Gabriele Savino, ex-biancorosso e procuratore: «I tifosi sono tornati ad affollare il Menti: con il Lanciano un pubblico che non si vedeva da molti anni»
Un assiduo frequentatore dello stadio Menti, per quanto riguarda le partite casalinghe del Vicenza, è Gabriele Savino, ex centrocampista biancorosso negli Anni Ottanta e ora apprezzato procuratore calcistico. E proprio in riferimento all'ultima sfida disputata, quella di martedì sera contro il Lanciano, Savino esprime subito una considerazione sulla tifoseria berica.
«Ho visto un grande entusiasmo - le sue parole - oltre 9 mila presenze complessive per un turno infrasettimanale di serie B rappresentano davvero qualcosa di notevole. I tifosi sono tornati ad affollare il Menti, anche per merito della squadra che vince ma anche gioca bene e diverte: con il Lanciano si è visto un pubblico come non accadeva da molti anni, anche per la capacità di trascinare i proprio beniamini. Al di là di quanto saprà fare la squadra è un aspetto determinante, perché ogni avversaria che da adesso in poi verrà a giocare al Menti si troverà un ambiente caldo e non facile da affrontare. Ad esempio nel finale contro il Lanciano, in inferiorità numerica, il sostegno del pubblico è stato sicuramente determinante».
Savino si dice sorpreso anche della trasformazione avuta dalla squadra dopo il cambio di panchina. «Un'inversione di tendenza con l'arrivo di mister Marino - precisa - era auspicabile da tutti, ma che il Vicenza potesse raggiungere la quota salvezza già nel mese di marzo era una cosa davvero impensabile. Negli ultimi mesi si sono viste cose davvero straordinarie, ottenere sei vittorie consecutive, di cui tre in trasferte, in un campionato equilibrato come quello cadetto è davvero una bella impresa. Il merito di questa straordinaria rimonta è del tecnico Marino, che si sta dimostrando un allenatore con i fiocchi: non lo conoscevo personalmente ma so che ha fatto bene in altre piazze e ora a Vicenza si sta mettendo in evidenza. Dispiace per Giovanni Lopez, ma bravi anche i dirigenti a scegliere un allenatore capace di cambiare la situazione in così breve tempo».
«Adesso in campo si vede una squadra equilibrata - conclude Gabriele Savino - ma anche propositiva. In questo momento l'entusiasmo sta aiutando, io sono convinto che nella lotta per la serie A possa inserirsi anche il Vicenza visto che non esiste la squadra "ammazza-campionato". Squadre come Catania e Bari stanno deludendo, l'occasione è propizia».
Mister Giuseppe Pillon: «Pasquale Marino ha letteralmente trasformato la squadra biancorossa, ma adesso il Vicenza verrà studiato bene dagli avversari»
Chiudiamo questa carrellata con mister Giuseppe "Bepi" Pillon, trevigiano nativo di Preganziol, uno dei tecnici con la maggiore esperienza in serie B, dove ha allenato poco meno di una decina di squadre. L'ultima di queste è stato il Carpi, sulla cui panchina è stato chiamato per circa tre mesi nella scorsa stagione, al posto dell'esonerato Stefano Vecchi. In questo campionato non ha ancora allenato, anche se il suo nome è circolato più volte come possibile tecnico subentrante. In questi mesi Pillon, più volte ospite in passato anche delle trasmissioni calcistiche su Tva Vicenza, ha seguito con attenzione il torneo cadetto, tra cui il Vicenza, che ha visto all'opera dal vivo in più occasioni.
«Mi ha naturalmente sorpreso - le sue parole - la rimonta dagli ultimi posti ai primi della classifica. Non c'è dubbio che qui si vede il frutto del lavoro di mister Marino, che in tempi brevissimi ha letteralmente trasformato il gruppo. D'altronde è bastato vedere le ultime partite per rendersene conto: d'altronde questa è una gara che corre, pressa e non molla mai, come ha dimostrato la gara contro il Lanciano, dove hanno recuperato lo svantaggio pur essendo in dieci. Oltre che da un punto di vista tattico e atletico, non c'è dubbio che è cambiato molto anche sotto il profilo psicologico: adesso c'è notevole entusiasmo e grande autostima, per questo dico che i biancorossi devono credere nella possibilità di puntare alla promozione diretta in serie A».
Anche mister Pillon è convinto che non sarà comunque facile proseguire a questi ritmi. «Da adesso in poi la squadra biancorossa non potrà più sfruttare l'effetto sorpresa, tutti avranno un occhio di riguardo per il Vicenza, che verrà studiato bene e analizzato nei dettagli alla ricerca delle contromisure. Tuttavia, anche per il fatto che Bologna, Livorno e le altre stanno procedendo a ritmo sono convinto che la squadra di Marino potrà lottare per il secondo posto, anche se poi le variabili saranno tante tra cui quelle legati agli infortuni e alla condizione. Per il primo posto credo che il Carpi non avrà problemi, conosco bene l'ambiente e so quanto in quell'ambiente esiste la cultura del lavoro e della capacità di fare gruppo».
nr. 09 anno XX del 7 marzo 2015