NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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I nani di Villa Valmarana: il senso di una presenza

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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I nani di Villa Valmarana: il senso di una presenz

LA VILLA

I nani di Villa Valmarana: il senso di una presenz (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)Il complesso della villa è formato dalla Palazzina (1657), dalla Foresteria e Scuderia (1720), su disegni di Francesco Muttoni. Prende il nome dalle statue dei 17 nani sul muro di cinta, probabilmente su disegno di Giandomenico Tiepolo. La Palazzina e la Foresteria sono affrescate da Giambattista e Giandomenico Tiepolo chiamati nel 1757 da Giustino Valmarana. I suoi discendenti abitano tutt’ora la Villa, che viene universalmente considerata il vertice espressivo della pittura del Settecento e la testimonianza più alta del genio dei Tiepolo. I particolarissimi fregi e le architetture sono di Gerolamo Mengozzi Colonna. La villa è stata nei secoli anche protagonista della vita culturale, non solo vicentina: Goethe descrisse nei suoi Tagebuecher (1786) la Villa e gli affreschi; Antonio Fogazzaro, marito di Margherita Valmarana, ambienta nella Villa la trama di Piccolo mondo moderno; Edith Wharton la include nel ristretto gruppo delle Italian Villas and their Gardens; Guido Piovene, figlio di Stefania Valmarana, la descrive in vari saggi; Goffredo Parise scrisse qui molte pagine de Il Prete bello. La Scuderia è stata lo studio dell’architetto Carlo Scarpa dal 1972 fino alla sua morte.

Annacaterina Barocco è stata docente di lettere nella scuola secondaria di primo grado. Fa parte del Direttivo del Gruppo di Ricerca sulle Biblioteche scolastiche e sulla Letteratura per l’infanzia dell’Università degli Studi di Padova. Dal 1992 al 2002 è stata Consigliere Nazionale dell'International Board on Books for Young People – Unione Nazionale per la Lettura e la Letteratura Giovanile presso il Settore di Ricerca dell’Università di Padova e ricopre dal 2005 la carica di Consigliere corrispondente della Fondazione Carlo Collodi. Nel 1990 ha ricevuto il Primo Premio Nazionale di Pedagogia e Didattica, nella Sezione Progetti Educativi. Ha partecipato a Convegni Nazionali e Internazionali dedicati alla Letteratura per l’infanzia con contributi sull’educazione all’immagine, sulla cultura popolare, sui rapporti tra oralità e scrittura approfondendo il tema della fiaba. Oltre a diverse pubblicazioni bibliografiche, ha curato alla Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza la mostra Le altre vite di Pinocchio di Luciano Vighy, e il relativo catalogo, edito dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi e la mostra e il catalogo Il risveglio dei Nani dello stesso Vighy.



nr. 42 anno XVIII del 30 novembre 2013

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