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Elezioni 2016, è già conto alla rovescia

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Elezioni 2016, è già conto alla rovescia

Giuseppe Danieli, sindaco di Monteviale: «Potrei scegliere di candidarmi per il terzo mandato, vedremo. Importante il ruolo come presidente dei sindaci dell'Ulss n°6»

Elezioni 2016, è già conto alla rovescia (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Al suo secondo mandato consecutivo è invece Giuseppe Danieli, sindaco di Monteviale, che tuttavia avrà la possibilità di essere rieletto anche per il terzo mandato, in base a quella norma che consente a quelle realtà sotto i 3 mila abitanti - il comune dell'hinterland di Vicenza ne conta circa 2.850 - questa possibilità. «A un anno dalla scadenza - precisa il sindaco Danieli - una decisione non è stata ancora presa, ovviamente sarà una scelta collegiale. Ritengo che per un sindaco due mandati, ossia dieci anni, siano più che sufficienti, anche per il fatto che è giusto dare spazio ad altre persone. Nel contempo non nego che mi piacerebbe, per il bene del paese, di dare continuità al progetto, ossia portare a termine quelle cose che a causa della contingenza hanno visto rallentato il loro iter».

All'eventuale riconferma di Danieli è collegato direttamente anche l'importante ruolo coperto attualmente, ossia quello di presidente della conferenza dei sindaci dell'Ulss n.6, che congloba esattamente 39 comuni per complessivi 370 mila abitanti. «Quello dell'ospedale ma soprattutto quello dei servizi sanitari distribuiti nel territorio - spiega Danieli - rappresentano un tema molto sentito dalla gente, che poi in situazioni di disagio e difficoltà si rivolgono ai singoli comuni dove abitano e quindi ai rispettivi sindaci, che si trovano a dover gestire situazioni legate a situazioni, tra le altre, di disabilità, degli anziani, di minori con problematiche e della dipendenza da gioco. Per questo motivo sono dell'avviso che nel rapporto tra Ulss e comuni, i sindaci debbano avere maggiori poteri proprio perché si trovano a risolvere o perlomeno a gestire questi casi».

Sono tre in particolare gli obiettivi sulla scrivania del sindaco di Monteviale da qui al maggio del prossimo anno. «Il primo è la ristrutturazione dell'ex sede comunale quale centro culturale disponibile per associazioni e giovani: il costo complessivo ammonta attorno a 380 mila euro, siamo in graduatoria in Regione, ma non sarà facile avere finanziamenti. Il secondo è il progetto del cosiddetto parco e relativa area verde che è situata vicino al cimitero, salendo nel centro del paese. Il terzo, ma non certo il meno importante, è quello legato al tema della sicurezza: in accordo con la polizia locale stiamo potenziando la videosorveglianza, che prevede anche l'installazione di telecamere in grado di leggere e rilevare anche le targhe delle auto rubate».

 

Ulisse Borotto, sindaco di Nanto: «Dopo il "caso Stacchio" migliorata la sicurezza nel nostro comune, ma nei prossimi undici mesi continueremo ad essere vigili»

Chiudiamo questa carrellata con Ulisse Borotto, sindaco di Nanto, i cui cittadini saranno a loro volta chiamati al voto tra meno di un anno. «Dire che cosa si riuscirà a fare - esordisce il primo cittadino del comune dell'Area Berica - prima della fine del mandato della mia amministrazione è quasi fantasia. Siamo a giugno e per grazia ricevuta ci sono arrivati dei contributi dalla Regione Veneto dopo "appena" 25 mesi dalla rendicontazione. Nel frattempo siamo riusciti a raggiungere il fatidico obbiettivo che è il patto di stabilità, obiettivo comunque non facile di questi tempi. È nostra intenzione arrivare alla fine del 2015 con la speranza di rimpinguare le casse comunali».

Elezioni 2016, è già conto alla rovescia (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il sindaco Borotto ha le idee ben chiare sugli interventi principali che verranno realizzati prima della fine della scadenza. «Nell'anno di lavoro che ci attende - la promessa del sindaco di Nanto - riusciremo a completare in parte il cambiamento della illuminazione pubblica portandola a led o ad induzione. Sicuramente completeremo il controsoffitto della palestra e riusciremo a realizzare più di qualche asfaltatura, dando la precedenza alle situazioni più delicate. Nel frattempo approveremo il Piano degli interventi, optando anche qui per le priorità: abbiamo due incroci pericolosi da mettere in sicurezza, nell'ambito di un piano particolareggiato».

Quando si parla di Nanto inevitabile parlare di sicurezza, in riferimento al grave fatto di sangue avvenuto nel febbraio scorso. «Dopo il "caso Stacchio" il nostro territorio gode della vigilanza dinamica. In un primo momento gli alpini, che qui hanno lasciato il loro cuore, erano benvoluti. Ora non sono da meno i militari della Cimic (cooperazione civile militare), che se vedono qualcuno di sospetto lo fermano e controllano i documenti. Una decina di giorni fa hanno bloccato due marocchini, entrambi pregiudicati, che sono penetrati tagliando le reti nel nostro ecocentro, da hanno prelevato di tutto: sono stato arrestati, ma il giudice li ha liberati immediatamente».

«Detto questo - conclude Ulisse Borotto - posso assicurare che Nanto ha un livello altissimo di sicurezza e i cittadini lo percepiscono: qualcuno è arrivato a dirmi "sindaco aumenta l’Imu ma lasciaci i militari". Nonostante tutto qui si respira sicurezza, non si può dire altrettanto di Vicenza: il suo centro storico sta diventando sempre di più una zona a rischio, spero che il sindaco Variati possa fare qualcosa».



nr. 25 anno XX del 27 giugno 2015

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