NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Non è vero ma ci credo

di Elena De Dominicis
elenadedominicis@virgilio.it

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Non è vero ma ci credo

Questa è una commedia brillante con una caratterizzazione del personaggio principale che si avvita su se stessa a giro stretto: lui esprime una nevrosi che condiziona anche chi gli sta attorno. Credo che il registro comico non lo renda più facile da interpretare rispetto a un personaggio drammatico o comunque problematico anche perché il ritmo è frenetico.

lo_monaco_sebastiano01 (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Sebastiano Lo Monaco: “Hai già detto tutto, che devo dì? Sì hai ragione, è quello che hai detto, perfetto! Io non so tutte queste cose che hai detto, sono uno che dice delle cose a memoria, sono un animale da palcoscenico!”.

Questa commedia è stata scritta da Peppino De Filippo: in cosa differisce dal teatro del fratello Eduardo?

“Peppino diciamo che si basa solo su un teatro comico che deriva dalla farsa, dalla Commedia dell’Arte. Eduardo ha avuto più piani di lettura; non dico che questo sia un teatro minore ma Eduardo ha scritto cose drammatiche, come “Napoli Milionaria”, con altri spessori e tragicità del mondo contemporaneo che descriveva. Peppino si è fermato alla farsa, al fescennino, alla Commedia dell’Arte”.

È una commedia borghese, come lo è abbastanza quasi tutto il teatro di Eduardo. Eduardo era molto amico di Pirandello, che lei spesso porta in scena. Mesi fa a Thiene abbiamo avuto Antonio Salines con i “Sei personaggi in cerca di autore” e analizzando l’opera parlavamo di quanto Pirandello sia già avanguardia e di quanto ogni parola sia fondamentale. Come mai Pirandello è considerato convenzionale e tradizionale e non viene tenuto conto di questa sua finezza incredibile?

“Non so chi siano quelli che lo considerano tradizionale e convenzionale: non c’è niente di tradizionale, è il più grande innovatore della storia del teatro europeo e forse di tutti i tempi. Il teatro di Pirandello ha suscitato critiche, terremoti, rivoluzioni, urla, sedie sradicate e lanciate in palcoscenico, monetine: una grande rivoluzione!”.

I De Filippo e Pirandello in cosa hanno anticipato la società di oggi?

“Pirandello è un grande innovatore: ha parlato di temi di cui nessuno avrebbe mai parlato. Nei Sei Personaggi c’è un rapporto di un padre che se la fa con la figliastra, incestuoso; le corna de “Il berretto a sonagli” messe in piazza nel 1917, c’è un femminismo all’avanguardia. Hanno anticipato tanti temi della società perché i geni hanno l’occhio anticipatore dell’anima che vede in là, vede avanti”.

michele_mirabella (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Nelle note di regia Mirabella dice che l’ispirazione è la commedia dell’arte, che però è caratterizzata da maschere popolari prevalentemente di servi. Qui invece parliamo di alta borghesia. I potenti sono sempre stati ridicolizzati, soprattutto nella satira del teatro classico. Quindi qual è il confine tra farsa della Commedia dell’Arte e satira?

Alfonso Liguori:  “È estremamente labile perché le cose sono sempre andate di pari passo fin dai tempi dei fescennini latini in cui si utilizzavano comunque le farse o le situazioni grottesche per fare satira del potere quindi le cose sono sempre andate un po’mischiate”.



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