NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Anche gli argini per fare cultura e turismo

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Anche gli argini per fare cultura e turismo

remo_longin (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)INTANTO I COMUNI SCELGONO...- La caratteristica principale di questo genere di operazioni è data dal fatto che, una volta messo a disposizione un certo territorio di propria competenza, ogni Comune sceglie che impronta dargli ed eventualmente quali varianti adottare per rendere il tutto più consono alle esigenze anche turistiche della zona. Remo Longin, titolare della palestra Saint Tropez di Dueville, ha collaborato intensamente con il comitato che ha creato il percorso Fogazzaro ed ha potuto toccare con mano delizie e ostacoli che si incontrano lavorando per ottenere poi il risultato finale che si cerca di raggiungere: “Abbiamo potuto constatare che in effetti se e quando si riesce a superare le difficoltà e le lentezze dei Comuni poi ciascuno sceglie a seconda della vocazione del proprio territorio. Il percorso Fogazzaro ha richiesto molto lavoro ed ora va completata l’installazione della segnaletica soltanto sull’ultimo tratto che sale a Tonezza dalla zona pedemontana. Con VicenzaÈ c’è stato normalmente collaborazione nel senso che ha fornito le tabelle informative ed ha aperto un altro fronte di iniziative per far conoscere il cammino anche all’estero. Certo che la burocrazia crea sempre problemi abbastanza difficili da superare, ma è anche vero che alla fine si arriva al risultato. Dopo di che ci sono certe cose che davvero si fa fatica a capire perché accadono. Un esempio: nel territorio di Cogollo del Cengio, tra Schirri e Barcarola, dove ci si prepara a salire verso Tonezza il Comune ha deciso di asfaltare quel tratto che è di circa quattro chilometri. Perché? Non so rispondere. Quel che è certo è che non c’era nessun bisogno di questo intervento dal momento che asfaltare un cammino percorso da persone e al massimo da biciclette da fuori strada vuol dire snaturare la destinazione di quel luogo e trasformarlo in un’altra cosa. Comunque è già stato asfaltato per cui c'è ben poco da fare o da dire. Resta il fatto che nessuno ci ha spiegato il perché”.

piergildo_capovilla (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)COGOLLO HA SUBITO DECISIONI ALTRUI…- E subito arriva la spiegazione del sindaco di Cogollo al quale quell’asfalto non è andato e non va giù. La disapprovazione nemmeno tanto generica di chi si è domandato perché si fosse cambiata la natura originaria di quel percorso, sia pure per un tratto abbastanza breve, è arrivata ovviamente fino al Comune, il quale ha cambiato amministrazione dopo che il progetto/asfaltatura era già stato avviato e finanziato. Piergildo Capovilla ci tiene a chiarire bene le cose, senza tralasciare niente: “Il progetto di quella stradina era stato avviato dall’Unione dei Comuni quando ne era presidente Calgaro, il precedente sindaco di Cogollo. Dopo di che siamo arrivati noi della nuova amministrazione ed è chiaro che messe le cose in questi termini quando si è presentato il momento di completare l’iter burocratico di quel provvedimento che non avevamo avviato noi di questa amministrazione non è stato possibile fare altro che chiudere il discorso come prevedono le regole: c’era il progetto, c’era il finanziamento… Certo che quella strada asfaltata non ha alcun senso, rovina tutta l’idea del percorso che dovrebbe rimanere sterrato e funzionare come tutto il resto del cammino. Capisco che alcuni si lamentino di questo finale, ma ripeto che non potevamo fare altro che concludere un iter preciso e non eludibile. Anche se personalmente non mi piace per niente, questa è la conclusione e non ci possiamo fare nulla perché non ne abbiamo avuto il potere”.

andrea_cevese (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)UN MESSAGGIO ANCHE PER IL TURISMO- Questo lavorare per attrezzare il territorio è evidentemente suscettibile di sviluppi che non vanno sottovalutati. Tutte le parti di questa provincia che hanno in serbo qualcosa di molto interessante nella conciliazione dei ruoli tra territorio, bellezze naturali, patrimonio culturale e storico che vi si manifesta, sono interessate ad approfondire il discorso e non è un caso che proprio a partire dal cammino Fogazzaro, in collaborazione con Cammini veneti, si sia dato l’avvio ad una serie di iniziative che alla fine dovrebbero avere come punto di approdo l’utilizzo delle tante cose che è possibile offrire con l’interesse turistico che si sta davvero risvegliando. L’avvocato Andrea Cevese, presidente del gruppo che ha dato vita al Fogazzaro, dice che in vista del completamento della dotazione di segnavie e cartellonistica previsto per la prossima primavera ci sono già richieste di vari gruppi che si dimostrano molto interessati a percorrere l’itinerario tra Montegalda e Tonezza anche in compagnia di qualche guida: “L’interesse non manca di certo e mi pare di capire che più ci avvicineremo alla conclusione del lavoro maggiori saranno le richieste. Abbiamo fatto un buon lavoro e sperimentato anche le difficoltà grandi e meno grandi in cui ci si imbatte. La burocrazia è davvero una piaga: un permesso chiesto al Comune di Vicenza ha richiesto nove mesi, non dico altro. Ma l’importante ora è che siamo arrivati al nocciolo della questione ed il cammino Fogazzaro è e sarà una belle realtà alla quale hanno partecipato molte persone di ottima volontà”.

 

nr. 40 anno XX del 6 novembre 2015



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