che non mi hanno mai tanto convinto; i ciclisti, codice alla mano, hanno la possibilità di attraversare questo incrocio rotondo usando le strisce pedonali se non c'è la corsia per le bici. È previsto, bisogna fare questo, non si può stare in sella sulle strisce perché può essere multato. Il codice non è liberamente tratto e interpretabile come si fa con i film dai romanzi, è una legge precisa che va rispettata. Tutte le biciclette da corsa sono fuorilegge perché non hanno campanello, luci, catarifrangenti, ecc. Cominciamo con il dire ai ciclisti che si mettano in regola dopo di che il comportamento in rotatoria seguirà con tutti gli accorgimenti necessari. E comunque ripeto: tutte le rotatorie hanno passaggi pedonali utilizzabili. Poi c'è il problema di non aver fatto altre cose, come la passerella al villaggio del Sole bloccato dal comitato e dal parroco: così morì un ragazzino investito da uno che non rispettò il semaforo, e quel povero ragazzo ce lì'anno sulla coscienza quelli che non hanno voluto la passerella per la quale c'erano i soldi e il progetto tutto già pronto a partire. Altro nodo al Tribunale dove la situazione di oggi è terribile ma ha un progetto di ciclabilità già pronto e che dovrebbe essere realizzato.
ROMANO PIGATO- Il sistema della ciclabilità è utilizzato pochissimo, si viaggia troppo spesso fuori dalla pista riservata. Bisogna sensibilizzare tutti ad essere più disciplinati visto che si investe tanto denaro in piste ed è un peccato che la situazione resti così.
MARIANO VANTIN- Ci sono situazioni in cui bisognerebbe proibire il passaggio delle biciclette perché è davvero pericoloso. Se i passaggi pedonali sono progettati bene invece si può conciliare il tutto magari anche con un semaforo a chiamata. Non si può invece tirar dritto in rotatoria con una bicicletta, è un suicidio oltre che una infrazione al codice.
CLAUDIO CICERO- Basta andare in centro per vedere come si comportano le biciclette, viaggiano sul marciapiede e sono davvero un pericolo. Senza distinzione di categoria e posizione sociale. Non per nulla mi sono preso un sacco di parolacce per togliere un campo da calcio e destinare quello spazio alle lezioni di disciplina stradale: alla fine dei corsi si vedeva benissimo chi aveva partecipato e chi no. L'assessore Moretti non ha fatto niente per continuare questa iniziativa, l'assessore Nicolai invece spero che porti di nuovo i ragazzini alla lezione di traffico: se si impara da piccoli poi ci si ricorda bene di certe cose.
MARIA TERESA FARESIN - I ciclisti fanno paura a tutti, ci sono punti in cui gli specchietti non ti danno tutto l'orizzonte di visibilità. Io credo molto nella formazione e credo che il rispetto sia dovuto da parte di tutti, anche dai pedoni. Cicero ha fatto tanti esempi: se c'è un camion fermo con la freccia a destra il ciclista gli passa proprio a destra e l'autista non lo può nemmeno vedere perché è troppo sotto e troppo vicino. L'educazione si impara prima di tutto in famiglia e poi con la formazione. Tra l'altro per costruire tutte queste piste ciclabili sono state ridotte le carreggiate e se non si usano sono stati sprecati troppi soldi...
MARIANO VANTIN- Direi anche che le piste ciclabili dovrebbero essere rese più scorrevoli senza tante interruzioni. Questo forse sarebbe un incentivo serio per indurre di più i ciclisti ad usare questi spazi ed a convincerli che davvero si tratta di spazi loro riservati.
nr. 34 anno XVIII del 5 ottobre 2013
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