(C.R.) Il progetto, denominato “14-19 Sport@Scuola” e ideato dall’ente di promozione sportiva Opes con la partnership del Coni, punta alla prevenzione dell’abbandono precoce dell’attività sportiva da parte dei giovani, e all’ampliamento dell’offerta territoriale allargandola a sport e discipline meno praticate e meno note al grande pubblico. Tra questi rugby, team penning (disciplina equestre), danza sportiva, badminton, canoa, kayak, nuoto, ciclismo, corsa orientamento, podismo e una serie di specialità dell'atletica leggera, come lancio del giavellotto, lancio del disco, getto del peso, lancio del martello, salto in alto, salto in lungo, salto triplo, salto con l'asta, velocità, mezzofondo, fondo, ostacoli, staffetta e marcia. Ne abbiamo parlato con i promotori dell’iniziativa, amministratori e un medico sportivo. Ecco cosa è emerso.
Elena Donazzan, assessore regionale all'istruzione: «Notevoli investimenti sullo sport dei giovani, è una disciplina mentale e fisica»
«Lo sport è una disciplina mentale e fisica, una vera e propria scuola di vita che permette ad ogni ragazzo di valorizzare il proprio talento». È questo il biglietto da visita di Elena Donazzan, assessore regionale all'istruzione, tra le artefici di un progetto fortemente voluto, il “14-19 Sport@Scuola” per l'appunto, che vede in prima linea il Veneto (come peraltro in altre iniziativa) a livello nazionale.
«Abbiamo riscontrato - precisa la Donazzan - che gli studenti che con programmazione, allenamento e sacrificio praticano sport, riescono ad ottenere risultati migliori nel mondo della scuola. La Regione Veneto ha sempre valorizzato il binomio scuola e sport per facilitare una sana crescita dei nostri ragazzi, anche perchè sicura che rappresenti un importante investimento sul futuro. La stessa Regione, con il proprio assessorato allo sport, ha investito moltissimo a livello di impiantistica, penso ad esempio all'ottimo lavoro svolto dall'assessore Giorgetti. Il Veneto può disporre mediamente di un'altra concentrazione di impianti sportivi, delle più svariate discipline, quindi in questo senso siamo sicuramente soddisfatti. Altra soddisfazione il fatto che per una serie di progetti possiamo contare sull'appoggio economico di Assosport, l'associazione nazionale fra i produttori di articoli sportivi, che ha deciso di agevolare i ragazzi meno abbienti, per le iscrizioni o per l'acquisto dell'attrezzatura».
«Magari avrò invaso il campo nell'attività dello sport - scherza Elena Donazzan - ma sicuramente in questo progetto è fondamentale fare squadra e riunire le forze. Questo progetto non sarà un percorso agevole a partire dai docenti delle altre materie che continuiamo a sensibilizzare sull'importanza della pratica sportiva: non voglio dire che lo studente sportivo deve essere un privilegiato, ma tanto per fare un esempio quando alla domenica un ragazzo si sobbarca una trasferta di 500 km per gareggiare, forse il lunedì non è il caso di interrogarlo».
«A livello regionale - conclude Elena Donazzan - abbiamo lanciato il progetto "Più sport a scuola" per la diffusione della pratica sportiva e grazie al contributo delle federazioni partiremo con il il rugby e l'hockey a rotelle. Mi piace anche sottolineare anche la nascita del primo liceo sportivo sull'Altopiano di Asiago, anche in questo caso il Veneto si conferma capofila assoluto. A proposito di leadership siamo stati la prima regione italiana a stilare un protocollo di intesa con l'Associazione Italiana Arbitri, precisamente con la sezione di Schio, che prevede tra le varie iniziative incontri a scuola con la presenza degli arbitri, che insegnano ai ragazzi il rispetto delle regole».
Sira Miola, coordinatore di Educazione fisica di Vicenza: «Record di partecipanti alle gare studentesche, ma tanti coloro che non fanno sport»
«La provincia di Vicenza è la prime in Italia come numero di partecipanti ai campionati studenteschi, sia a livello locale che nazionale. Ma uno dei nostri obiettivi è coinvolgere nella pratica sportiva se non tutti, almeno il più alto numero possibile». A dirlo è Sira Miola, coordinatore di Educazione fisica di Vicenza - una nuova figura, presente in tutte le province italiane (sono quindi sette in Veneto) - che ha un ruolo di coordinamento e supervisione nel progetto “14-19 Sport@Scuola”. «Uno dei principali compiti - precisa la Miola - è proprio il coinvolgimento di tutti, invitandoli a svolgere l'attività sportiva più gradita e più vicina ai loro gusti e interessi, ma anche per evitare che ad una certa età, magari verso la conclusione degli studi e poi anche dopo, si possa abbandonare l'attività sportiva».
Nei primi mesi di questa stagione l'Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza, assieme al Ciss, ossia la rete di scuole vicentine che comprende tutti gli Istituti della città, ha elaborato tre progetti, i primi due già operativi, inseriti nel progetto comune “Sport per tutti 2013/14". Si tratta, nell'ordine, di un'iniziativa denominata "A scuola di corsa...", di "Gioco anch'io" che rappresenta un progetto di educazione motoria per alunni con disabilità e di un progetto, denominato "Giudici e arbitri convinti!" che partirà nel mese di settembre.
Proprio alla dott.ssa Miola abbiamo chiesto ulteriori dettagli per questi progetti, tutti particolarmente innovativi. «L'iniziativa "A scuola di corsa", che migliora le capacità aerobiche indispensabili per la salute fisica, vanta attualmente un'ottantina di iscritti e nessuno di questi è un ragazzo/a agonista in qualche disciplina. Le insegnanti sono di educazione fisica delle scuole superiori e ogni giorno si alternano per dare ai ragazzi la più ampia scelta oraria e facilitarne la frequenza. È sicuramente un progetto destinato a crescere ma già abbiamo mosso un comunque considerevole numero ragazzi che prima non facevano nulla».
«Per quanto riguarda "Gioco anch'io - spiega la coordinatrice di Educazione fisica di Vicenza - è probabilmente in Italia il primo gruppo sportivo scolastico per disabili. Tra gli obiettivi il loro inserimento nelle attività dei Campionati sportivi scolastici nelle discipline adattate e la creazione di un gruppo di lavoro e ricerca per potenziare le conoscenze e sperimentare strategie tutte per loro. Assieme a loro lavorano e sono inclusi dei normodotati che cercheranno di supportare l'attività dei docenti».
«Con il progetto "Giudici e arbitri convinti!" intendiamo attirare l'interesse dei ragazzi che non hanno particolari attitudini sportive. In questo modo riusciremo a coinvolgere una bella fetta di ragazzi magari svogliati e demotivati, magari attraverso un'opportunità lavorativa presso i centri estivi del Coni».