NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Nel segno di Tito Gobbi

Nel centenario della nascita del famoso baritono Bassano gli ha reso omaggio con due drammi “Rigoletto” e “Tosca”, è stata l’occasione per incontrare cantanti di fama internazionale Tiziana Caruso e Elia Fabbian

di Elena De Dominicis
elenadedominicis@virgilio.it

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Tosca

Callas-Gobbi_Tosca (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)La rassegna di lirica di Bassano del Grappa iniziata con “Rigoletto” di Giuseppe Verdi si è conclusa con “Tosca”di Giacomo Puccini. Questi due famosissimi drammi sono stati anche l’occasione per celebrare il centenario della nascita del celebre baritono e regista bassanese Tito Gobbi, che fu una star internazionale e che interpretò Rigoletto e Tosca più volte, anche con Maria Callas. I due spettacoli sono stati diretti entrambi dal M° Giampaolo Bisanti. La regia è stata affidata a Stefano Poda per Rigoletto, già protagonista l’anno scorso con Nabucco e a Hugo de Ana per Tosca, lavoro qui ripreso da Giulio Ciabatti. Tiziana Caruso ha interpretato la protagonista Floria Tosca ed è titanic (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)toccato al baritono Elia Fabbian dare corpo al ricordo di Tito Gobbi, cantando sia il ruolo di Rigoletto che del Barone Scarpia. Entrambi gli spettacoli hanno riscosso davvero molto successo sia per l’interpretazione di tutti gli artisti che per la direzione del M° Bisanti. Splendidi i costumi di “Tosca”: realizzati in parte dalla sartoria del Teatro Sociale di Rovigo che ha creato gli abiti talari dei cardinali, tutti gli altri sono firmati dalla Sartoria Tirelli di Roma, celeberrimo laboratorio al quale si affidano molti costumisti Premio Oscar. Abbiamo incontrato Elia Fabbian e Tiziana Caruso, artisti che cantano nei più importanti teatri sia in Italia che all’estero, con cui si è parlato anche del recentissimo grande successo televisivo de “La Traviata” che ha aperto la stagione della lirica della Scala e dell’impatto della lirica sul pubblico.

100 anni dalla nascita di Tito Gobbi, che interpretò sia Rigoletto che Scarpia. Hai voluto in qualche modo omaggiare il grande baritono?

Tosca (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Elia Fabbian: “È stato un grandissimo artista perché ha fatto delle cose irripetibili, aveva un temperamento, era un artista incredibile. Certo, ho guardato i suoi video e le sue testimonianze, di sicuro ho attinto molto da quello che ci è rimasto delle sue interpretazioni”.

Molto spesso nella musica contemporanea, intesa come pop o rock, molti musicisti omaggiano quelli che considerano i loro grandi maestri del passato: nella lirica avviene lo stesso? Come il pubblico può riconoscere dei riferimenti?

E.F.: “Il riferimento può essere musicale, scenico o interpretativo, dipende dal pubblico quanto è preparato: chi ha presente il famoso secondo atto della Tosca di Parigi con la Callas, magari ha potuto riconoscere qualche frase detta con la stessa intenzione o qualche movimento in scena”.

Tosca viene 50 anni dopo Rigoletto: tra Verdi e Puccini come è cambiato il modo di scrivere musica per i cantanti?

E.F.: “Dal Verdi di Rigoletto è cambiato parecchio: eravamo sicuramente ancora nel belcanto; con Puccini siamo già nel verismo. Sono due scritture con accompagnamenti orchestrali molto diversi: in Rigoletto magari si privilegia più la linea del canto, in Puccini si va molto più sulla parola e sugli accenti drammatici”.

Tiziana Caruso: “Con Puccini si cambia totalmente, arriva la romanza. Io personalmente li amo tutti e due: con Verdi in qualche modo hai più soddisfazione vocale, nel senso che si occupa tanto del cantate in sé mentre Puccini è più abbandonato anche alla recitazione: è più anima, cuore e per certi versi può risultare più difficile”.

I costumi che indossate sono di Tirelli, sartoria che ha realizzato costumi che negli anni hanno fatto vincere ben 14 Oscar. In cosa distinguono rispetto a quelli di altri atelier? Li sentite diversi?

E.F.: “Sicuramente c’è una ricercatezza del dettaglio molto diversa, si vede che non sono costumi fatti al risparmio, sono spettacolari”.

T.F.: “Sono comodi! Mi stanno bene e mi piacciono, sono sicuramente eleganti e curati in molti dettagli, però io mi sono trovata bene anche con altre sartorie di altre produzioni”.

Tosca (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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