NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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La solidarietà come scialuppa di salvataggio

La mano che aiuta viene dalla Caritas vicentina che ha messo in opera un sistema di rilevamento, ascolto e soccorso anche bancario rivolto alle famiglie in difficoltà e sostenuto grazie al lavoro di una sessantina di volontari

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La solidarietà come scialuppa di salvataggio

(g. ar.)- Il potere d'acquisto del reddito familiare tende a calare, prezzi e adempimenti tendono invece all'opposto e questo non può che incidere pesantemente, al punto che la mano tesa della Caritas diventa sempre più un indirizzo quasi obbligato per chi non ce la fa.

E naturalmente le decine di volontari che si sono resi disponibili per questo servizio si dividono in alcuni lavori specifici che spaziano dall'ascolto del problema e quindi dal primo aiuto sotto forma di attenzione e comprensione, fino ad aiutare le persone a fare la spesa, ad indirizzarle verso il modo migliore per consumare quel che necessita senza ricevere ulteriori danni economici dentro un panorama che di danni ne ha già subiti e ne subisce quotidianamente senza praticamente soluzione di continuità

Per questo voci come accompagnamento, ascolto e microcredito rivestono ora un senso compiuto chiaramente intellegibile per le centinaia e centinaia di famiglie che bussano a questa porta per un aiuto: sono le tre braccia di un forte intervento sociale che la Caritas vicentina continua a portare avanti aiutata da una sessantina di volontari in tutta la provincia.

La solidarietà come scialuppa di salvataggio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)In particolare, posto che ascolto ed accompagnamento nelle gestione della vita di famiglia di tutti i giorni di fronte al problema economico si capiscono immediatamente, c'è da rilevare che la questione del microcredito è particolarmente importante in quanto riesce ad indirizzare la capacità di spesa anche minima verso la migliore soluzione in quella particolare situazione che altrimenti non conoscerebbe alternative praticabili.

Proprio sul microcredito si può fare l'esempio di una nuova necessità particolare come quella di doversi servire di un'auto per il lavoro per considerare la situazione economica di chi si trova in queste condizioni, vedere quali possano essere le soluzioni migliori, ed infine aiutare a portare fino in fondo questa operazione. Naturalmente il microcredito ha un senso applicarlo su chi effettivamente dispone di un reddito anche piccolo: stabilito che questo reddito esiste, la Caritas si mette a disposizione con piccoli prestiti che hanno il potere di sollevare dalla preoccupazione immediata le persone in stato di bisogno perché si tratta di tempi lunghi e agevoli da qualsiasi parte si consideri la cosa.

In poche parole: è una mano tesa che evita a famiglie in stato di bisogno e però con qualche soldo disponibile di rivolgersi per il loro fondamentale acquisto magari ad una finanziaria la quale sicuramente applicherebbe interessi, tempi stretti e soprattutto modalità non procrastinabili. È un modo utile e generoso, quello della Caritas, al quale si deve la possibilità di incidere davvero in una situazione almeno parzialmente raddrizzabile, senza costringere ad una dispendiosa ricerca di denaro, anche pochissimo,k che però costerebbe moltissimo.

La crisi non risparmia nessuno, le famiglie sono sempre più in difficoltà a causa sia dei colpi che si registrano al mondo del lavoro con la crescente disoccupazione, sia per i prezzi in continuo aumento: oltre al costo della vita per i generi di consumo più immediato, ci sono le bollette, i debiti con le banche. Come dire che se non ci fosse uno spiraglio almeno di poter rispondere a questa situazione i bilanci delle famiglie risulterebbero davvero senza possibilità di speranza.

La Caritas vicentina ha messo a punto questo meccanismo di aiuto che cerca di rimediare almeno dove si può. Difficile non attribuire a tutto questo il valore che in effetti ha e cioè di entrare nel contesto quotidiano della difficoltà di vivere trasformandosi in una alternativa vera a quelle più prevedibili e più dure del finanziamento bancario.

In Piazza ne ha parlato con RAFFAELE BONO Imprenditore, donatore di sostegni di vicinanza, STEFANO OSTI segreteria degli sportelli di Accompagnamento a difficoltà economica, MAURIZIO SEGATO Centro di ascolto STRADE Piazzola sul Brenta e GIUSEPPE SOLA volontario servizio STRADE di Schio.



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