NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Là dove muore il fiume

Diciotto racconti che ancora una volta Andrea Gastner dedica al Brenta, al tabacco e alle masiere dell’Altipiano

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Gastner

Gastner (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Viaggiare verso l'ignoto fa parte della vita di ogni essere umano, il tempo come inseparabile compagno: lasciarlo passare o inseguirlo? Allo scrittore il difficile compito di fermarlo con nere parole su pagine bianche...Si legge così nella quarta di copertina del nuovo libro di Andrea Gastner - Là dove muore il fiume - pubblicato ancora una volta dalla Editrice Artistica di Bassano. Presentato in varie occasioni nel Bassanese e di recente anche al circolo La Scaletta di Vicenza (quello della compianta Luciana Peretti, personaggio molto stimato in città, la cui scomparsa lascia un grande vuoto nel panorama culturale ed artistico vicentino), il nono libro dell'autore bassanese, artefice tra gli altri della cosiddetta Trilogia del Brenta è ancora una raccolta di racconti - stavolta sono 18 - che lo conferma come il cantore della civiltà del Brenta e del tabacco, delle masiere e dell’Altopiano, della vita dura e aspra della gente veneta, ricordi e narrazioni che ha raccolto in altre sue pubblicazioni e raccontato spesso anche ai ragazzi nelle scuole.

Gastner (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il Brenta è il filo conduttore dell’intero impianto narrativo, ed è tramite il fiume, la sua vita, il suo scorrere, i suoi tempi, che l’autore trae ispirazione per trasformare la realtà in fantasia. Anche questa volta, come già in passato, ciascun racconto è accompagnato da un’illustrazione di Enrichetta Guardini che ritrae, con la poesia dei disegni, le sensazioni e le emozioni evocate dalla prosa di Gastner. Ne risulta un lungo percorso in parole, che parte da valli strette e buie, attraversa la pianura e infine giunge alla laguna di Venezia. La continuazione di quel viaggio nel tempo e nello spazio, iniziato nel 1998 con il romanzo Valle Amara. Seguendo la corrente di un fiume che nasce dai bei laghi trentini di Levico e Caldonazzo, l’autore si ripropone, attraverso nuovi racconti, di dare vita a personaggi e a situazioni che portano il lettore verso la laguna veneta e il mare. Un corso d’acqua dall’ampio bacino idrografico, che nel XV secolo sfociava proprio a Venezia, punto d’arrivo della Trilogia della Valle del Brenta. Lo scrittore inizia il suo viaggio proprio là dove nasce il fiume, a Levico; prende poi per mano il lettore per guidarlo, pagina dopo pagina, verso Venezia e la laguna di Caorle dove Hemingway andava a caccia.

Raccontare è un’arte antica e sapiente - scrive nella prefazione Nino D’Antonio - . Andrea ha alle spalle un cursus honorum di tutto rispetto. I suoi libri hanno sempre incontrato il più largo favore, grazie a quella naturale capacità di approccio con il lettore. Ma la qualità di questi racconti, credo sia riconducibile a una stagione più felice e matura. Dove la narrazione si è fatta più scaltra e preziosa, ma soprattutto più attenta al richiamo di quelle suggestioni descrittive alquanto ricorrenti nelle prime prove. Gastner approda così a pagine asciutte, pulite. Lungo le quali il racconto prende corpo attraverso una prosa garbata e viva, sempre aperta a un che d’inatteso e di vibrante.

Abbiamo incontrato l'autore in occasione della presentazione al Circolo Scaletta 62 a Vicenza.

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