NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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L'Università alla ricerca dei migliori servizi

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L'Università alla ricerca dei migliori servizi

Come si sviluppa questo incontro che mette assieme offerta di servizio e domanda che emerge dagli studenti?

DOMENICO_FRANCULLO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)DOMENICO FRANCULLO- Siamo un'azienda strumentale della Regione e la sede di Verona ha competenza per Vicenza così come la sede di Padova. Supporto al diritto allo studio vuol dire far svolgere il percorso universitario accedendo ai servizi come la mensa l'alloggio o altri servizi come il culturale, quello psicologico, tutto ciò che si può creare sul territorio. Noi supportiamo queste iniziative secondo la legge di riforma del diritto allo studio che dopo molto tempo non ha ancora il decreto attuativo ma noi anticipiamo praticamente quello che potrà contenere per cui ci lavoriamo comunque. Nel 2013 abbiamo gestito con risorse proprie quelle passateci dalla Regione per i servizi essenziali e il funzionamento dell'ente; abbiamo creato servizi per cui chi ha di più può supportare chi ha di meno il tutto mettendo in primo piano il merito dello studente. A Verona abbiamo invertito la prima tendenza che era quello di chiedere da parte dello studente; per questo siamo andati e andiamo nelle scuole superiori a spiegare chi siamo e cosa facciamo. Nell'ambito di un percorso di legalità ci preoccupiamo di dare paletti precisi: chi chiede servizi deve avere contratti registrati per almeno dieci mesi, altrimenti l'intervento non può essere fatto. A Verona trasferiamo tutte le domande alla Guardia di Finanza per la verifica della legittimità e vedo che il ritorno di questa azione è vantaggioso.

CARLO TERRIN- Importantissima la funzione dell'ESU per noi che abbiamo didattica legata al territorio, ricerca sempre a sua volta connessa al territorio con cui si lega saldamente al mondo produttivo e ai servizi che in parte vengono garantiti dall'ESU specie per mensa e alloggio. Gli altri servizi anche se meno fondamentali sono pur sempre importanti. Per ora abbiamo quattromila studenti iscritti per cui non tutti gli uffici sono qui, ma quando occorre ci rivolgiamo a Verona e Padova ottenendone attenzione immediata e soddisfacente. L'alloggio è in un momento delicato perché San Silvestro anche restaurato è stato chiuso per problemi di staticità dopo l'ultimo terremoto. Sono una sessantina di posti letto non più disponibili per cui ci si deve rivolgere al mercato su cui naturalmente noi non possiamo incidere. È un tema che si allunga al futuro ma sul quale comunque contiamo.

PAOLO VIVIAN- L'università di Vicenza è una mosca bianca effettivamente. La sua vera caratteristica è che è un prodotto delle esigenze degli imprenditori e del territorio. Ci sono corsi che non sono replicabili altrove il che per noi è un valore assoluto. Ai nostri colleghi anche del futuro predichiamo sempre che è importante l'approccio autoimprenditoriale che se abbinato alla valorizzazione qualitativa dell'insegnamento e dei programmi siamo ad una combinazione eccezionalmente buona. A Vicenza l'università non è molto considerata mentre proprio qui è stato creato un lavoro di squadra eccezionale e di cui essere orgogliosi. Gli imprenditori pensando a quello che offre il territorio anche come servizi di ricerca decide di starsene qui di rimanerci legato e se va all'estero è momentaneo e soprattutto ha un perché diverso determinato quasi sempre dalle difficoltà provocate dalla burocrazia.

