NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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L'Università alla ricerca dei migliori servizi

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L'Università alla ricerca dei migliori servizi

Non dimentichiamo che chi ha fatto sport inevitabilmente ha incrociato i CUS che sono ancora brodo di coltura dello sport anche importante-

DOMENICO FRANCULLO- Debbo dire che in Regione abbiamo due assessori come Ciambetti e Donazzan che ai giovani sono molto attenti. le cose non sono sempre così facili anche quando sembrano chiarissi,i. C'è un impegno notevole, ci stiamo ragionando tutti: non è che si svincolino i soldi in pochi passi perché ci si scontra con una realtà multipla. Questo consiglio di amministrazione dell'ESU sta facendo molto anche per propensione professionale dei consiglieri: dove non possiamo operare subito col denaro possiamo operare con mediazioni di altro genere. Abbiamo convenzioni per il teatro al servizio degli studenti, con prezzi simbolici, due o tre euro, con una tessera personale di identità da cui si scarica il costo delle entrate. Facciamo da ingranaggio del motore della cultura ed è quanto stiamo cercando di realizzare ora anche con Vicenza. L'importante è avere la presenza sul territorio cosa che per Vicenza ancora non c'è ancora del tutto, occorre un ufficio per il carattere misto dell'appartenenza di Vicenza a metà tra Verona e Padova, e come abbiamo detto Padova è commissariata, per cui occorre tempo. Il ragionamento con la Regione e i due assessori sono utili proprio per questo.

CARLO_TERRIN (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)CARLO TERRIN- Siamo ovviamente immersi anche in queste realtà pur non essendone responsabili direttamente. La scelta di ubicare dentro la città le nostre sedi è stata la prima manifestazione di voler cercare servizi fondamentali. Tutti gli altri servizi sono variabili determinanti della realtà più ampia per le scelte dello studente che di fronte al ventaglio dell'offerta è in grado di decidere ad esempio se è conveniente iscriversi a Vicenza oppure andare altrove. Chiaro che mettere di fronte faccia faccia studenti insegnanti servizi biblioteche, eccetera, è importantissimo.

Per quanto riguarda la questione alloggio non esiste una possibilità alternativa a quella di San Silvestro che richieda quindi meno tempo?

FRANCESCO RUCCO- I problemi di San Silvestro sono nati dal terremoto in Emilia. Bisogna fare un'operazione congiunta tra Padova che è commissariata e quindi bloccata, e Verona, che invece può fare il proprio lavoro anche se c'è il patto di stabilità che finché non si allenta crea problemi a tutti. Bisogna sviluppare in ESU Verona l'idea di intervenire su questo tema come abbiamo fatto a Verona, ma bisogna ragionarci con la Regione. Strutture alternative ci sono, come la caserma Borghesi dove c'è un progetto per la mensa e per alcuni laboratori, e si tratta comunque di una struttura da recuperare. L'utilizzo delle risorse è fondamentale e il blocco è noto a tutti, problema non di Vicenza ma italiano ed europeo. La burocrazia insomma sta limitando tutto, tutti aspettano la soluzione definitiva, bisogna vedere cosa riuscirà a fare il governo di Renzi appunto da questo punto di vista.

DOMENICO FRANCULLO- Mentre ci provano, noi a Verona con entrate proprie copriamo tutti i servizi essenziali tanto che la Regione un mese fa ha approvato all'unanimità il nostro bilancio, Questi enti non sono più assistenziali, sono diventati di fatto un'altra cosa con un'altra prospettiva operativa che si dimostra valida giorno per giorno. I servizi e le potenzialità ci sono e le rendiamo note anche con manifestazioni di cultura e musica ad esempio; gli imprenditori che credono nei giovani investono anche nelle nostre attività ricreative. Bisogna provarci.

PAOLO_VIVIAN (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)PAOLO VIVIAN- Non posso che essere d'accordo. Lei mi chiedeva lo stato di ricerca e innovazione nel nostro territorio. Tutte le aziende nessuna esclusa innovano, chi non lo fa chiude. Il territorio vicentino è esemplare; io sto seguendo un impianto sperimentale di valorizzazione di energia nei rifiuti e mio accorgo che tutti vogliamo restare a lavorare qui. Nel raggio di trenta chilometri da dove si lavora è possibile trovare qualsiasi servizio complementare utile ad assecondare la nostra produzione. Questa è l'eredità che ci arriva dal passato come un patrimonio tutto da usufruire. Entro il 2020 l'Italia dovrà investire il 3% del PIL in ricerca, ma io dico che qui da noi siamo già molto oltre quel limite. Ancora oggi dopo due anni di delega affidatami da Zigliotto vedo che scopro sempre qualcosa di nuovo e il mio contatto con Carlo Terrin è diventato continuo. Ad uso e consumo degli imprenditori e con una parola chiave di un prodotto o di un servizio avremo a disposizione in settembre tutte le tesi di laurea collegate all'argomento. Servirà anche ai professori universitari e agli studenti. Un piccolo strumento che servirà a colmare quel gap di comunicazione e informazione che ancora rappresenta un problema per noi che siamo ad altissimi livelli, invidiati e riconosciuti dagli americani ma pochissimo comunicatori e debbo dire spesso anche cattivi comunicatori. Dobbiamo diventare più bravi nell'andarci a proporre in giro per il mondo. Restano i nostri problemi strutturali e sono quelli da superare e vincere. All'estero siamo andati e andiamo ma vediamo che qui abbiamo i sistemi migliori, a parte quel che ho già detto. Tra l'altro anche per questioni culturali abbiamo la migliore fascia di gente che lavora a tutti i livelli di impegno rispetto a qualsiasi altro paese anche europeo.

Come dire che stiamo viaggiando ancora col freno a mano tirato mentre gli altri, gli americani, messa giù la premessa di un'idea possono partire e realizzare senza burocrazia a frenare tutto quel che si fa.

CARLO TERRIN- Queste scelte davvero sono importanti. Quel che dice Vivian è verissimo; noi stiamo per partire con l'ampliamento delle potenzialità anche numeriche dell'università di Vicenza. Il collegamento con il territorio c'è ed è una determinante del successo; si apre così il vero collegamento tra università e territorio, collegamento inteso come rapporto con questa città che ancora oggi è ancora non vicinissima. Le condizione però ci sono anche perché qui abbiamo pochi studenti che sono tra l'altro molto bravi e impegnati nel loro futuro. Occorre un collegamento più stretto, occorre che i servizi siano tanto buoni da invogliare i ragazzi a venire qui o a non allontanarsi da qui. Il concetto della mosca bianca è, credo, perfetto. Lavorando ancora e sempre sulla qualità possiamo integrarci bene con la nostra città e combinare qualcosa di apprezzabile anche per il futuro a vantaggio di tutti.

 

nr. 23 anno XIX del 14 giugno 2014 

 

 

 

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