NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Aeroporto di Asiago, l'anno del record

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Aeroporto di Asiago, l'anno del record

Non c'è dubbio che questi risultati sono anche il frutto di una progettazione ben calibrata...

«Stiamo lavorando bene con uno staff affiatato, cercando di garantire sempre migliori servizi per i nostri clienti, oltre a cercarne di nuovi, in Italia e all'estero».

Voi quest'estate avete organizzato un camp estivo di volo, in passato mai avvenuto, che ha visto coinvolti cinque giovani, tra cui uno studente dell'istituto "Baronio" di Vicenza. Che esperienza è stata e quali sono i vostri obiettivi?

«Sicuramente è stata un'esperienza molto positiva, che contiamo di ripetere anche in futuro. Stiamo studiando la possibilità di fare di Asiago un polo didattico del volo, oltre che una mèta turistica da raggiungere. Le due cose potrebbero essere collegate, con un pilota che si prende un mese di ferie per poter ottenere il brevetto attraverso una "full immersion", ma nel contempo fare anche vacanza».

A proposito di vacanze e occasioni di svago: voi proponete numerose iniziative per i vostri clienti come voli panoramici in elicottero, gare di beach volley, feste con i gonfiabili e iniziative per i più piccoli ...

Aeroporto di Asiago, l'anno del record (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Proprio così. Mi piace anche ricordare che nella nostra struttura abbiamo a disposizione dieci mountain-bike di marca della ditta Pinarello, costruite appositamente per noi e marchiate con la scritta "Aeroporto di Asiago". Quest'estate, complice soprattutto il bel tempo, hanno registrato un grande successo. Poi c'è anche il servizio pronto taxi che consente a chiunque di raggiungere il centro storico, per lo shopping o per visitare una mostra d'arte, in pochissimi minuti».

All'interno della struttura c'è anche il ristorante. Come stanno andando le cose?

«Benissimo, in molti giorni di luglio e agosto, ma soprattutto nella settimana di Ferragosto, ha registrato il tutto esaurito. Un bel risultato visto che è dotato di 30 posti all'interno e 40 all'esterno. Nella stessa struttura c'è anche una sala riunioni e un'area relax».

Nel Vicentino, a Thiene, c'è un altro aeroporto importante, ossia quello di Thiene. C'è un rischio di concorrenza tra i due oppure è possibile prevedere in futuro una collaborazione?

«Nessuna concorrenza, visto che si tratta di strutture diverse. A Thiene sono specializzati nel volo acrobatico ed inoltre vantano la collaborazione con le scuole. Noi qui ad Asiago siamo specializzati nel volo di montagna, abbiamo un'importante collaborazione con l'associazione piloti di montagna, per i quali questo è uno scenario straordinario. Per quanto riguarda la collaborazione con Thiene di fatto già esiste, visto l'iniziativa di quest'estate».

All'aeroporto di Asiago si praticano altre attività?

«Diverse altre, tra cui in particolare il volo a vela e l'attività con gli alianti. Sono due specialità che vantano un buon numero di appassionati e sono molto diffuse anche fuori dall'Italia. Riteniamo che anche qui ci siano buoni margini di crescita. Per quanto riguarda gli alianti è presente anche un club di appassionati».

Quando si parla di aeroporto di Asiago è inevitabile il collegamento con il turismo. Voi come vi confrontate con i comuni dell'Altopiano e con le associazioni locali?

«Il rapporto è molto buono, improntato sulla reciproca collaborazione. I nostri numeri non sono straordinari se si pensa alla presenze complessive ma quando si parla, ad esempio, di "tot" atterraggi, dobbiamo considerare ad esempio che le presenze sono almeno il dubbio, visto che raramente un pilota in arrivo con un aereo privato viaggia solo. Ma è un altro l'aspetto importante, ossia il fatto che coloro che atterrano ad Asiago non risiedono in Veneto e quindi difficilmente sceglierebbero l'Altopiano come luogo di vacanza, come invece fanno ad esempio vicentini, veneziani e padovani».

Uno dei limiti, da sempre, del turismo altopianese, è legato alla scarsa percentuale di stranieri ...

«Noi ci stiamo lavorando, con risultati soddisfacenti. Ad esempio quest'estate abbiamo avuto numerosi piloti austriaci, in arrivo soprattutto da Innsbruck. Un altro Paese interessante e in crescita è sicuramente la Germania: per questo stiamo studiando una campagna pubblicitaria in riviste specializzate tedesche».

È vero che una parte degli appassionati che frequentano il Golf Club Asiago arrivano in aereo?

«Sì, è un buon numero. Noi peraltro con la signora Gemmo abbiamo lanciato l'iniziativa "Fly and play" ("Vola e gioca", ndr.) che di fatto è un pacchetto con varie possibilità. Al loro arrivo in aeroporto vengono prelevati in pullmino, poi hanno una serie di opportunità, che prevedono oltre al golf, con tanto di sacca personalizzata, anche un soggiorno di più giorni comprensivo della spa».

 

nr. 31 anno XX del 5 settembre 2015

Aeroporto di Asiago, l'anno del record (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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