NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Radicchio e broccolo fiolaro "reclamano" il freddo

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Radicchio e broccolo fiolaro "reclamano" il freddo

Mirella Olivieri, presidente Confraternita del Broccolo fiolaro De.Co. di Creazzo: «Prodotto già ottimo, ora aspettiamo il freddo: quest'anno sono 700 mila le piante»

Ad attendere con trepidazione il freddo sono anche i produttori, circa una decina, del Broccolo fiolaro De.Co. di Creazzo, ossia quello che rigorosamente viene coltivato sopra i 60-70 metri d'altezza, ossia nella zone pendici e nella zona collinare del comune del circondario di Vicenza.

Radicchio e broccolo fiolaro "reclamano" il freddo (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Quest'anno sono 700 mila le piante messe a dimora - confida Mirella Olivieri, presidente della Confraternita del Broccolo fiolaro De.Co. di Creazzo - quindi è prevista un aumento della produzione, anche in considerazione della maggior richiesta cresciuta sensibilmente negli ultimi anni. Nonostante sinora le temperature non siano mai scese sotto lo zero, il prodotto è buono, come confermato dagli stessi produttori e da coloro che hanno avuto occasione di assaggiarlo. Ovviamente ora aspettiamo il freddo, sappiamo bene che per il broccolo fiolaro le brinate e le gelate consentono a migliorarne la qualità. Comunque non c'è fretta visto che il prodotto verrà raccolto, in base alle richieste, per tutti i mesi di dicembre e gennaio, ma anche nelle prime due settimane di febbraio, mesi invernali in cui il freddo arriverà sicuramente».

Il "top" della qualità è previsto a gennaio, quando la Confraternita e la Pro Loco organizzeranno la tradizionale festa del broccolo fiolaro, che quest'anno durerà undici giorni consecutivi. «Il galà di apertura è previsto giovedì 8 gennaio - l'anticipazione della presidentessa Olivieri - con una cena all'Hotel Virgilius di Creazzo, poi dal giorno successivo inizieranno le serate, promosse dalla Pro Loco, che si terranno all'interno di una delle strutture utilizzate dalla locale polisportiva e che proseguiranno sino a domenica 18 gennaio. Ogni serata sarà "a tema", fa piacere sapere che prenotazioni e richieste di informazioni arrivano un po' da tutto il Vicentino e anche da fuori provincia, a conferma di come questo prodotto sia molto apprezzato non solo nel nostro territorio. Anche quest'anno verrà ripetuta l'iniziativa che coinvolge cinque ristoratori del nostro comune che propongono menù specifici, insegnando varie ricette per apprezzare questa prelibatezza».

 

Sergio Carraro, tecnico dell'istituto di genetica "Strampelli" di Lonigo: «Nessun problema rilevante per l'agricoltura, adesso la campagna sta riposando»

Anche dall'istituto di genetica "Strampelli" di Lonigo, che tra i vari compiti ha anche quello di emanare il Bollettino fitopatologico, non arrivano allarmi preoccupanti per quanto riguarda la situazione dell'agricoltura vicentina.

Radicchio e broccolo fiolaro "reclamano" il freddo (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«In questo momento, come avviene sempre a fine autunno e nei mesi invernali - spiega Sergio Carraro, tecnico dello "Strampelli" - la campagna sta riposando, quindi c'è una sorta di interruzione dei cicli, fatta eccezione per l'appunto delle produzioni orticole, in particolare il radicchio per quanto riguarda il Vicentino. Le semine sono avvenute regolarmente nel mese di ottobre, caratterizzato da un paio di settimane di tempo stabile e in primavera si ripartirà praticamente da zero e quanto accaduto quest'anno verrà di fatto cancellato, quindi non ci saranno più conseguenze dirette e soprattutto continuative». «In questi giorni (intervista fatta il 2 dicembre, ndr.) - aggiunge Carraro - le temperature sono superiori rispetto alla media, ma solamente di pochi gradi, quindi non esiste un allarme particolare. Probabilmente la mancanza di freddo e di brinate porterà ad una minor produzione di radicchio, con la possibile conseguenza di un aumento dei prezzi, nella classica forbice in cui il costo è legato alla quantità che viene messa sul mercato. Abbiamo avuto altre stagioni simili a queste a cavallo tra novembre e dicembre, addirittura con valori superiori. Poi è chiaro che, ad esempio per il radicchio, saranno importanti anche le temperature nel mese di dicembre in cui il prodotto ha la sua completa maturazione».

Le temperature medie del prossimo inverno decreteranno invece la presenza di problematiche. «Un inverno con poco freddo ed elevati tassi di piovosità e umidità – conclude il tecnico vicentino - potranno portare ad un aumento di "parassiti funginei", ma mi pare che parlare di questo sia assolutamente prematuro visto che l'inverno inizierà ufficialmente tra un ventina di giorni. Lo scorso anno si è trattato di un inverno mite, ma non esiste nessuna correlazione in tal senso per fare previsioni o pensare che due inverni consecutivi siano collegabili tra loro».

 

nr. 43 anno XIX del 6 dicembre 2014



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