NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Incidenti sul lavoro in calo, questione di prevenzione

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Incidenti sul lavoro in calo, questione di prevenz

LA MAPPA DEL CONTROLLO- Nel lavoro dello Spisal diventa determinante la collaborazione del Pronto Soccorso e del SUEM, perché in questo modo e con quelle segnalazioni è possibile controllare la natura ed i particolari di tutti gli infortuni che si verificano nel territorio di competenza. Questo permette di intervenire immediatamente nei casi più gravi e di seguire nel tempo l’andamento del fenomeno se registra situazioni derivate dagli avvenimenti già accertati. La collaborazione, precisa il dott. Piz, è stata codificata e rafforzata nel 2014 da una procedura provinciale sottoscritta con la Procura della Repubblica da tutti gli SPISAL e da tutti gli enti ed i servizi interessati a vario titolo all'andamento della prevenzione di incidenti negli ambienti di lavoro. Coinvolti sono così il SUEM, le forze di Polizia, i Carabinieri, la Direzione Territoriale del Lavoro, il comando provinciale dei Vigili del Fuoco.

In merito alle malattie professionali, oltre all’obbligo del referto di cui all’art. 365 del C.P. e della denuncia di cui all’art. 139 del DPR 1124/65 entrambi in capo al medico che ne stabilisce la diagnosi ed il possibile nesso lavorativo, l’accesso alla banca dati INAIL permette di verificare – anche se ad istruttoria conclusa – i casi di tecnopatia per i quali è stato compilato un primo certificato medico. La collaborazione con l’Istituto assicuratore riduce progressivamente il numero di casi di malattia professionale che non pervengono allo SPISAL. Rimane tuttavia una probabile sottostima dei casi di neoplasia che possono essere correlati con esposizioni professionali in quanto, non distinguendosi frequentemente tali patologie da quelle cosiddette “spontanee”, non diventano oggetto di referto o denuncia.

ANDAMENTO DEGLI INFORTUNI- Nel 2014 si sono verificati 332 infortuni in più rispetto al 2013 (+ 15%). Suddividendo i casi per comparti produttivi, emerge che l’incremento è generalizzato. Fanno eccezione Trasporti e Acciaierie che mostrano un’ulteriore riduzione dei casi. 

I comparti in cui si sono registrati gli incrementi maggiori sono:

-Industrie manifatturiere in genere (+ 26,8%)

-Servizi (+22,9%)

-Metalmeccanica (+ 15,9%)

- Edilizia (+ 15,8%)

- Agricoltura (+ 13,8%)

Lo Spisal però sottolinea che dal 2008 il comparto “Servizi” è quello in cui avviene il maggior numero di infortuni, ha raggiunto il 30% del totale) superando la Metalmeccanica, che ora rappresenta il 20% del totale. Interessante l’eccezione rappresentata dai “trasporti” in cui si registra una lieve riduzione. Infatti, se ipotizziamo che l’aumento generale sia legato alla ripresa produttiva, a questa dovrebbe corrispondere una maggior movimentazione delle merci.

La riduzione di infortuni nei trasporti può essere spiegata, con la riduzione generale del traffico e con i fatto che la movimentazione su strada delle merci avviene in maniera più sicura. Quest’ipotesi è suffragata anche dal fatto che si è ridotto anche il numero di infortuni stradali (sia quelli in itinere sia quelli che coinvolgono persone che lavorano spostandosi su strada).

Ma nello stesso andamento degli infortuni ci sono ora rispetto al 2014 i dati del 2015 proiettati a fine anno in base ai numeri dei primi sei mesi e su quelli si registra un cambio di tendenza: i numeri con segno più hanno invertito il loro valore per cui si può affermare che l'opera di prevenzione ha ottenuto quello che era l'obiettivo.

