NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Montecchio Maggiore, che folla: 6 candidati sindaci e 16 liste!

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Montecchio Maggiore, che folla: 6 candidati sindac

Altra grande novità riguarda la costruzione del nuovo ospedale tra Montecchio e Arzignano, destinato anche qui a creare una nuova "era" a livello sanitario. Come dovrà porsi Montecchio Maggiore anche per quanto riguarda l'utilizzo dell'attuale nosocomio e gli accordi in questo ambito con gli altri comuni limitrofi della stessa Ulss?

scalabrin (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)SCALABRIN: «La linea è tracciata da otto anni. Nuovo ospedale, innovativo e meglio organizzato. A Montecchio. Serve una nuova viabilità di accesso e nuovi parcheggi che sono previsti a carico del comune di Montecchio. Però poi, anzi subito, una politica di medicina sul territorio all’altezza delle richieste e delle necessità. Coinvolgimento forte dei medi di famiglia, aiuti alle famiglie con degenti ed anziani a domicilio. Sostegno alle famiglie in difficoltà con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato».

palma_ok (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PALMA: «Vorrei puntualizzare che l’ospedale è di Montecchio e non Montecchio-Arzignano: il comune contermine ospiterà le strutture amministrative, i servizi territoriali e il dipartimento di prevenzione. La determinazione della Regione di costruire il nuovo ospedale da noi è indubbiamente un grande onore ed il riconoscimento della fondatezza delle obiezioni mosse, per tanti anni, alle schede ospedaliere regionali che, in passato, sacrificavano il ruolo di Montecchio. La costruzione dell’ospedale costituisce una magnifica opportunità per tutto il comune, ma occorre considerare tutte le attività, non di competenza diretta dell'area sanità, a supporto di tale opera. Mi riferisco a viabilità, parcheggi, sicurezza e smaltimento rifiuti. In questa ottica, nel primo periodo mi impegnerò – in collaborazione con le autorità regionali, provinciali e a tutti gli enti preposti a partecipare a questo progetto – a ridefinire le vie che regolano il traffico nei pressi dell'Ospedale e valutare ulteriori aree di sosta/parcheggio escludendo forme speculative di finanziamento. Saranno in questo modo superate le difficoltà in termini di congestione del traffico nel tragitto stradale in prossimità della rotatoria che conduce a Arzignano».

caretta (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)CARRETTA: «In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un conflitto tra Montecchio e Arzignano in tema di ospedale. Nessuno è contrario a priori alla costruzione di un nuovo ospedale. Però in periodi come questo è necessario una riflessione a 360° sulle risorse da investire. Deve essere chiaro, però: sono i servizi che contano e non le mura. Necessariamente, a nostro avviso, il nuovo ospedale dovrà rispondere efficientemente a tutte le emergenze del territorio (pronto soccorso) 24h su 24. Poi crediamo che il nuovo polo ospedaliero dovrà specializzarsi in un settore e diventare nel tempo una eccellenza».

gervasio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)GERVASIO: «Io con la mia lista, sarei prima propenso a fare un analisi dei servizi degli ospedali della Ulss 5 per capire se bastano solo dei muri nuovi per garantire l’efficienza del servizio. La lunghezza delle liste d’attesa è il problema che emerge dalla gente. Quindi penso che prima di commettere altri danni e speculazioni alla sanità locale, bisognerebbe valutare i costi, i tempi ma soprattutto la certezza che tale opera possa servire veramente ai cittadini dei comuni coinvolti in tale progetto. Io sarò il primo ad impegnarmi a realizzare tale opera, se ci fossero le condizioni che fugassero i miei dubbi sopra descritti».

perenzoli (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PERENZONI: «Ci stiamo informando su quello che è il progetto regionale del nuovo polo ospedaliero Arzignano-Montecchio. Nell'ultimo consiglio comunale si è parlato dell'ampliamento dell'ospedale nel nostro paese, che vede un primo finanziamento di 25 milioni da parte della Regione (e altri 25 dovrebbero arrivare, ma non sono ancora confermati), mentre apprendiamo che alcune spese come i parcheggi e le fognature saranno a carico del comune di Montecchio. La struttura sarà immensa, si parla addirittura di sei sale operatorie, ma per contenere le spese sappiamo che alcuni servizi come quello di sterilizzazione e la mensa non sono ancora finanziati. Controlleremo con particolare attenzione quelli che saranno gli appalti su questi servizi. Tutti vogliamo l'ospedale vicino casa, ma non vorremmo scoprire tra qualche anno, di aver un'importante struttura carente però di servizi».

cecchetto (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)CECCHETTO: «Il nuovo Ospedale unico che sorgerà a Montecchio Maggiore sarà il fulcro del sistema sanitario dell'Ulss n° 5, un ospedale moderno, efficiente e ben dotato di tecnologie e professionalità per rispondere alle necessità acute dei cittadini. Ma questa opera si svilupperà in sinergia con i comuni limitrofi perché una sanità moderna ha bisogno di un capillare rafforzamento della medicina territoriale per togliere dall’ospedale tutte le cure improprie e dare alla gente il servizio vicino a casa».

