NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Cenone di fine anno, la crisi "abbassa" i prezzi

Per i festeggiamenti del 31 dicembre la scelta più gettonata rimane quella di restare in casa, ma i ristoratori propongono offerte più economiche. Nella nostra inchiesta parlano anche chef, titolari di gastronomie e il responsabile degli agriturismi

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Cenone di fine anno, la crisi "abbassa" i prezzi

(C.R.) Per il cenone di fine anno anche nel Vicentino i primi indicatori evidenziano come la scelta più gettonata rimane quella di restare in casa. E così i ristoratori "rispondono" abbassando i prezzi per attirare i clienti. Nell'inchiesta abbiamo sentito anche il parere di chef, titolari di gastronomie e il presidente provinciale dell'associazione Terranostra che comprende gli agriturismi. Ecco cosa è emerso.

 

Emanuele Canetti, presidente dell'Associazione provinciale Ristoratori di Confcommercio: «Dai 60-100 euro del 2012, siamo passati quest'anno a 45-75 euro»

Canetti_Emanuele (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Anche i vicentini, già da qualche anno per la verità, scelgono sempre più le mura domestiche per trascorrere il cenone di fine anno. E così i ristoratori mettono a segno la contromossa. La conferma arriva da Emanuele Canetti, presidente dell'Associazione provinciale Ristoratori di Confcommercio di Vicenza. «Lo scorso anno per il cenone di fine anno - spiega Canetti, da 18 anni chef alla trattoria "De Gobbi" di Creazzo, uno dei locali più rinomati della provincia berica - la forbice era compresa tra i 60 e 100 euro, mentre quest'anno l'intervallo è tra i 45 e i 75 euro. Ovviamente stiamo parlando della maggior parte dei locali, esistono ovviamente delle eccezioni, ma non c'è dubbio che l'abbassamento dei prezzi rappresenta un segno evidente della crisi economica che non tocca solamente le fasce più povere. Come si dice in questi casi è il mercato a fare il prezzo, indubbiamente si tratta di una scelta strategica, anche perché bisogna considerare che quando si parla di cenone quasi sempre bisogna considerare la presenza di una coppia, quindi il prezzo va raddoppiato».

Indubbiamente i margini di guadagno sono destinati a ridursi per i ristoratori. «Questo è un dato di fatto - conferma il presidente provinciale dei ristoratori - ognuno cercherà di muoversi come crede, ma sono sicuro che comunque il menù sarà di alto livello, perché comunque è fondamentale nel nostro lavoro offrire un menù di buona qualità in ogni occasione. I risparmi riguarderanno i costi extra, quindi si opterà per un musicista invece che per l'orchestra, magari rinunciando al karaoke, che risulta costoso per la presenza della strumentazione».

Alla trattoria "De Gobbi" il cenone sarà inusuale, ma come precisa Canetti «è una scelta che portiamo avanti da molti anni. Per noi sarà una sera tutte le altre, con il menù alla carta, quindi con la possibilità di scegliere autonomamente il numero di portate. In questo senso c'è la possibilità di fermarsi anche poche ore, per chi festeggerà con noi il nuovo anno offriremo dopo la mezzanotte il classico cotechino con le lenticchie».

 

Sergio Dussin, presidente dei ristoratori bassanesi: «Rispetto a due anni fa il costo del cenone ridotto da 70 a 50 euro»

Dussin_Sergio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)La decisione di ridurre i prezzi è stata presa anche da Sergio Dussin, presidente dei ristoratori bassanesi, che per il suo locale principale di proprietà, "Al Pioppetto" di Romano d'Ezzelino, ha fatto una scelta che evidenzia la difficoltà della situazione economica. «Rispetto al cenone di due anni fa - spiega Dussin - abbiamo ridotto il prezzo del cenone da 70 euro a 50 euro. Una decisione ben ponderata ma che crediamo fondamentale in un momento di crisi come quello attuale, in cui è fondamentale rapportarsi e andare incontro alle persone. Io sono dell'avviso e ne abbiamo discusso anche con i colleghi, che questa strategia deve essere portata avanti non solo per il cenone di fine

anno ma anche per tutti gli altri giorni dell'anno, perché è giunto condividere con il cliente, soprattutto se molto legato a un ristorante, il prezzo di un pranzo o di una cena. Tornando al cenone noi abbiamo fatto questa scelta senza condizionare nessun'altro, ma sono sempre più convinto che i 100 euro, ma probabilmente anche gli 80 euro, chiesti sino a qualche anno fa per la serata del 31 dicembre, siano insostenibili per molti italiani. Una decisione che comunque ha dato buoni risultati: nel salone principale ospiteremo circa 120 presenti e abbiamo già il tutto esaurito da qualche giorno (intervista realizzata il 16 dicembre, ndr.). Molti dei nostri clienti hanno chiamato per avere informazioni e in tempi brevi hanno poi prenotato. Nello stesso ristorante, ma in contesti separati, in quanto in sale diverse, avremo invece altri due gruppi diversi, formati da una cinquantina di persone ciascuno. Saremo dunque sull'ordine di 210/220 persone complessive».

C'è da capire quali siano, con il cenone al prezzo di 50 euro, i margini di guadagno per il ristoratore. È lo stesso Dussin a spiegarlo: «Premetto che la cena sarà comunque di alta qualità, con un buffet di aperitivi, 2 antipasti, 2 primi, il secondo e il dolce, mentre alle ore 2 offriremo noi un piatto a sorpresa. Inevitabilmente abbiamo dovuto tagliare costi diversi: quindi niente lotteria, niente cotillon, mentre per quanto l'intrattenimento musicale, ci sarà un solo cantante, pur bravo. In questo contesto si inserisce anche la scelta dei vini, peraltro di alta qualità, che saranno a chilometro zero, in quanto appartenenti al Breganze Doc».



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