NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Lettere dal fronte

Un romanzo che nasce da un carteggio autentico tra due innamorati. Protagoniste due famiglie vicentine i Curti e i Tonini

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Lettere dal fronte

Lettere dal fronte (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Da qualche giorno è in libreria un’inedita ed originale raccolta di lettere e testimonianze della Grande Guerra. Il volume - Lettere dal fonte - Un carteggio autentico, un amore più grande della guerra - pubblicato dall'editore bassanese Itinera Progetti - è quasi un edificante romanzo d’altri tempi, dove l’amore e il coraggio sono alimentati quotidianamente dalle lettere che si scambiano i due protagonisti, racchiude un coinvolgente affresco storico in cui le vicende personali si intrecciano alla tragica realtà della Grande Guerra. Il nuovo volume della casa editrice specializzata in pubblicazioni sulla Grande Guerra racconta fatti che si sviluppano dal 1914 al 1918, abbraccia luoghi ed avvenimenti diversi, dalla città di Vicenza alle insanguinate pendici del Monte Grappa, dal Passo San Pellegrino a Siena. I fatti d’arme raccontati dal Tenente Tonini, spesso aggirando le rigide regole imposte dalla censura militare, si specchiano nei racconti dalle retrovie di Ausonia, mescolandosi alle paure e alle incertezze di quegli anni il tutto accompagnato, come nelle migliori trame cinematografiche, da una fiducia assoluta in un futuro migliore.

Il libro nasce quasi casualmente dalla riscoperta da parte della curatrice Maria Ausonia Saccarello, diretta discendente dei protagonisti, di un antico baule contenente oltre 1.200 fra lettere, documenti e foto d’epoca gelosamente conservati. La storia che se ne ricava riprende nei suoi tratti salienti, sebbene con un finale fortunatamente lieto, quella ben più celebre di Giulietta e Romeo; a far da sfondo la città di Vicenza e due importanti famiglie della città i Curti ed i Tonini. Anche in questo caso le rispettive famiglie osteggiavano il loro amore ma i due giovani, pur non dovendo affrontare intrighi e veleni, si trovarono ben presto divisi da un avversario ben più implacabile: la guerra. Dopo quattro lunghi anni il protagonista, sfuggito miracolosamente alla morte durante la battaglia del solstizio nel 1918, riuscirà finalmente a tornare a casa e a riabbracciare la sua amata, che sposerà nel 1919. Un racconto quindi che ne racchiude in sé molti altri, un affascinante finestra aperta su un modo ormai scomparso ed in parte sconosciuto, una storia edificante ed autentica, testimonianza di come volontà e sentimenti possono portare al superamento di ogni difficoltà.

Lettere dal fronte (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Benissimo, sempre!", così si concludevano molte delle lettere inviate dall’autore durante la Grande Guerra, poche semplici parole che racchiudevano le speranze e la voglia di vivere di un giovane che, come molti suoi coetanei, era stato strappato ai suoi affetti e alla sua città, Vicenza, per essere catapultato nel tumultuoso caos della guerra. Ma la guerra non fu vissuta e subita solo da chi si trovava al fronte; genitori, mogli e fidanzate dei soldati convivevano ogni giorno con le dure privazioni che la guerra imponeva ma soprattutto con l’angoscia per il destino dei loro cari. È anche alla loro storia che Ausonia da voce nelle sue missive, cariche di affetto, indirizzate a Giuseppe. Le loro lettere, eccezionalmente giunte integralmente fino a noi, sono state accuratamente scelte dalla curatrice, loro diretta discendente, e collegate fra loro da interludi storici creando un vero e proprio percorso nella memoria che intreccia le loro vite ai destini del nostro paese.

Giuseppe Tonini nacque nel 1893. Si diplomò all’Istituto tecnico industriale Rossi di Vicenza come perito elettromeccanico. Prima del conflitto giocò nel Vicenza Calcio come centromediano, con 16 reti in 122 partite. Suo padre fu presidente dell’A.C. Vicenza dal 1911 al 1915. Nei primi anni trenta fu nuovamente militare, col grado di capitano. Prese parte alla guerra di Spagna, nella sezione cartografia, e si guadagnò due croci di guerra al valore, ebbe il grado di colonnello con ruolo d’onore, congedato nel 1940, si dedicò poi ad attività nell’edilizia. Sposò Ausonia Curti il 3 settembre 1919 ed ebbe due figli, Luigia (madre della redattrice del libro) e Virginio (tuttora vivente). Visse sempre a Vicenza dove morì nel 1980.

Ausonia Curti nacque nel 1895, frequentò il collegio delle Dame Inglesi a Vicenza. Era di carattere piuttosto “ribelle” per i tempi e non amava le cerimonie e i formalismi che allora reggevano i rapporti fra le persone, a cui preferiva la natura e la vita all’aria aperta. Aveva inclinazione per le scienze e soprattutto per la meccanica; spesso si dedicava ad interessi “da uomini” come la fotografia o il funzionamento di motori. Fu sempre molto generosa ed aperta verso tutti. Morì a Vicenza nel 1969.

Lettere dal fronte (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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