In tema di ambiente si parla di un progetto per la realizzazione di un gassificatore relativo all'impianto di smaltimento dei fanghi della concia. Qual è la sua posizione a tal proposito?

scalabrin (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)SCALABRIN: «Dico assolutamente no senza uno studio tecnico, scientifico e sanitario trasparente, completo e convincente. Bisogna avere il coraggio di affrontare non una ma tutte le questioni. Non si può individuare una tecnologia innovativa che parte da un impianto vecchio e dismesso. Da parte nostra non vogliamo prendere in giro nessuno: la concia è importante, dà molti posti di lavoro e sostiene anche molte altre economie della valle. Ma non possiamo barattare la salute per un posto di lavoro. Ci vuole lungimiranza, sangue freddo ma anche trasparenza ed onestà intellettuale (non solo quella ovviamente). Oggi mancano soluzioni vere, quindi al gassificatore diciamo no».

palma_ok (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PALMA: «Credo che non vi siano dubbi sul “no al gassificatore”. Per me questa è una riconferma di un no espresso personalmente e a nome di un gruppo politico, già nel mandato della giunta Scalabrin. La priorità di un sindaco è quella di tutelare la salute dei suoi cittadini: questa non è un diritto negoziabile. Evidentemente non sottovaluto il problema dei fanghi della concia, settore economicamente rilevante per tutto ovest vicentino. Non possiamo, però, accettare soluzioni del tipo prospettato in cui si proponeva di acquistare un impianto vecchio da posizionare nel centro di un’area densamente abitata. Ogni soluzione va condivisa con i cittadini su “piani d’area vasta” e comunque qualsiasi sistema di smaltimento va posto distante dal Comune di Montecchio: fosse anche l’impianto più sicuro al mondo non può essere costruito a confine col nostro Comune».

caretta (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)CARRETTA: «A questo punto del ragionamento siamo contrari: no. Nessuno è stato coinvolto nella discussione. Però siamo disponibili a ragionare e riaprire seriamente la questione. Sono consapevole che il comparto conciario non può essere chiuso ma è altrettanto chiaro che bruciare i fanghi non è una soluzione ambientale ed economica vantaggiosa. Dati alla mano, costa di più bruciarli che smaltirli in discarica. Finora nessuno ha smentito questa affermazione della “Associazione no alla centrale” fatta pubblicamente. Dal punto di vista ambientale, ad oggi, non esiste nessuna tecnologia in grado di smaltire il cromo presente nei fanghi e l’unica sperimentazione condotta in Norvegia ha dato esiti negativi. Noi proponiamo la costituzione di un organo sopra le parti, composto da esperti nominati dai comuni, che osservi e monitori la questione fanghi».

gervasio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)GERVASIO: «Come candidato sindaco sono contrario al gassificatore perché non c’è stata un’accurata analisi circa i possibili effetti sull’aria che respireremo una volta che il gassificatore sia attivo, quindi la mia prima preoccupazione è non andare ad inquinare di più l’aria che respiriamo visto che quest’opera verrà costruita in una zona altamente popolata. Sinceramente non me la sento come primo cittadino di prendermi la responsabilità di rischiare l’aumento di tumori e malattie polmonari».

perenzoli (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PERENZONI: «In alternativa all'inceneritore che non vogliamo, proponiamo un centro di riciclo su modello di Vedelago per quanto riguarda il rifiuto secco. Ricordiamo che esistono 220 milioni di fondi europei destinati all'Italia e non ancora utilizzati per il riciclo. Per quanto riguarda i fanghi della conceria ci stiamo muovendo assieme al 5 stelle di Arzignano per proporre un'alternativa. Il settore conciario ha subito dal 2007 ad oggi un calo del 20%, per cui non crediamo nell'urgenza della realizzazione di un inceneritore. La salute dei cittadini è sempre e comunque più importante. Sappiamo che l'idea del gassificatore proveniente dalla Norvegia è stata scartata, ma non vorremmo fosse solamente per il periodo elettorale. Ci batteremo assieme al gruppo di Arzignano contro questo progetto e coinvolgeremo esperti nel settore e università per trovare un'alternativa».

cecchetto (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)CECCHETTO: «Chiaro che per i fanghi da concia va trovata una soluzione, ma la chiarezza e l'opportunità dei progetti non deve mai essere subordinata alla fretta per trovare una soluzione ai problemi. Con questa logica si rischiava di fare, progettare, iniziative come il Gassificatore che non avevano riscontri a livello non solo nazionale, ma internazionale. La sfida continua, dice il nostro slogan, e in questo senso la sfida sarà rendere compatibili le esigenze del tessuto produttivo, la salvaguardia e lo sviluppo dei posti di lavoro, con la tutela della salute dei cittadini che per noi resta una priorità».



nr. 18 anno XIX del 10 maggio 2014

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