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Marcia Nazionale per la Pace: Vicenza chiude il 2014 con il "botto"

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Marcia Nazionale per la Pace: Vicenza chiude il 20

Antonio Pigatto, segreteria organizzativa dell'evento. «Sarà un grande evento, speriamo nella clemenza del tempo. Prevediamo circa 2 mila persone»

Alla guida della segreteria organizzativa dell'evento c'è Antonio Pigatto, responsabile dell'organizzazione del Festival Biblico che da anni si tiene a Vicenza e che rappresenta un evento molto più vasto e impegnativo. «Per la marcia siamo pronti - spiega Pigatto - tutti i dettagli sono stati definitivi, a cominciare da quelli con l'amministrazione locale e con il comando della polizia municipale che ci ha garantito il proprio apporto: attraverseremo il flusso di traffico, che dunque sarà fermato anche se per breve tempo, nell'ordine all'altezza della salita di Santa Libera, in contra’ Pusterla e in via Rodolfi. Dalle 18 in poi del 31 dicembre non riteniamo tuttavia che in quel momento ci sarà un traffico caotico, quindi i disagi saranno davvero molto limitati».

Nell'edizione 2013 a Campobasso i partecipanti sono stati poco meno di 1500. «Non abbiamo l'obiettivo del raggiungimento di chissà quale tetto - dice Pigatto, così come aveva fatto precedentemente l'esponente della Cei - ma comunque riteniamo di poterlo superare e forse arrivare a quota 2000. C'è da dire, e lo faremo anche in sede di presentazione e nei giorni precedenti, che per partecipare alla Marcia non c'è bisogna né di iscrizioni né di pass. Ci suo può unire anche all'ultimo momento. È chiaro che a questo punto speriamo nella clemenza del tempo, il 31 dicembre in un città del nord come Vicenza è sempre un po' a rischio: l'importante che non ci sia pioggia-neve o che non faccia troppo freddo, perchè questo potrebbe condizionare la presenza complessiva».

L'organizzazione ha definito anche la "macchina" che cura l'ospitalità. «I vescovi saranno complessivamente una dozzina - aggiunge Pigatto - per il resto sono attesi i presidenti o loro delegati delle associazioni che partecipano alla realizzazione dell'evento. Per quanto riguarda i partecipanti della marcia una parte consistente si organizza in proprio, quindi non abbiamo idea il numero in arrivo da fuori provincia, pur sperando che dalla diocesi limitrofe, tipo Padova e Verona, possa esserci un'affluenza discreta. Da parte nostra abbiamo cercato di favorire l'ospitabilità dei giovani provenienti da fuori regione nelle famiglie, perchè è un po' questo lo spirito che caratterizza questo evento. Poi non possiamo escludere che qualcuno, magari con l'obiettivo di visitare la mostra, possa fermarsi a Vicenza più giorni».

 

Oscar Zago, presidente provinciale Associazione Albergatori: «I grandi eventi sono un investimento per il futuro di Vicenza. Ora puntare al 2016 e 2017»

Marcia Nazionale per la Pace: Vicenza chiude il 20 (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Eventi come la marcia nazionale per la pace o le grandi mostre a livello mondiale di Goldin in Basilica Palladiana garantiscono affari per tutti ma soprattutto rappresentano un investimento per il futuro, in quanto consentono di far conoscere Vicenza a livello turistico». È questo il parere di Oscar Zago, presidente provinciale dell'Associazione Albergatori che fa capo a Confcommercio Vicenza.

«Sono sicuramente segnali molto positivi - precisa Zago - quelli che riguardano il nostro capoluogo, che forse mai come in questo periodo è al centro dell'attenzione. Ogni persona che arriva per la prima volta a Vicenza, magari per una mostra o un altro evento, ne può rimanere colpito, al punto da poter decidere di tornare più avanti, magari con più calma e portando altre persone, per ammirare ad esempio le ville palladiane sparse in tutta la provincia. Le grandi mostre in Basilica favoriscono innanzitutto i bar e i ristoranti del centro storico, ma sicuramente garantiscono affari anche per i taxisti e per i commercianti, visto che qualcuno può decidere di acquistare qualche gadget o qualche prodotto gastronomico tipico del Vicentino. Lo stesso discorso vale per la città, magari attraverso i parcheggi o le presenze negli autobus. E le eventuali presenze negli hotel, nel caso ad esempio di turisti stranieri, garantiscono ulteriori indotti: ad esempio alle pasticcerie che riforniscono tali strutture può essere chiesto di portare 20 brioche invece che 10».

C'è un aspetto sul quale il presidente degli albergatori vicentini pone l'attenzione. «Il mio - precisa - è un auspicio e nello stesso tempo una preoccupazione: è legata al fatto che già da ora bisogna pensare al futuro, con una programmazione proiettata al 2016 e al 2017: dopo le presenze che si otterranno nel primo semestre del prossimo anno, non programmare nulla di importante sarebbe un peccato». «Tutto il mondo imprenditoriale vicentino – conclude Oscar Zago – dovrà mettersi in gioco e fare la propria parte, noi come albergatori vogliamo sicuramente contribuire, perché come hanno dimostrato gli ultimi anni i benefici ricadono a 360 gradi».

 

nr. 45 anno XIX del 20 dicembre 2014

Marcia Nazionale per la Pace: Vicenza chiude il 20 (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)



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