L'ORGANICO DELLO SPISAL- L'attività svolta dallo Spisal di Vicenza è possibile grazie ad un organico non sovrabbondante, ma bene organizzato nelle sue finalità. Col direttore lavorano otto tecnici, tre medici, due assistenti sanitari, due amministrativi ed uno specialista in statistica per la elaborazione dei dati raccolti nell'analisi. Il problema che riguarda questo organico è tutto identificabile nella possibilità di una serie di pensionamenti che dovrebbero essere seguiti da assunzioni adeguate nella stessa proporzione. Il che, con le strette in cui vive tutta la pubblica amministrazione, appare quanto meno difficilmente realizzabile. E tuttavia il lavoro del dipartimento procede secondo un programma che non subisce rallentamenti. Detto che nel quadro generale degli infortuni sul lavoro sono ancora la metalmeccanica e l'edilizia i settori di maggiore incidenza, anche se in percentuali complessive calanti, bisogna rilevare come l'organizzazione del dipartimento consenta alla fine un risultato importante, quello della prevenzione effettiva. Il dott. Piz dice che non è ovviamente possibile tenere direttamente sotto controllo una realtà produttiva industriale ed artigianale come quella vicentina, ma che tuttavia qualcosa di nuovo si sta facendo, e si tratta di qualcosa di efficace, che garantisce risultati: "A fronte di cinquanta o sessanta interventi diretti con relative indagini, abbiamo cominciato a prendere contatto con le aziende con una comunicazione diversa ed è così che abbiamo spedito nell'ultimo anno trecento lettere in cui mettiamo praticamente tutti i particolari essenziali per far fronte da parte delle aziende alla necessità di munirsi dei necessari mezzi di prevenzione anti infortunistica. Questo mezzo di comunicazione sta dando risultati soddisfacenti perché alla successiva verifica ci accorgiamo che qualcosa è cambiata in meglio. È comunque un lavoro lungo e impegnativo". Come dire che avere inaugurato la comunicazione azienda per azienda comincia a dare risultati apprezzabili, forse ancora di più che organizzando verifiche ed incursioni in fabbrica. Chi riceve le "istruzioni per l'uso" dello Spisal si sente coinvolto e non le ignora.

Incidenti sul lavoro in calo, questione di prevenz (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)COLDIRETTI: CORSI E AGGIORNAMENTI- Prevenire sempre e comunque è il motto della Coldiretti. Bisogna dire che il settore non è da tempo nei piani alti delle statistiche, ma ci sono tuttavia 150/160 incidenti all'anno a dimostrare che anche in un lavoro individuale e fondato sull'esperienza dell'uomo qualche cosa può sempre capitare, dal minimo al massimo, dove per minimo di intende il piccolo incidente e per massimo ci si riferisce agli incidenti mortali che riguardano sempre i trattori: da ottobre a giugno sono morte quattro persone a causa del ribaltamento dei loro mezzi; tra le vittime anche il presidente del consorzio Leb Nani. Si tratta purtroppo di circostanze sulla cui prevedibilità e quindi sulla possibilità di prevenzione ci sono scarse possibilità di valutazione ed intervento. I morti sul trattore sono rimasti schiacciati perché non c'era il roll-bar di protezione che avevano rimosso per poter lavorare nei frutteti e nelle vigne, cosa indispensabile in quella condizione. Ma è evidente che comunque l'organizzazione che raccoglie in stragrande maggioranza i coltivatori di tutta la provincia non rinuncia ad una sua opera di persuasione per riuscire a fornire ai propri associati le indicazioni più utili ad evitare il più possibile gli incidenti o comunque a ridurli al minimo. In questa prospettiva ecco il commento del presidente provinciale della Coldiretti di Vicenza, Martino Cerantola, il quale dice: "Coldiretti Vicenza è da sempre impegnata nella promozione della sicurezza sul lavoro, perciò organizza periodicamente incontri nel territorio atti ad incentivare pratiche più attente nel lavoro effettuato sui campi. ricordiamo, infatti, che si tratta di un'attività stressante ed impegnativa, che richiede grande attenzione e dedizione, perciò appare ancor più importante adeguarsi alle prescrizioni previste dalla legge, ma in alcuni casi, prima ancora, dal buon senso. preservare la propria salute è fondamentale e la prevenzione è certamente il miglior rimedio ed il più efficace per ridurre gli infortuni gravi nel nostro settore".



nr. 28 anno XX del 18 luglio 2015

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