NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Montecchio Maggiore, che folla: 6 candidati sindaci e 16 liste!

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Montecchio Maggiore, che folla: 6 candidati sindac

Uno dei problemi più sentiti a Montecchio Maggiore, già teatro di serrati confronti politici, riguarda l'alta presenza di cittadini stranieri e la non facile integrazione degli stessi nella comunità castellana. Se lei diventerà sindaco con quali strategie pensa di muoversi su queste tematiche?

scalabrin (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)SCALABRIN: «Vorrei rispondere con un invito: patti chiari! In tal senso pretendo il rispetto delle regole, delle nostre regole. Chiedo che si impegnino ad imparare l’italiano (anche e soprattutto le donne) e che siano disponibili a capire le nostre abitudini, come il rispetto del vicino, le regole di condominio e il fatto di non sputare per terra. Poi il dialogo per creare relazioni positive utili per tutti. Nessuno sconto a questo programma e nell’ordine. Come dice Gesù nel Vangelo “astuti come serpenti e leggeri come colombe”. Così, non all’inverso. Tutti hanno diritti, ma prima i doveri».

palma_ok (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PALMA: «Mi sembra che i “serrati confronti politici“ siano ricordi del passato. Dopo l’accoglienza della giunta Scalabrin, e la ondivaga condotta di quella della Cecchetto, i partiti di centro-destra e centro-sinistra hanno deciso di contendersi i voti delle comunità straniere con l’inserimento di candidati da loro espressi. Se diamo per avvenuta l’integrazione, il compito del sindaco diviene più semplice, ma francamente non mi sembra sia così. Credo che anche nel futuro l’amministrazione dovrà porre in essere tutte le misure necessarie per evitare il fenomeno dell’immigrazione irregolare, prevenendo nel contempo le tensioni sociali da sempre presenti ed acuite dalla crisi. Per favorire una progressiva integrazione è necessario che sia salvaguardata la legalità, il rispetto delle regole, senza le quali viene compromesso qualsiasi tentativo di dialogo. A tal fine è necessaria una costante verifica dell’applicazione delle norme urbanistico sanitarie negli alloggi e attività commerciali. Un’attenzione particolare dovrà porsi ai problemi della scuola e dell’inserimento dei figli degli immigrati».

caretta (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)CARRETTA: «Noi amministreremo la città con uno stile nuovo: eviteremo lo scontro e faciliteremo le relazioni tra le componenti del paese. Le tensioni ed i conflitti vanno gestiti e non alimentati con prese di posizione che spesso sono generate da stereotipi. Chiaro che le relazioni si basano sul reciproco rispetto delle regole. Lo straniero spesso è percepito come pericoloso. Noi vogliamo stimolare la partecipazione/volontariato degli stranieri nella gestione delle cose pubbliche, avviare percorsi di partecipazione civica e cambiare l’immagine dei nostri concittadini stranieri. Rispetto a 5 anni fa ci sono molti “stranieri” che hanno a cuore il paese e si sono candidati: noi ne abbiamo tre, uno per lista, e questo è un segnale positivo, di integrazione e di presa in carico del nostro paese».

gervasio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)GERVASIO: «Come genitore vivo già l’incontro con le culture presenti ed ho anche delle amicizie. Come sindaco intensificherei il numero dei mediatori culturali da mettere a disposizione dei vari servizi. Per dialogare con tutti e far presente i loro diritti e doveri come cittadini, non con metodi duri ma nel rispetto reciproco delle proprie diversità religiose, culturali e sociali. Creerei luoghi d’aggregazione con responsabilità condivisa perché solo l’incontro e la conoscenza possono abbattere i pregiudizi e creare una nuova cittadinanza».

perenzoli (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PERENZONI: «Spesso si confondono termini come straniero con clandestino. La differenza per noi la fa il rispetto delle regole. Italiano o straniero nel momento in cui non rispetti la legge crei un disagio a chi ti sta intorno. Quello che può fare il comune è il controllo, impegnarsi a controllare i cittadini affinché rispettino le regole. In questo modo la convivenza tra le persone anche di diversa cultura rientra nella normalità. La spiegazione è che quando si è nel bel mezzo di una crisi purtroppo si tende a diventare un po' tutti più egoisti e si vede nell'ultimo arrivato la persona che può ad esempio rubarti il lavoro. La realtà, se guardiamo il nostro paese, è che il fenomeno migratorio è fermo (semmai sono i giovani che se ne vanno dall'Italia), addirittura alcuni immigrati se ne stanno andando perché non hanno più il lavoro».

cecchetto (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)CECCHETTO: «Basta proseguire sulla strada già tracciata con il "Progetto Alte", come abbiamo fatto con il "condominio più moroso d'Italia" ad Alte Ceccato, confronto di idee e rispetto delle regole sono stati sufficienti per trovare la soluzione, ed oggi quel problema non c'è più; apriremo a breve in una stanza del condominio, messa a disposizione gratuitamente per il comune, un presidio di polizia comunale, ci saranno dei mediatori culturali a disposizione degli amministratori comunali per facilitare il dialogo, e si faranno dei corsi di Italiano per le donne straniere, abbiamo regolamentato le installazioni selvagge delle antenne paraboliche (le famose padelle) favorendo quelle centralizzate e migliorando l'aspetto dei nostri stabili. Piccole cose, che si ottengono nel confronto civile ma nel rispetto ferreo delle regole da parte di tutti».

