NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Defibrillatori, investimento per la vita

Il decreto "Balducci" obbligherà tutti gli impianti sportivi a dotarsi entro il 2015 di queste apparecchiature. La nostra provincia fa da apripista, non solo nello sport: già attivi i progetti della Croce Verde Vicenza e del comune di Montecchio Maggiore

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Defibrillatori, investimento per la vita

(C.R.) A dirlo sono le statistiche: la morte cardiaca improvvisa è un evento che colpisce chiunque e ovunque, ad ogni età. In Italia una persona ogni 8 minuti ne è vittima e attualmente solo un piccola parte sopravvive. Ogni anno sono circa 73 mila le vittime e di queste, secondo le statistiche, almeno il 30-40% potrebbe esser salvato intervenendo rapidamente entro 5-6 minuti. Fino all'inizio degli Anni Duemila il trattamento della morte improvvisa da arresto cardiaco era considerata di unica competenza del personale sanitario. La situazione è poi mutata grazie alla legge n°120 del 3 aprile 2001 che prevedeva che il primo soccorso, in caso di necessità di rianimazione cardiorespiratoria, anche con eventuale uso di defibrillatori semiautomatici, poteva essere effettuato da personale non medico né infermieristico purché formato in tal senso. Quasi due anni fa la legislazione si è mossa: il Ministro della Sanità Balduzzi ha emesso un decreto legge, il cosiddetto “pacchetto salute”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 13 settembre 2012. Nel comma 11 dell'articolo 7 si può leggere: "Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale, il Ministro della salute, con proprio decreto emanato di concerto con il Ministro per il Turismo e lo Sport, dispone garanzie sanitarie mediante linee guida per la dotazione e l’impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche, di defibrillatori automatici e di eventuali altri dispositivi salvavita”. Il portale www.ladomenicadivicenza.it" ha voluto approfondire la questione. Ecco cosa è emerso.

 

“Con il cuore per il cuore” 11 defibrillatori sparsi nel capoluogo berico: un progetto innovativo della Croce Verde Vicenza

Defibrillatori, investimento per la vita (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Si chiama “Con il cuore per il cuore” ed è un progetto nato per promuovere l'installazione di defibrillatori a Vicenza per interventi immediati in caso di arresto cardiaco. Si tratta di un'iniziativa curata dalla Croce Verde Vicenza con il supporto del Comune e il coinvolgimento di altri partner e sponsor (tra cui banche, aziende, enti e associazioni di categoria) che porterà all'installazione di undici defibrillatori, contenuti in una colonna, a tenuta stagna, dotati di un allarme acustico in caso di apertura e un sistema di controllo della temperatura che permette il mantenimento di almeno 5° C anche in inverno per evitare il danneggiamento delle piastre. Gli strumenti sono facilmente riconoscibili grazie ad una info-grafica semplice e intuitiva che riporta in italiano e inglese la catena del soccorso, i riferimenti normativi e i partner che hanno sostenuto il progetto. Otto di questi sono già stati posizionati in piazza Matteotti, piazza Castello, piazza dei Signori, nell'area del palazzetto dello Sport (utilizzabile anche nel vicini campo di atletica di via Rosmini), alla Farmacia di Campedello, nella scuola secondaria di primo grado Bortolan di via Piovene, nella sede di Croce Verde Vicenza e al centro commerciale “Le Piramidi”. Nelle prossime settimane saranno installate due ulteriori “stazioni” in piazza San Lorenzo (grazie alla collaborazione della Farmacia dell’Ospedale”) e in stazione ferroviaria. La stessa associazione, raccogliendo il suggerimento di alcuni consiglieri comunali, ha deciso di donare al Comune un defibrillatore da posizionare all’interno della sala Bernarda, a tutela degli amministratori e dei cittadini che frequentano le sedute dei consigli comunali. I defibrillatori, installati in luoghi pubblici, accessibili 24 ore su 24, sono tutti dotati di un moderno sistema di telecontrollo che mantiene monitorata l’operatività dello strumento e grazie ad un preciso sensore di movimento, qualora il defibrillatore venga prelevato, attiva una chiamata con la centrale operativa provinciale 118 di Vicenza e segnala il luogo e l’utilizzo.

