NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Unità si, ma sui programmi

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Unità si, ma sui programmi

Ho trovato molto interessanti i servizi che un quotidiano vicentino ha fatto interpellando gli esponenti maggiori di alcune categorie imprenditoriali ed economiche. Praticamente tutti, pur con argomentazioni diverse, hanno sottolineato la necessità che la nuova formula della amministrazione provinciale nasca all’insegna della unità. Sul piano del principio il titolo utilizzato nel primo servizio è da sottoscrivere “Provincia, solo l’unione fa la forza”. Certamente una verità ma con qualche precisazione. Il presidente della Confindustria dott. Zigliotto raccomanda “No alle beghe tra partiti né tra grandi e piccoli comuni” Giusto ma poi aggiunge che il presidente della provincia dovrebbe essere un sindaco di un grande comune perché possiede esperienza e competenza. Potrebbe essere vero in alcuni casi ma in altri non è Unità si, ma sui programmi (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)proprio così. Conosco sindaci di piccoli comuni che hanno una grande esperienza e competenza dimostrata proprio in campo amministrativo, anche a livelli più elevati. Ma tornando alla unità questa è sicuramente una cosa importante ma se si basa su di una condivisione di un programma e se alla realizzazione di questo programma vi è una persona che abbia dimostrato che non esiste il mare tra le promesse- cioè il dire- e il fare. Abbiamo esempi di sindaci che hanno riempito decine e decine di cartelle di promesse e di queste quasi nessuna è stata mantenuta. Un programma condivisibile nasce da un confronto non dai diktat, tipo farò questo e farò quest’altro e chi è unitario deve accettare le condizioni dettate dal presunto leader altrimenti è un nemico del bene della provincia. Un programma unitario oltre che di condivisione delle cose da fare è anche un programma che si basa su principi non ideologici ma etici certamente si. Oggi assistiamo quasi quotidianamente ad una abbassamento dei livelli dei valori e dei principi fondamentali di una sana società. Un presidente, di un ente che si presenta come nuovo, o almeno rinnovato, nel vestito istituzionale, deve anche essere nuovo nel suo spirito e non è una questione di età ma, appunto, di valori e di principi non tanto dichiarati quanto vissuti. Pur condividendo molte delle considerazioni fatte dal presidente dalla Camera di commercio, ing. Paolo Mariani, non sono del suo parere quando dice che in questa circostanza “Qui la politica non c’entra più”.  Casomai direi, ed è una speranza, che la cattiva politica non deve entrarci più, sempre che nella gestione passata della provincia sia sostenibile che vi sia stata cattiva politica, quando per giudizio pressoché unanime la provincia di Vicenza è stata riconosciuta essere una provincia virtuosa. Ma mi chiedo se la politica non c’entra più, come intende l’ing. Mariani definire la buona amministrazione pubblica se non servizio della polis? Quale altro aggettivo andrebbe a sostituire quello che la storia dell’umanità ha consegnato a tutte le generazioni che si sono susseguite?

 

Roberto Cattaneo

Capogruppo FI del Consiglio Comunale di Vicenza




nr. 31 anno XIX del 13 settembre 2014 

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