NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Allarme criminalità: richiesta di sicurezza unanime

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Allarme criminalità: richiesta di sicurezza unanim

Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Vicenza: «Noi da tempo organizziamo incontri con le forze dell'ordine per mettere in guardia gli associati»

La preoccupazione per l'aumento degli episodi di criminalità preoccupa anche il mondo dell'artigianato vicentino, i cui iscritti si trovano spesso a diventare vittime di episodi di furti, rapine, truffe ed estorsioni.

Allarme criminalità: richiesta di sicurezza unanim (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Il drammatico fatto avvenuto a Nanto – osserva Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza - ha riportato alla ribalta i rischi connessi nel Vicentino alle attività del mondo orafo, ma l’escalation degli episodi criminosi di questo periodo dimostra che, anche nell’artigianato, nessun settore è immune da colpi malavitosi, si tratti del pasticcere come del meccanico, del panificatore come di qualsiasi altra sede o magazzino aziendale vittime di furti. Indubbiamente preoccupa questa crescita, non solo in termini statistici, ma soprattutto per il fatto che sono in aumento soprattutto gli episodi cruenti, anche se ci auguriamo che l'episodio avvenuto a Nanto rappresenti un "eccesso" non più ripetibile. La gente ha paura e per questo noi da tempo abbiamo messo la sicurezza tra le priorità: in occasione delle elezioni amministrative della scorsa primavera a tutti i candidati sindaci abbiamo chiesto uno sforzo proprio in questo ambito».

Proprio la Confartigianato Vicenza è stata capace di lavorare in anticipo: è stata infatti una delle prime (se non la prima in assoluto) associazione di categoria a promuovere incontri per i propri iscritti, proprio con l'obiettivo di metterli in guardia da episodi di criminalità. Un'iniziativa promossa in tempi non sospetti, quando il problema era meno sentito e che nel tempo è risultata molto utile. «Gli incontri informativi – prosegue il presidente Bonomo – che come Confartigianato abbiamo organizzato con le forze dell’ordine, alle quali va sempre tutto il nostro appoggio, ci hanno fornito utili elementi e suggerimenti in materia di prevenzione, che siamo sicuri hanno sicuramente dato dei frutti, limitando gli episodi o garantendo la denuncia di ladri o rapinatori. Ma è altrettanto chiaro che territori ad alta densità produttiva come quello vicentino necessitano di una rafforzata opera di contrasto, dotando di quanto serve chi è preposto a garantire la sicurezza non solo delle imprese, ma di tutti cittadini».

Qualche anno fa, dopo un incontro con il Prefetto di Vicenza e forze dell'ordine, fu stilato un decalogo per la sicurezza e la prevenzione, rivolto non solo agli orafi ma a tutti gli iscritti. Ecco nell'ordine i principali punti: 1. segnalare al 112 o al 113 tutti i movimenti che percepiamo come insoliti di persone, automobili e furgoni; 2. non farsi distrarre troppo da telefonate quando si è in auto e prestare attenzione se qualcuno ci segue: 3. cambiare se possibile gli orari di apertura e chiusura, o quanto meno l’orario di arrivo di chi apre e nel contempo variare anche i percorsi stradali; 4. non aprire e chiudere da soli: 5. verificare frequentemente l’apparato di sicurezza degli impianti di allarme, in particolar modo le telecamere e il registratore di immagini.

 

Martino Cerantola, presidente provinciale Coldiretti: «Episodi di furti anche nel nostro settore, ora è fondamentale non abbassare la guardia e vigilare»

Il settore dell'agricoltura è statisticamente il meno colpito in furti e altri episodi legati alla microcriminalità, ma il presidente provinciale della Coldiretti di Vicenza Martino Cerantola invita comunque a non abbassare la guardia.

Allarme criminalità: richiesta di sicurezza unanim (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Premettendo che il tema sicurezza interessa tutte le categorie - esordisce Cerantola - indubbiamente la nostra è quella meno è quella molto meno coinvolta, almeno a livello di numeri. Tuttavia rispetto al passato, dove questi episodi quasi non succedevano, anche qualche nostro associato si è trovato nella situazione di dover denunciare alle forze dell'ordine il furto di carburante e di attrezzi agricoli, ma spesso anche di qualche attrezzatura più costosa come motoseghe e decespugliatori, episodi questi ultimi a colpi su commissione, in quanto non è poi facile rivendere sul mercato quanto rubato. In alcuni casi, ma non mi pare che questo sia avvenuto nel Vicentino, si è registrato il furto di qualche animale, segno di una povertà che imperversa e che spinge qualcuno a compiere questi atti».

«Detto di una situazione non allarmante almeno per quanto ci riguarda - aggiunge il presidente della Coldiretti di Vicenza - c'è anche da dire che nessun settore come quello dell'agricoltura è così indifeso, visto che nella quasi totalità di aree agricole non esistono grandi protezioni e tutte le attività legate al bestiame e all'agricoltura sono facilmente accessibili. Sarà dunque necessario non abbassare la guardia e monitorare la situazione, visto che trattandosi di aziende agricole molto vaste il furto di merce rischia di non essere registrato e quindi di passare inosservato, oltre che di restare impunito».

«Fondamentale - conclude Martino Cerantola - la collaborazione e il sostegno alle forze dell'ordine, sia da parte delle istituzioni e dello Stato, che da parte degli stessi cittadini: ognuno nell'area di propria competenza, per quanto possibile, deve essere vigile e segnalare presenze strane, episodi poco chiari, proprio con l'obiettivo. L'altro problema è invece quello della giustizia: servono leggi più ferree, non è possibile che chi commetta certi reati sia libero dopo pochi giorni. Anche a me ha colpito molto la vicenda avvenuta a Nanto, temo che rappresenti un segnale molto pericoloso che indica la necessità di un giro di vite delle istituzioni nazionali per far fronte a quella che è una vera e propria emergenza».

 

nr. 06 anno XX del 14 febbraio 2015

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