Se verrà eletto sindaco cosa chiederà al presidente della Provincia? E al presidente della Regione?

GIANESIN: «Al presidente della Provincia, con il quale per altro c’è già una fattiva ed attiva collaborazione, chiederei di continuare a battersi con decisione a favore del nostro Istituto di genetica “Strampelli”, fiore all’occhiello non solo per la provincia vicentina, ma riconosciuto a livello nazionale e di sviluppare un proficuo dialogo volto alla promozione turistica e culturale di Lonigo. Al presidente della Regione, invece, chiederei di dare conferme verificabili e concrete riguardo la salvaguardia di alcuni servizi di importanza vitale per il nostro ospedale e di continuare ad elargire il contributo a favore della stagione teatrale , riconoscimento di un ottimo livello di gestione raggiunto e di una elevata qualità della proposta culturale offerta».

RESTELLO: «Ai presidenti di Provincia e Regione sono pronto a rivolgere lo stesso appello per Lonigo: collaborazione, attenzione e rispetto nelle tematiche di rispettiva competenza, per fornire risposte chiare alle istanze dei nostri cittadini, degli imprenditori, ma anche dei nostri ragazzi e delle persone della terza età. Le istituzioni superiori non possono più ignorare il nostro territorio e non possono relegare la città di Lonigo ad un semplice bacino elettorale. Lonigo è stata per troppo tempo ignorata e dimenticata: è ora di cambiare e di ritornare ai leoniceni tutti quei servizi, che lentamente, ma inesorabilmente sono stati tolti in questo anni, in primis i servizi ospedalieri».

Negli ultimi 18 anni Lonigo ha avuto solo due sindaci: prima 10 anni con Giuseppe Boschetto, circa 2 anni e mezzo con Silvano Marchetto e un altro mandato con Boschetto. Come giudica il loro lavoro?

GIANESIN: «Personalmente ho maturato dieci anni di esperienza come assessore alla pubblica istruzione, alle pari opportunità, al teatro, alle politiche giovanili e al gemellaggio, con il sindaco Giuseppe Boschetto. Lui mi ha insegnato che bisogna ascoltare sempre le esigenze dei cittadini, essere aperti al dialogo e alla condivisione, stare in mezzo a loro. Penso che Boschetto abbia dimostrato, visti i tre mandati fatti, una grande capacità di cogliere realmente le esigenze della sua città, mettendo al servizio dei cittadini le sue competenze e il tempo necessario. Mi ha anche insegnato che se un sindaco non è supportato da una squadra coesa, efficiente, competente, propositiva e collaborativa, non sarà in grado di svolgere al meglio il suo compito. Ritengo che questo sia stato il grosso handicap dell’amministrazione Marchetto unito, a volte, a una scarsa capacità di fare scelte immediate ma necessarie per il bene comune».

RESTELLO: «Con tutta franchezza è poco importante il mio giudizio del loro lavoro e del loro operato: evidentemente e indiscutibilmente si doveva fare di più e meglio. Nello specifico i cittadini dovevano essere maggiormente ascoltati e tutelati e la città doveva essere tutelata in tutti i suoi peculiari aspetti. Lonigo era il centro catalizzatore di una intera area, oggi è un paesotto dalle nobili origini ma decaduta e quasi condannata a diventare un fantasma del suo nobile passato. Io a questo punto mi sento di dire: non ci sto! E insieme ai cittadini di Lonigo di tutte le età, di tute le estrazioni economiche, di tutti i colori politici e sociali faremo quanto necessario per far rialzare il capo ad una bella signora, per ridarle la dignità strappata».

Alla fine chi vincerà al ballottaggio?

GIANESIN: «È difficile dirlo. L’augurio che faccio a me e alla mia squadra, è che sia arrivata ai nostri concittadini la volontà di rinnovare, spendersi concretamente, in modo trasparente e credibile, per costruire insieme il bene di Lonigo, al di là di ogni appartenenza politica, condividendo un progetto comune, pronti all’ascolto e al dialogo con rispetto e determinazione. La credibilità, la coerenza e le competenze di un gruppo unite alla validità e fattibilità di un progetto, dal mio punto di vista, dovrebbero sempre essere riconosciute e valorizzate».

RESTELLO: «La decisione spetta ai cittadini di Lonigo, tocca a loro scegliere: come detto noi siamo fiduciosi. Alla fine saranno fondamentali il messaggio, il programma e il lavoro della squadra più convincente. Il tutto nella consapevolezza che il mio non è uno slogan, ma una certezza. Una sfida lanciata da un buon padre di famiglia, per una buona politica, per una bella città più sicura, più pulita, più ordinata e più solidale nel rispetto della legalità».

nr. 23 anno XX del 13 giugno 2015



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