Francesco Ferrarin, a leggere il suo curriculum, fu un vero eroe nazionale... giusto dunque riscoprirlo? E perché è stato meno conosciuto del cugino Arturo?
"Si, per noi Francesco è stato un vero eroe nazionale, come per noi lo è stato il sacrificio del tenente pilota Zannini Valentino pilota thienese caduto in combattimento aereo ed il tenente pilota Alberto Scarcerle pluridecorato nella Grande Guerra, Thiene si è dimenticata di questi altri piloti e il compito nostro è quello di far conoscere la loro storia siamo partiti da Francesco per far conoscere una altro Ferrarin. Francesco non è diventato famoso come Arturo Ferrarin in quanto fu un pilota aviatore, come tanti altri, in cui la modestia fu il loro credo. Quanti conoscono le imprese di Cabruna, Piccio, Scaroni e altri eppure anche loro sono stati Assi della Grande Guerra... ma tutti noi conosciamo le gesta di Baracca".
Che accoglienza ha trovato nella presentazione thienese? I suoi concittadini come hanno reagito?
"L'accoglienza di Thiene è stata buona, più che altro per curiosità di capire chi era questo Francesco Ferrarin... faccio un piccolo esempio: c'erano due persone di circa 60-70 anni che stavano guardando il manifesto dell'evento e ricordo ancora le parole di uno di loro - Si son sbagliati, si chiamava Arturo Ferrarin - e l'altro gli ha risposto - Ma no, hanno messo il secondo nome Arturo Francesco Ferrarin - questo errore è dovuto al fatto che Arturo qui a Thiene ha tutto a suo nome, una piazza, due monumenti, un aeroporto, una sala Consigliare.... e qui entriamo noi e questo è il nostro compito, far conoscere la storia dei dimenticati".
Il Centenario della Grande Guerra suscita molto interesse nel Vicentino... secondo lei perché?
"Certamente il centenario riveste una grandissima importanza per capire il perché basta guardarsi di fronte abbiamo le montagne intrinseche di storia della Grande Guerra, a noi spetta il compito di portare avanti la storia dell'aviazione".
Il documentario prevedeva un investimento modesto... come avete fatto con così pochi soldi?
"Realizzare questo mediometraggio con un investimento di soli 2150 euro è stato certamente un compito arduo ma abbiamo dimostrato quello che si può fare quando ci si mette il cuore, poi certamente anche il volontariato dei ragazzi che hanno accettato di partecipare a questo progetto per un panino e una bottiglia d'acqua non ha prezzo per noi... io sono in debito con tutti, ad iniziare di chi ha creduto in noi sponsorizzando in primis il mediometraggio, e qui devo ringraziare la ditta Cristiano di Thiene che fa abbigliamento con l'emblema dell'Aeronautica Militare Italiana, poi la ditta 2A Group Eventi & Spettacolo di Vicenza, la quale ci ha permesso di realizzare il libro e di dare in omaggio il Dvd".
Oltre a scrivere è stato anche regista... che effetto fa?
"Scrivere la sceneggiatura e fare il regista mi ha dato un emozione unica ... poi il vedere che questo progetto nato quasi per scherzo ha avuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Roma per il festeggiamenti del Centenario della Grande Guerra ha reso me, l'Associazione che rappresento e i ragazzi che vi hanno partecipato fieri del nostro umile lavoro".
nr. 27 anno XX dell'11 luglio 2015