Anche imprenditori e Comune uniti per fare squadra. Matteo Marzotto: «Sarebbe la realizzazione di un sogno». Il sindaco Variati: «Bisogna osare»
In un task-force pronta ad unirsi nel caso del "via libera" del progetto Vicenza 2020 un ruolo importante, sotto il profilo economico e anche per la copertura delle spese attraverso gli sponsor, lo avrà sicuramente il mondo imprenditoriale vicentino. Ne è consapevole anche Matteo Marzotto, presidente dell'Ente Fiera di Vicenza, rampollo di una delle più celebri dinastie imprenditoriali italiane, già impegnato nel corso degli anni all'interno della carovana del Giro d'Italia. Marzotto, grande appassionato di bicicletta, Matteo Marzotto è stato nominato presidente della tappa che arriverà a Vicenza in occasione della "corsa rosa". «Il possibile avvento del mondiale qui a Vicenza - la posizione di Marzotto - sarebbe la realizzazione di un sogno. Questa è una città spettacolare, che oltre ad offrire una cornice d'eccezione come poche altre al mondo per un evento di questa portata, è anche e soprattutto un luogo importante per cuore e tradizione sportiva».
«La nostra Italia ha bisogno di grandi eventi per il suo rilancio - aggiunge l’imprenditore vicentino - e lo stesso discorso può essere fatto per Vicenza. La nostra città merita questo tipo di visibilità che potrebbe farla diventare una volta di più uno dei fiori all'occhiello nel panorama internazionale proprio per l'organizzazione di una kermesse grandissima come un mondiale di ciclismo su strada».
L'appoggio sarà garantito anche dall'amministrazione berica. «Grazie a quello che chiamo il “sistema Vicenza” che coinvolge realtà del pubblico e del privato – le parole del primo cittadino berico – la nostra città da un po’ di anni ha iniziato ad osare, ospitando anche grandi manifestazioni, come l’arrivo del Giro d’Italia che l’anno scorso registrò un grandissimo successo. Sono convinto che Vicenza sia in grado di ospitare un grande evento come i mondiali di ciclismo, che possa vincere questa scommessa dal punto di vista organizzativo e dell’accoglienza».
«La nostra - conclude Variati - è una terra di grande passione per il ciclismo: lo abbiamo visto con le migliaia di persone in strada per l’arrivo del Giro d’Italia l’anno scorso, per i tanti campioni cresciuti nella nostra provincia, per la presenza di importanti aziende del settore che hanno portato i loro prodotti in tutto il mondo. Vicenza è terra di ciclismo e ci impegneremo da subito insieme al Comitato promotore per portare qui i Mondiali nel 2020».
Marino Finozzi, assessore regionale al turismo: «Puntiamo sul grande ciclismo, garantisce una vetrina mediatica straordinaria a livello mondiale»
Come detto la Regione ha garantito il suo appoggio diretto alla candidatura dei mondiali di ciclismo su strada in programma tra sei anni, denominati per l'appunto Vicenza/Veneto 2020. In attesa dell'auspicata assegnazione, si lavora anche per un futuro molto vicino: nel 2015 saranno ben quattro le tappe del Giro d'Italia con arrivo e partenza dal Veneto - ne abbiamo parlato nell'ultima inchiesta sul portale www.ladomenicadivicenza.it visto che è previsto un arrivo a Vicenza e due partenze da Montecchio Maggiore e da Marostica - che seguono quelle delle ultime edizioni, caratterizzate da un arrivo a Vicenza nel 2013, dalla cronometro arrivata a Cima Grappa lo scorso maggio e ad alcune frazioni che hanno riguardato anche la montagna bellunese.
«Con gli organizzatori del Giro d'Italia - precisa Marino Finozzi, assessore regionale al turismo - abbiamo un ottimo rapporto, perché siamo dell'avviso che questa manifestazione, seguita attraverso la televisione in tutto il mondo, rappresenti una vetrina mediatica straordinaria a livello internazionale. Ma c'è un altro aspetto determinante: con Rcs, cioè gli organizzatori, abbiamo deciso di onorare la storia, quindi dal 2014 al 2018 dare un messaggio ben preciso per onorare il centenario della Grande Guerra: da qui la decisione nei mesi scorsi di arrivare sul Grappa, la decisione di partire da Marostica il 24 maggio 2015 e altri arrivi di tappa che riguarderanno le prossime edizioni».
Un altro "matrimonio" potrebbe riguardare uno storico start del Tour de France dalla nostra regione: nei mesi scorsi è stato firmato tra Regione e VeneTour un accordo per sostenere la candidatura ad ospitare la partenza della "Grande Boucle", proprio in concomitanza con gli anniversari della Grande Guerra. «Il nostro è un impegno a 360 gradi - conferma l'assessore Finozzi - non solo dal punto di vista sportivo, ma anche turistico, che ci vede come prima regione italiana con 16 milioni da arrivi, 64 milioni di giorni presenza e un fatturato di 11 miliardi di euro (dati ufficiali 2013, ndr.). Detto della promozione turistica c'è poi da sottolineare l'impegno della Regione su tre fronti: la realizzazione dei percorsi delle mountain-bike, le manifestazioni non competitive per accentuare l'uso della bicicletta e percorsi mappati per garantire ai cicloamatori di affrontare le tappe storiche dei grandi eventi. Non dimentichiamoci che diversi albergatori hanno aumentato il fatturato avviando nella propria struttura i bike-hotel, senza dimenticare anche la grande tradizione veneta a livello economico, con la presenza di storiche aziende che producono biciclette, accessori e abbigliamento».
nr. 36 anno XIX del 18 ottobre 2014