E lo spostamento del traffico pesante ad esempio dalla statale Pasubio all'autostrada richiesto dai vari comitati della zona?
MARIA TERESA FARESIN- All'epoca sono stati stanziati 500mila euro per usare l'autostrada ma sono stati soldi buttati che potevano essere usati per fare almeno un pezzettino di quella bretella che va avanti dal 78, da Vicenza ovest al Moracchino, per capirci. E poi obbligare non va, non si obbliga nessuno; da Thiene, fare la Valdastico vuol dire 30 chilometri in più al giorno, più il ritorno, con costi evidentemente superiori. Chiaro che non si può e per questo tutti vanno sulla statale Pasubio: abbiamo cercato di dire ai nostri di limitare i passaggi negli orari più sensibili, ma i comitati sono sempre contro tutto e contro tutti e non capiscono che se passano camion è perché esiste una domanda e ci sono dei lavoratori che rispondono.
Chiedo prima di tutto a Cicero: perché le amministrazioni danno questa brutta prova di se' quando si tratta di organizzare la città e i suoi progetti urbanistici?
CLAUDIO CICERO- Andiamo indietro di 20 anni quando prima del 95 Variati bloccò la variante d'accordo con il suo assessore Costantini: la variante alla 46 poteva essere fatta, l'autostrada aveva una marea di soldi e se l'avessero lasciata lavorare avrebbe davvero risolto il problema; come la Valdastico Nord e quella Sud. Le infrastrutture del vicentino sono state dimenticate. Dei camionisti ho sempre detto che non ero d'accordo sull'ordinanza di chiusura che riguardava la 46 a Vicenza tranne forse un paio di ore notturne, ma durante l'estate. Nessuno ha pensato al domani, questa è la verità. La tangenziale Nord l'avevo disegnata proprio io nel 2004 sapendo benissimo come sarebbe andata a finire e difatti le speranze sono state deluse. L'Albera è stata fatta in una notte, tante altre sono state poi abbandonate per mesi o anni. Se c'è qualcuno che si interessa direttamente le cose vanno avanti, se invece non c'è, tutto si ferma. Le tre rotatorie di via Quadri le avrei fatte in un paio di giorni. Certo che bisogna lavorare e mettersi in discussione in prima persona anche se sono rogne, discussioni e altro ancora. Però se ci si impegna i risultati arrivano. Dipende tutto dalla volontà dei politici e degli amministratori.
ROMANO PIGATO- Ci troviamo senza tangenziale a Nord, la più importante per la città. Non so di chi sia la colpa, so che non l'abbiamo... Cicero ha ragione nel dire che le cose si potevano fare, invece siamo ancora qui, andando avanti a tentoni a partire dalla pedemontana. A Vicenza siamo indietro rispetto a tutti. Nel 90 sono stati fatti investimenti che hanno permesso alle altre città di avere una viabilità più moderna e adeguata. Guardate le strade: Trento le ha che sono belle e scorrevoli, noi abbiamo buche dappertutto. In provincia c'è solo Schio, che io cito sempre, dove è stato fatto un lavoro apprezzabile e difatti quella viabilità è ottima, si percorre senza nemmeno vedere la città se non serve entrarci.
CLAUDIO CICERO- Vero tutto, ma, anche vero che abbiamo avuto un'altra grandissima occasione non sfruttata e cioè con la base americana al Dal Molin: quella era il nostro mondiale di calcio rinnovato e possibile, il momento in cui chiedere quel che ci serviva e in cambio dare il via libera alla base. Invece hanno fatto a rovescio: hanno dato la base e in cambio non hanno avuto un fico secco. Il dare-avere era scritto, invece si è dato senza avere in cambio niente. La tangenziale Nord l'avevo disegnata io e doveva chiudere la grande U del sistema stradale attorno alla città: era il 2004. Le colpe sono precise, basta andare a vedere chi governava a quel tempo e le risposte si trovano subito.
MARIANO VANTIN- Sono stato anche consigliere provinciale e mi ricordo che della variante se ne parlò dal 97; sono state le amministrazioni comunali, in questo caso Vicenza e Costabissara, che hanno fatto perdere un sacco di tempo col risultato che i costi previsti inizialmente adesso sono almeno raddoppiati e gli unici che hanno beneficiato di tutto questo sono i progettisti che hanno fatto davvero tanti progetti. La progettazione viene studiata normalmente in base allo spazio che si ha a disposizione, con le contropendenze corrette, ecc. Nel momento della progettazione c'è il contatto con i Comuni per capire che cosa vogliono e dare le autorizzazioni indispensabili. Ma se le amministrazioni non hanno le idee chiare o non lavorano rapidamente...