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Expo 2015, luci e ombre per Vicenza

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Expo 2015, luci e ombre per Vicenza

Jacopo Bulgarini d'Elci, vicesindaco di Vicenza: «Aumento di turisti nella nostra città, ma giusto non aver fatto nessun tipo di investimento collegato all'Expo»

«Grazie all'Expo abbiamo sicuramente registrato un aumento di turisti nella nostra città, ma abbiamo fatto bene a non fare nessun tipo di investimento specifico». È questa la posizione del vicesindaco di Vicenza e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, già perplesso la primavera scorsa sulla possibilità di organizzare degli eventi ad "hoc" in concomitanza con il grande evento di Milano.

Expo 2015, luci e ombre per Vicenza (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)«Mi piace sottolineare - spiega Bulgarini d'Elci, che ha seguito personalmente la questione nell'ambito delle sue deleghe che comprendono tra le altre anche cultura e turismo - come tale decisione sia stata presa in pieno accordo tra l'amministrazione e le categorie economiche, a loro volte dubbiose sul fatto di investire soldi per richiamare gente dall'Expo. Alcuni studi, pubblicati in questi mesi, hanno evidenziato come dei vantaggi legati alla presenze turistiche ne abbiamo beneficiato molto la città di Milano, molto poco le altre città».

«A conti fatti - il bilancio definitivo del vicesindaco berico - i risultati ci hanno confermato che tali investimenti sarebbero probabilmente stati inutili, come peraltro credo che non tornino i conti, considerati gli investimenti fatti, all'iniziativa di Aquae Venezia 2015, collegata direttamente con l'Expo, così come pure alla Fiera di Verona, per quanto riguarda la rassegna dedicata al vino. Sono convinto che una parte dei turisti stranieri arrivati in Italia per l'Expo, in particolare coloro che hanno affrontano voli transoceanici, come americani, giapponese e cinesi, abbiamo visitato altre città, non solo Milano, possano avere visitato Verona, Vicenza e Venezia, ma questo indipendentemente da possibili mostre o eventi specifici che, per quanto ci riguarda, avrebbero comunque richiesto investimenti notevoli».

Alla fine comunque l'Expo potrebbe aver garantito una certa "ricchezza" per il capoluogo berico. «Pur in mancanza di dati ufficiali - conclude Jacopo Bulgarini d'Elci - di fatto impossibili da reperire, visto che magari la visita potrebbe essere avvenuta in giornata, magari arrivando da Milano in treno, siamo sicuri che un buon numero di turisti stranieri abbiano visitato la nostra città, la Basilica e le ville del Palladio. L'augurio, come già successo in occasione delle grandi mostre pittoriche organizzate negli anni scorsi, è che magari una visita veloce possa aver comunque soddisfatto e che questi turisti possano tornare a Vicenza, magari con più calma e magari dedicando più giorni, quindi anche con il pernottamento nelle nostre strutture alberghiere. Non dimentichiamoci che prima dell'inizio si diceva che all'Expo erano attese alcune decine di milioni i visitatori, dei quali secondo una stima, il 40% provenienti da fuori Europa».



nr. 39 anno XX del 31 ottobre 2015

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