FRANCESCO RUCCO- Sono in consiglio di amministrazione in quota vicentina e ne seguo tutti i rapporti, Fin dall'inizio ci siamo proposti di dare risposte precise su Vicenza e da questo punto di vista nell'ESU abbiamo trovato forte accoglienza alle nostre proposte, non c'è stata mai lotta tra campanili, ed invece c'è stato gioco di squadra che continua con la volontà precisa e dichiarata di investire su Vicenza. Sulla mensa abbiamo subito avuto voto positivo dal cda e naturalmente dopo questa approvazione occorrono le risorse che arriveranno dalla Regione. Il momento non è favorevole per cui è momentaneamente accantonata l'idea di una nuova mensa anche se abbiamo trovato altre realtà in un locale privato vicino a viale Margherita e a San Bortolo dove la mensa del San Bortolo apre agli studenti di infermieristica. Gli alloggi sono un problema nel senso che San Silvestro è in condizioni difficili; faremo bandi per convenzionare i privati di Vicenza perché i canoni possano essere agevolati perché sappiamo benissimo che il costo dell'alloggio è un peso notevole per le famiglie. È un discorso in divenire però non lontano, in qualche mese possiamo far partire le convenzioni. Ci sono migliaia di appartamenti sfitti a Vicenza e somo potenzialmente convertibili a favore di famiglie disagiate e di studenti che tra l'altro fanno contratti di anno in anno per cui risultano anche facili da conciliare.

Abbiamo capito che questo lavoro di collaborazione tra ESU Fondazione universitaria ed elementi di appoggio tutti coinvolti assieme finisce col saltare le questioni di campanile, il che non è poco...

DOMENICO FRANCULLO- Secondo me dipende dal fatto che il nostro campanile è il Veneto ed è su questo quadro di riferimento che ci muoviamo tutti cercando il più possibile di allargare il respiro di ogni ragionamento. Verona Vicenza Padova ma anche Venezia collaborano anche a livello degli organismi ESU che sono di carattere regionale e nazionale. Le risorse per la mensa le abbiamo e ci stiamo lavorando con la Regione perché siamo soggetti al patto di stabilità che viene scaricato anche sulle aziende regionali come da ordini del governo. Abbiamo 14milioni di euro da parte e anche se stiamo ultimando la ristrutturazione di Corte Maddalene a Verona non possiamo toccare questo denaro. Ora lavoriamo con tutti a cominciare dalla Regione e dal Comune di Vicenza per identificare la zona più corretta dove poter investire e come.

FRANCESCO_RUCCO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)FRANCESCO RUCCO- Tocchiamo un tasto dolente, sul diritto allo studio e sulle politiche giovanili questa amministrazione ha fatto poco o niente salvo distruggere l'Informagiovani che era punto di coordinamento per servizi possibili. I tagli sono stati importanti tanto che non abbiamo più Informagiovani anche se le idee ci sono ma bisognerebbe ascoltarle almeno ogni tanto specie quando come le nostre sono proposte intelligenti e non polemiche. Sulle strutture ragioneremo presto e sulle proposte concrete valuteremo la questione San Silvestro e se è possibile uscire da questa fase di immobilismo totale che ci schiaccia. Io comincerei a realizzare il CUS Vicenza, lo sport per gli universitari, c'è pronto il parco Dal Molin che ha le strutture e può ricevere i fondi nazionali del CONI per essere realizzato. Lo abbiamo proposto due anni fa e siamo stati criticati molto ma l'amministrazione dimostra ancora molta miopia e spero che ora con tutti i giovani entrati in consiglio comunale si arrivi ad una risposta al di fuori delle parti per arrivare finalmente ad attività nuove che addirittura potrebbero rifinanziarsi appunto con la frequenza da parte dei giovani.

PAOLO VIVIAN- Il CUS è uno di quei momenti che restano nella vita dello studente che poi diventa adulto. Stiamo formando delle persone anche se bravissime e laureati a pieni voti; questa idea farebbe benissimo a tutti crea relazioni che restano per tutta la vita e creano anche servizi di indotto che fanno altrettanto bene. Ci si perde davanti a definizioni e si cancellano così vere e proprie opportunità. Ho un presidente, Giuseppe Zigliotto, che fa il supertifo per lo sport, quindi figuriamoci: basta affacciarsi alla realtà dello sport per vedere che ci sono decine di associazioni non valorizzate che aspettando solo di esserlo. La differenza alla fine la si produce anche nella qualità della vita e lo si fa con queste decisioni, facendo squadra in ogni fase della vita, sport compreso. Spesso ci fermiamo ai tavoli... tristi della politica dove si scambiano le priorità con quello che priorità non è.



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