NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Rinasce l'ospedale di Mezzaselva, occasione per l'Altopiano

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Rinasce l'ospedale di Mezzaselva, occasione per l'

Il retroscena dell'ex sindaco Davide Bolzon: «Dieci anni fa avevamo trovato l'occasione per un accordo simile a quello firmato ora»

Davide_Bolzon (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Soddisfatto per le prospettive di rilancio dell'ex ospedale riabilitativo elioterapico di Mezzaselva c'è anche Davide Bolzon, ex sindaco di Roana per un doppio mandato, dal 1995 al 2004, cioè nel periodo della chiusura della struttura sanitaria. «La cosa che più faceva rabbia - spiega - consisteva nel fatto che all'inizio degli Anni Duemila da un lato la Regione Veneto investiva molti miliardi di vecchie lire sull'ospedale di Mezzaselva, basti pensare ai soldi spesi per la piscina al piano terra di fatto quasi mai utilizzata e dall'altro stava predisponendo un piano di tagli che hanno portato la struttura non a una chiusura immediata ma a una lenta agonia, con la rinuncia prima di un reparto, poi di un'ala, che alla fine ne ha provocato il decesso. Noi ci ribellammo, e qui parlo al plurale perché in quella lotta, che ci vide scendere a Venezia in un gruppo molto numeroso di cittadini, fui affiancato anche dai sindaci di Asiago e di Gallio, oltre che dal Comitato per la difesa degli ospedali altopianesi. Fu una lunga battaglia in cui a rimetterci fu l'ospedale di Mezzaselva ma almeno fu garantito il futuro del nosocomio di Asiago, a sua volta rimasto in bilico per un certo periodo di tempo».

Sempre collegato all'istituto elioterapico di Mezzaselva, Davide Bolzon, assieme all'ex sindaco di Asiago Francesco Gattolin, è passato alle cronache nazionali per aver sventato una truffa a "Striscia la notizia". «Fu una vetrina mediatica notevole in cui ci trovammo quasi involontariamente - ammette l'ex primo cittadino roanese - che ci consentì di far conoscere la vicenda e la follia di una decisione del genere. In sostanza per "Striscia" lavorava un free-lance che all'insaputa dei vertici di Mediaset e dei responsabili della trasmissione, chiedeva la "bustarella" per poter rendere pubblico un problema, come era per l'appunto la chiusura di un ospedale modello. Io e Gattolin facemmo finta di accettare l'accordo e così due giorni prima di quell'incontro vennero da Milano per installare delle microspie nel Municipio di Canove e in quel modo venne incastrata quella persona disonesta: per due-tre sere fu quello l'argomento principale di "Striscia la notizia"».

Ma c'è un altro retroscena che Bolzon ci racconta a distanza di molti anni. «Un anno dopo la chiusura di Mezzaselva - le sue parole - riuscimmo ad avere un contatto con una società guidata da un professore universitario dell'Umbria, che era disposto a rilevare l'intera struttura, un po' come è stato fatto nelle settimane scorse. Purtroppo tutti i tentativi fatti con la Regione non servirono a nulla, perché di fatto ci fu una chiusura totale a qualsiasi tipo di trattativa. Peccato perché il rilancio poteva essere fatto con una decina d'anni di anticipo».

 

Federico Pegoraro, presidente dell'Ordine provinciale degli infermieri: «Il rilancio di Mezzaselva una bella notizia per la categoria ma anche per i cittadini»

federico_pegoraro (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Sono ben 5.500 gli iscritti all'Ordine provinciale degli infermieri, termine più diretto e comprensibile di quello che è il Collegio “Ipasvi”, acronimo che sta per "infermieri professionali assistenti sanitari vigilatrici d'infanzia", che comprende tre categorie professionali diverse, con le vigilatrici d'infanzia sostituite dall'albo degli infermieri pediatrici. Un ordine quindi tra i numerosi in assoluto i cui vertici vengono rinnovati ogni tre anni: quello in carica attualmente è presieduto da Federico Pegoraro, eletto nel maggio 2012 e che quindi è esattamente a metà del suo cammino.

Proprio a Pegoraro, a nome di tutti gli iscritti, abbiamo chiesto di commentare la notizia dell'accordo che riguarda il rilancio dell'istituto di Mezzaselva. «Abbiamo appreso la notizia dagli organi di informazione - spiega il presidente del Collegio “Ipasvi” - e poi l'abbiamo approfondita leggendo il sito della Regione Veneto. Ma a livello di direttivo provinciale dobbiamo ancora confrontarci tra noi e con i colleghi dell'Ulss di Bassano di Grappa».

«Non c'è dubbio tuttavia - aggiunge Pegoraro - che si tratta di una notizia molto positiva perché se è vero quanto letto, sono destinate ad aprirsi importanti prospettive per tutte le categorie coinvolte, tra cui medici e infermieri, ma anche per tutti i cittadini che, in una situazione di necessità riabilitativa, si troverebbero un'opportunità in più di scelta. Si parla anche di un percorso destinato alla realizzazione di corso di laurea, che sarebbe un ulteriore prospettiva futura. Aspetto positivo di questa vicenda il fatto che la Regione Veneto ha autorizzato il rilancio di una sua struttura da parte di un pool di privati, che avrà il merito di dare un posto di lavoro a professionisti che altrimenti rischierebbe di restare fuori dal mercato. Adesso speriamo che la stessa Regione Veneto si esprima, a livello di sanità, sugli standard di assistenza, che noi ci auguriamo vengano deliberati entro fine anno».

Difficile, allo stato attuale, parlare di prospettive occupazionali con i vertici dell'Ordine provinciale degli infermieri. Ma il presidente Pegoraro conferma che in linea generale la mancanza di posti di lavoro si sta facendo sentire anche in questo settore, anche se talora di parla di mancanza (ormai) cronica di infermieri nelle strutture sanitarie. «Nella realtà vicentina - la disamina del presidente del Collegio "Ipasvi" - la difficoltà per un infermiere di trovare lavoro è un problema emerso soprattutto negli ultimi tre anni. Se consideriamo che ogni anno dal corso di laurea di Vicenza escono una settantina di neolaureati, diciamo che almeno il 40% di loro non riesce a trovare lavoro almeno per il primo anno. È una situazione che indubbiamente ci preoccupa nel contesto di una crisi economica che non risparmia nessun settore».



nr. 43 anno XVIII del 7 dicembre 2013

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