NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Quale musica si suona a Vicenza?

Il maggior complesso della città, l'Orchestra del Teatro Olimpico, riparte con un nuovo assetto organizzativo e manageriale dopo un periodo di lunga e preoccupante flessione che ha portato quasi alla chiusura per un bilancio in forte deficit

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Quale musica si suona a Vicenza?

(g. ar.)- A volte la sintesi di un titolo si rivela perfino eccessiva rispetto alla sostanza dell'argomento che si va poi a trattare, ma in questo caso la domanda espressa nel titolo non è affatto retorica e anzi esprime fino in fondo quella che era ed è oggi la realtà. Infatti è accaduto che nel tempo l'orchestra del Teatro Olimpico, la OTO, ha vissuto un momento molto prolungato e difficile sia per conti scoperti e difficili da ripianare, cioè un eccesso della spesa rispetto alle entrate, sia per la necessità di trovare una nuova e più efficace formula manageriale che la sappia davvero rilanciare dopo averla tirata fuori dalla fase di crisi. Il nuovo assetto anche organizzativo del complesso musicale sicuramente di maggior prestigio della città promette ora novità interessanti che si possono sintetizzare appunto nella formazione che viene a sostituire quella precedente con l'inserimento di Mario Bagnara come nuovo presidente, di Piergiorgio Meneghini che viene a ricoprire la carica di manager organizzativo dell'orchestra OTO e con il ruolo giocato sullo sfondo ma sempre decisamente determinante del Comune di Vicenza.

Forse la prima mossa del cambiamento prende l'avvio proprio dall'amministrazione comunale. Di fronte allo squilibrio crescente tra spese per il mantenimento dell'orchestra e incassi registrati all'attivo, tutto a carico delle spese, il Comune ha deciso di dire no e il vicesindaco Bulgarini d'Elci che si occupa anche del settore della Crescita, strettamente relazionato a quello delle attività culturali ha posto un aut aut che è diventato di riferimento non ignorabile.

Quale musica si suona a Vicenza? (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Per questo la precedente formazione è stata azzerata e sostituita da quella nuova che parte naturalmente da due punti irrinunciabili: in primo luogo mettere a posto i conti e assorbire il deficit che sta alla base della crisi di cui abbiamo parlato; in secondo luogo curare l'obiettivo del lavoro dell'orchestra, della sua qualità, affidandosi ad una politica di scelte manageriali di nuova strategia e attraverso questa ad altre scelte, tutte strettamente in relazione, che prevedono attraverso importanti relazioni internazionali l'intervento successivo alla direzione di alcuni musicisti di prestigio. Tutto questo dovrebbe restituire attenzione all'orchestra OTO e di conseguenza produrre un risultato positivo prima sui conti e poi naturalmente sulla qualità del lavoro e delle esecuzioni.

Naturalmente la prova finale del nuovo cammino intrapreso arriverà nel momento in cui l'attenzione al bilancio e quella dedicata alla qualità della produzione artistica potranno diventare visibili e controllabili. Per ora siamo come ovvio ad una fase di ripreparazione del progetto che prevede appunto prima di tutto il recupero del deficit maturato. Si tratta di una somma di misura discreta -attorno ai 100mila euro- maturata nonostante il contributo che l'orchestra riceve dalla Regione e che quindi non ha impedito alcuni passi falsi.

Importante è ill ruolo giocato dal Comune nel momento in cui di fronte ai conti che non tornavano più nella sua qualità di sostenitore principe delle attività orchestrali della OTO ha deciso di non continuare la sponsorizzazione, non perlomeno in queste condizioni. Ed è stato proprio questo passo dell'amministrazione a determinare poi tutto il resto, a cominciare dalla formazione del nuovo direttivo che ha ora come presidente un amministratore di grande esperienza come Mario Bagnara, già assessore alla cultura di Palazzo Trissino ed in seguito alla presidenza di un ente di prestigio come la biblioteca La Vigna. Ora a Piergiorgio Meneghini è stato affidato il ruolo del manager tenendo presente anche la sua lunga attività in associazioni musicali, oltre che delle salde relazioni con il mondo musicale internazionale. Si riparte insomma da questi punti fermi nella speranza che la OTO riviva e riviva al meglio delle possibilità.

Abbiamo dedicato la puntata di IN PIAZZA all'orchestra di Vicenza con la partecipazione di MARIO BAGNARA presidente dell'Orchestra del Teatro Olimpico, RICCARDO BRAZZALE presidente della rassegna Vicenza Jazz ed ENRICO PISA direttore del Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza.



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