NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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I contratti di convivenza per sciogliere un nodo

La molto vessata questione delle coppie di fatto nel giro di poco più di un mese potrebbe trovare definitiva risposta con la presentazione del progetto di legge firmato da Alessandra Moretti che regolamenta da una parte i contratti di convivenza e dall'altra vuole istituire il divorzio breve

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I contratti di convivenza per sciogliere un nodo

(g. ar.)- Anche non volendolo, non si può fare a meno di pensare a quel "tanto rumore per nulla" magistralmente ricamato da Shakespeare in una delle sue opere decisamente più divertenti. Accade che salvo errori od omissioni si può cominciare a dire che... c'era una volta il problema delle unioni di fatto: ora sta per arrivare la soluzione, anche se si tratta di una soluzione a definizione indiretta, che parla apparentemente di altro nel titolo ma riassume poi il vero problema nel testo che sta per essere presentato in Parlamento.

Sotto il titolo "contratti di convivenza" approderà al giudizio delle Camere un progetto di legge presentato dalla deputata del PD Alessandra Moretti e che ha lo scopo di regolamentare davanti ad un notaio la formazione di una unione tra due o più soggetti, indipendentemente dal sesso o da altre discriminanti, e che naturalmente presuppone e detta poi regole legali precise. Dall'atto ufficiale sottoscritto davanti ad un notaio, insomma, si passa alla legalità delle situazioni che dovranno seguire quel contratto ed in quei termini, salvo poi cambiamenti che una volta decisi prima di avere qualsiasi efficacia dovranno percorrere il cammino inverso e tornare all'ufficialità di una testimonianza notarile.

I contratti di convivenza per sciogliere un nodo (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)In Comune è già aperto il registro che negli uffici anagrafe accoglie l'iscrizione delle coppie di fatto. Fino ad oggi ci sono oltre cinquanta iscrizioni, ma è prevedibile che all'entrata in vigore della nuova legge, quando cui sarà, anche i numeri dovrebbero rapidamente cambiare oltre alla qualità dello stato di ciascun gruppo di sottoscrittori, siano due o più conviventi come è infatti previsto dal progetto.

 La proposta della parlamentare vicentina sarà presentata in gennaio affiancata dall'altra riforma molto attesa, quella del divorzio breve.

Se il concetto di coppia di fatto viene sostituito dalla definizione "contratto di convivenza" non può sfuggire l'importanza della novità che promette di diventare un cuneo di grande efficacia rispetto al passato e alle perplessità varie e non sempre giustificate che via via sono state espresse sul diritto di ciascuna persona a decidere con chi e in che forma passare la propria vita.

Per dire che il nodo destinato a sciogliersi in un tempo relativamente breve è di quelli che più intricati non si può, dato che coinvolge non soltanto uno stato civile e personale, ma lo si vuole far scivolare come spesso accade attorno a questi temi sul piano morale che gli sarebbe assolutamente estraneo perché si tratta di riconoscimenti di civiltà e di titolarità di diritti che in Europa ormai da molto tempo non si contesta affatto visto che tutte le legislazioni prevedono ampi per non dire completi spazi praticabili a chi li voglia occupare.

La questione morale già sollevata tempo fa, giusto all'inizio del discorso, dai circoli di opinione cattolica non dovrebbe qui trovare alcuno spazio dato che una legge rappresenta la decisione precisa e non contestabile di uno Stato che se ne rende garante. Il che non ha impedito sulla questione delle coppie di fatto che sistematicamente e in continuazione fosse esercitata una pressione martellante su chiunque pareva nella condizione di prendere una decisione; non ce la inventiamo noi l'ondata di giudizi -mai richiesti dall'Italia laica- che la Cei con la voce di Bagnasco, Bertone e prima di loro Ruini e Ratzinger espressi su qualsiasi tema della politica nazionale con l'evidente intenzione di provocare un cambio di rotta. A questo punto però la questione passa allo studio del notaio e una volta lì, con le parti in accordo, non ci sarà più niente da discutere.

Sono presenti per In Piazza VITO GUGLIELMI presidente del Consiglio Notarile di Vicenza e Bassano, GIOVANNI RIZZI notaio, DANIELE ACCEBBI avvocato, EVERARDO DAL MASO consigliere delegato Pari Opportunità del Comune di Vicenza, MIRKO RUFFONI presidente dell'Unione giuristi cattolici di Vicenza.

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