Il 2014 e gli anni successivi saranno decisivi per la viabilità a Montecchio, visto che è già in atto la costruzione della bretella dal casello all'inizio della nuova Pedemontana, in grado di alleggerire lo snodo di Alte. Quali saranno le strategie future, legate anche al lungo tratto della regionale verso Verona situata nel vostro territorio?

scalabrin (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)SCALABRIN: «Bene la bretella, con la quale toglieremo il traffico pesante dal centro di Alte. Malissimo la Pedemontana che porterà solo traffico ed inquinamento nella nostra valle e nessun beneficio. Le falde si sono alzate e la Pedemontana avrà vari seri problemi. Avrà, vorrei sperare di dire avrebbe, spero infatti che si ravvedano i progettisti. Che la facciano finire sulla Valdastico, come insisto da 10 anni. Che non facciano il traforo di Castelgomberto, che non invadano la nostra valle. A noi semmai serve solo che facciano il tratto di nuova 246 dalla Canova fino a Cornedo. E tutti così saremmo facilitati, le aziende aiutate, i cittadini salvi. Fermi con nuove strade. Vediamo come e dove va l’economia. Se sarà uno sviluppo, come speriamo, legato ad una ripresa, vediamo se serve altra strada per gomme o rotaie per treni. Quando guardiamo all’Austria per le cose positive (ordine, pulizia, ambiente, serenità, prosperità), per coerenza guardiamo anche alle loro scelte a favore delle rotaie e a discapito dei tir».

palma_ok (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PALMA: «Il nostro territorio è martoriato dalle vie di comunicazione. Il comune deve, a mio avviso, muoversi su tre direttive fondamentali. La prima riguarda la tutela dell’ambiente, e quindi non solo il minor utilizzo del terreno ma anche l’attuazione di sistemi meno impattanti (fluidificabilità del traffico, barriere ecc.). La seconda è rivolta a conseguire sinergie con i comuni confinanti per progetti condivisi in modo da far diventare Montecchio la porta dell’ovest vicentino. La terza direttiva è senza dubbio quella di favorire la riqualificazione del tratto stradale evitando l’inserimento di nuovi centri commerciali in contrapposizione ai piccoli negozi».

caretta (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)CARRETTA: «Serve cambiare logica e priorità in tema di viabilità. Durante la nostra amministrazione daremo la priorità ai residenti piuttosto che alle persone che attraversano il paese (l’esempio da seguire sono gli interventi fatti nel corso degli anni dal comune di Costabissara). Abbiamo in mente diverse variazioni alla viabilità (ad esempio corso Matteotti che è un problema grosso da gestire al più presto) ma tutte verranno concertate con i cittadini. Non deve succedere che le persone si alzano alla mattina e trovano la viabilità sotto casa cambiata (esempio via Buonconsiglio lo scorso mese). È nostra intenzione potenziare la mobilità dolce. Siamo l’unico comune che deve ancora concludere la sistemazione della pista ciclabile dell’argine del Guà. Credo sia indispensabile lavorare da subito sui collegamenti tra piste ciclabili, es. verso Arzignano, verso Montorso, verso Montebello. Con interventi puntuali si possono aumentare di molto le possibilità ai ciclisti e favorire collegamenti alternativi ai paesi contermini. Non solo, vorremmo collegare il paese anche alle zone industriali con piste ciclabili».

gervasio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)GERVASIO: «Premesso che come cittadino e come futuro sindaco sono contrario alla Pedemontana perché è un’opera costosa ed inutile che pagheremo tutti col pedaggio, quando il modo più semplice era di rinnovare la Gasparona (ss 246) e dove sarà possibile cercheremo di non farla realizzare. La bretella, la tangenziale Vicenza-Verona e il casello sono utili per evitare il transito di molti mezzi all’interno della città. Diminuendo smog e inquinamento acustico rendendo Montecchio Maggiore più vivibile».

perenzoli (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PERENZONI: «Siamo favorevoli alla realizzazione della bretella che aspettiamo da decenni mentre siamo contrari a questa Pedemontana che ci toglierà una strada gratuita. la strada provinciale "246", sostituita da un'autostrada a pagamento, con un impatto ambientale fortissimo che taglierà le nostre falde acquifere. Chi ci guadagna? Ci batteremo per ostacolare questo progetto che vedrà incrementare il traffico nel centro cittadino. La domanda che dobbiamo porci tutti è: continuiamo con il trasporto su gomma, più costoso e più inquinante, o è giunto il momento di trasferirlo su rotaia, come fa per esempio l’Austria?».

cecchetto (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)CECCHETTO: «Con la realizzazione della bretella il problema trentennale del traffico pesante è sensibilmente ridotto e uno dei luoghi più inquinati del Paese può voltare pagina. Ora non ci sono più scuse, Alte sta per cambiare davvero, abbiamo approvato il Pat e ci sarà un piano d'interventi specifico per Alte, e attraverso il Put cambierà anche radicalmente la circolazione interna ad Alte».



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