NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Valdagno, sfida a tre per il "futuro"

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Valdagno, sfida a tre per il "futuro"

Nell'ultimo quinquennio l'attuale amministrazione ha investito molto sull'edilizia scolastica, accorpando elementari e medie in un unico plesso con oltre mille studenti e favorendo anche la sistemazione dei licei e degli istituti superiori, in quella che è stata definitiva la cittadella degli studi. Alla luce anche del programma di interventi auspicati dal nuovo premier Renzi nell'edilizia scolastica, lei ritiene che questi interventi vadano ulteriormente portati avanti?

giuseppe_cambrone (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)CIAMBRONE: «Faccio un po' fatica a valutare il programma di interventi auspicati da Renzi in quanto lo ritengo una persona estremamente instabile che puntualmente fa il contrario di quello che dice, un esempio tra i tanti quando disse che non sarebbe mai diventato presidente del consiglio senza passare per il voto e sappiamo tutti com'è finita. Non riesco a valutare le sue proposte perchè spesso si fermano negli studi di "Porta a Porta" o di "Amici" dalla De Filippi che evidentemente ha scambiato per il Parlamento. E quelle poche che in Parlamento ci arrivano spesso sono senza coperture o peggio ancora incostituzionali. Quindi mi riservo di rispondere a questa domanda fino a quando non avremo un presidente del consiglio serio e democraticamente eletto dal popolo».

Francesca_Vitetta_OK (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)VITETTA: «Sinceramente gli ultimi dati rilevati mi preoccupano. Il liceo valdagnese sta "perdendo" numeri a livello di studenti, al punto che quest'anno salterà la quarta ginnasio al classico. È stato fatto uno sforzo, ma molto ancora resta da fare. Bisogna recuperare competitività all'interno del sistema scolastico, andando a capire i punti di debolezza in primis, poi creando una strategia di sostegno che veda un percorso innovativo e coordinato rispetto anche ai comuni limitrofi. Valdagno è stata da sempre una piazza scolastica di prim'ordine, molti studenti si sono formati in città per poi esprimersi professionalmente nel mondo. Ai miei tempi era l'unica cittadina del Vicentino che vantava un'offerta scolastica pressoché completa. C'era decisamente l'imbarazzo della scelta. E molti corsi erano strettamente legati alle richieste del tessuto economico di allora. Penso che uno sguardo al passato, possa servire. Aggiungo che bisognerebbe guardare oltre, e capire come si sta muovendo l'economia e adeguare di conseguenza i percorsi formativi. L'economia si sta orientando verso il terziario avanzato e l'uso delle nuove tecnologie, bisogna avvicinarsi anche con la scuola».

Giancarlo_Giuseppe_Acerbi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)ACERBI: «Le scuole di Valdagno sono una risorsa di tutta la vallata: non vivono a sé, ma sono “dentro” la città e la comunità locale. Una buona politica scolastica deve dare soluzioni efficaci ai problemi pratici (edifici, trasporti, mense ecc.). Ma una buona politica scolastica significa anche creare attorno al mondo della formazione una “rete di opportunità” più ampia. Noi ci abbiamo creduto ben prima che lo dicesse il governo, abbiamo investito "sul futuro", e continueremo a farlo. In un ambito di riorganizzazione complessiva del quartiere scolastico di Oltreagno, noi vogliamo dare la massima attenzione alla prosecuzione del progetto della “Cittadella degli studi”, con il mantenimento quindi degli investimenti per una buona manutenzione di tutti gli edifici scolastici, per la messa in sicurezza degli accessi/uscite scolastici e degli spazi esterni oltre che per lo sviluppo ed il potenziamento delle reti tecnologiche e del digitale, sia da un punto di vista delle strutture che delle attrezzature, per una scuola valdagnese sempre più 2.0. Ci sarà inoltre il massimo impegno nei confronti sia delle realtà comunali decentrate (scuole d’infanzia e primarie) che, anche attraverso i dovuti interventi presso gli organi competenti, verso le scuole del ciclo superiore».

Anche alla luce del fatto che in futuro i servizi dei piccoli comuni saranno sempre più accorpati, quale ruolo avrà e dovrà avere Valdagno come capoluogo nella vallata dell'Agno?

giuseppe_cambrone (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)CIAMBRONE: «Io spero fortemente che nell'immediato futuro venga effettuato un serio accorpamento dei servizi tra i vari comuni, magari della stessa vallata sarebbe più semplice ed economicamente conveniente. Sicuramente Valdagno avrebbe un ruolo primario che dovrebbe però interpretare nel modo più democratico e condiviso possibile con i valdagnesi in primis, poi con il resto dei comuni non solo condividendo i servizi ma intrecciando anche rapporti e interessi che mirino al rilancio e alla riqualificazione di questa vallata che sarebbe bene ricordare non ha nulla da invidiare ad altri luoghi, tipo Val Badia, Val Di Non e via dicendo. Sino ad ora evidentemente non ha mai avuto amministrazioni che ci credessero veramente».

Francesca_Vitetta_OK (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)VITETTA: «Valdagno è il comune più grande della valle dell'Agno. Ritengo che debba mantenere un ruolo centrale, soprattutto in termini di monitoraggio e controllo di gestione. Dopo di che, dovrebbe essere l'analisi delle peculiarità di ogni comune e i punti di forza/debolezza a dare la mappatura del Come ridefinire l'organizzazione dei servizi. La sinergia tra le amministrazioni può essere vantaggiosa sia in termini economici che funzionali. Ma per far funzionare bene una macchina più complessa, ci vuole una regia che gestisca il flusso e verifichi le situazioni, correggendo in corsa eventuali criticità. Io penso che Valdagno possa chiedere la regia, mettendo comunque in campo i suoi migliori "attori" per dirigere le funzioni di cui può vantare la competenza più elevata».

Giancarlo_Giuseppe_Acerbi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)ACERBI: «Questa è una delle sfide più importanti da cogliere. Valdagno si farà carico di rilanciare la gestione associata dei servizi. Possiamo davvero arrivare a servizi più semplici, meno costosi, più efficienti, ma solo se li gestiremo assieme agli altri comuni: penso alla gestione del territorio, alla fiscalità, al sociale, al turismo. Questo, oltre a risparmiare sui costi, ci consentirà anche di dare risposte più efficaci ai cittadini e di programmare meglio gli investimenti, soprattutto per progetti di area vasta che, condivisi da tutti, avranno molte più chance di accesso ai finanziamenti, per la mobilità di valle, per grandi servizi sportivi, per la scuola stessa a partire dalle superiori, per la pista ciclabile, per la sanità e altro ancora. Io vedo una Valdagno che, senza nulla togliere agli altri comuni ed ai loro cittadini, si farà promotrice di queste condivisioni di servizi, rimanendone punto centrale e di riferimento, soprattutto per la scuola, la sanità, l'innovazione e l’economia. Fare insieme per fare meglio deve essere lo slogan di valle dei prossimi anni. Noi ci impegneremo per questo».

 

nr. 17 anno XIX del 3 maggio 2014



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