«Il progetto “Con il cuore per il cuore” – spiega Sebastian Nicolai, presidente dell’associazione Croce Verde Vicenza - ci ha dato grandi soddisfazioni perchè è stato accolto con grande interesse da tutta la comunità. Grazie all'impegno e alla collaborazione dei soggetti coinvolti installeremo complessivamente 11 defibrillatori, e non 6 come previsto inizialmente. Un ottimo risultato supportato anche dei corsi di formazione che hanno coinvolto 54 cittadini che ora sono adeguatamente formati per l'utilizzo delle apparecchiature che con generosità nei confronti di tutta la comunità hanno deciso di assumersi le potenziali responsabilità che l’abilitazione all’utilizzo di un defibrillatore semiautomatico comporta».

 

Mario Cionfoli, presidente provinciale della Federazione medico sportiva: «Intervenendo sulla persona entro 5-6 minuti si può salvare una vita»

Fondamentale in questo senso il contributo di un professionista del settore sanitario, il dottor Mario Cionfoli, presidente della Federazione medico-sportiva della provincia di Vicenza, che evidenzia gli aspetti del decreto "Balduzzi", che ha definito anche l'utilizzo dei cosiddetti strumenti salva-vita. «I defibrillatori saranno obbligatori – spiega il dottor Cionfoli – entro il 2015 tutti gli impianti sportivi, come campi di gara, palestre, piscine e saranno le società sportive a doversi dotare di queste apparecchiature. Giustamente è stato garantito un certo tempo perché l'acquisto dei defibrillatori non poteva avvenire nell'arco di pochi mesi. A regime l'obbligatorietà riguarderà tutte le strutture coperte, mentre per quanto riguarda, ad esempio, gare ciclistiche, marce e altri eventi sportivi, è comunque garantita la presenza dell'ambulanza. Al di là degli impianti sportivi, è chiaro che la presenza e l'eventuale utilizzo di un defibrillatore potrà diventare di aiuto a tutti, visto che sarà esteso a centri commerciali, luoghi con alta presenza di pubblico, sale cinematografiche e altro ancora».

Al dottor Cionfoli, che in passato ha lavorato anche per il Vicenza Calcio, abbiamo chiesto di spiegarci, in parole semplici, la funzione di un defibrillatore. «Nel suo insieme è abbastanza complesso spiegarla in breve, ma vediamo di semplificarla. La premessa è colui che è in grado di poter intervenire con l'apparecchiatura, definito in termine tecnico "laico" se per l'appunto si tratta di personale non sanitario ma che comunque ha seguito i corsi e quindi è in possesso di un diploma certificato, utilizzerà in ogni caso di un defibrillatore che è sempre semi-automatico. Tra le caratteristiche fondamentali dello strumento un segnale vocale che insegna come procedere e quindi è a tutti gli effetti una guida. La prima domanda che viene rivolta è "quando deve essere usato un defibrillatore?" e la risposta più semplice è “quando esiste uno stato di incoscienza, che può essere provocata da una fibrillazione ventricolare o da una tachicardia ventricolare”. Lo scopo dell'apparecchiatura è per l'appunto quello di normalizzare il ritmo cardiaco, intervenendo sulla persona entro 5-6 minuti si può salvare una vita. Quando il cuore rimane fermo è lo stesso defibrillatore a non procedere, quindi è necessario passare alla rianimazione, attraverso il massaggio cardiaco o quello bocca a bocca».

«Ogni società o strutture in genere - tiene a precisare il presidente vicentino della Federazione medico-sportiva – avrà l'obbligo di procedere con la partecipazione dei propri dipendenti o addetti, ai corsi per l'ottenimento del diploma, questo per fare in modo che il defibrillatore possa essere usato in caso di bisogno. Lo stesso strumento, oltre a trovarsi in un luogo ben definito, dovrà inoltre essere manutentato, a partire dalla batteria che dovrà essere sempre attiva e carica».



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