NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Amarcord Vicenza, cosa fa la "Guidolin band's"?

A distanza di due decenni dallo splendido ciclo che culminò con la conquista della Coppa Italia 1997 siamo andati a scoprire le loro "professioni": la maggior parte di loro siede in panchina. I ricordi del presidente Pieraldo Dalle Carbonare

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Amarcord Vicenza, cosa fa la "Guidolin band's"?

(C.R.) Sono passati oltre vent'anni da quello splendido gruppo che agli ordini di mister Francesco Guidolin fu promosso in serie A nel maggio 1995 per poi piazzarsi all'ottavo posto nel primo campionato e vincere la Coppa Italia l'anno successivo. Il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto approfondire la questione andando alla ricerca della loro attuale professione, rimasta per quasi tutti loro nel mondo del calcio. Ecco cosa è emerso.

 

Una "generazione di fenomeni" finiti soprattutto nelle panchine di club professionistici: ma ci sono anche dirigenti, c.t. azzurri, procuratori e commentatori televisivi

Amarcord Vicenza, cosa fa la "Guidolin band's"? (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Molti di loro sono finiti in panchina, alla guida di squadre professionistiche. Ma non mancano anche le eccezioni, con ruoli vari a livello dirigenziale, di procuratori calcistici e commentatori televisivi. Stiamo parlando di quella "generazione di fenomeni" - abbiamo scelto i più rappresentativi, impossibile "trovare" tutti... - riportando una squadra tipo (riproposta nel campetto qui a fianco) che abbiamo identificato in quella base della stagione 1996-1997 (per le scelta ci siamo basati sulle presenze complessive), ossia nell'anno della conquista della Coppa Italia nel maggio 1997. 

ALLENATORI. Via dunque ai mister, il gruppo più numeroso guidato da Domenico "Mimmo" Di Carlo, da pochi giorni sulla panchina dello Spezia in serie B, ma reduce da nove anni nell'elite calcistica, con i migliori risultati al Chievo. In Lega Pro (casualmente nessuno di loro allena nel girone A, quello di Bassano e delle padovane) allenano attualmente tre reduci di quel periodo: si tratta di Giovanni Cornacchini, alla guida dell'Ancona quarto in classifica, di Lamberto Zauli sulla panchina del Santarcangelo che viaggia nelle zone medio-basse della classifica (il "Principe" nella seconda parte della stagione 2013-2014 ha guidato alla promozione in Lega Pro il Real Vicenza, facendo dunque il suo ritorno nella città del Palladio) e di Giovanni Lopez, chiamato da poche settimane sulla panchina della Lucchese, che sta cercando di risollevare dalle zone basse della graduatoria. Nello stesso girone grande protagonista è invece la sorprendente Maceratese, seconda alle spalle della Spal ma per diverse settimane in testa, guidata da Cristian Bucchi, che pur non facendo parte di quel gruppo approdò in biancorosso subito dopo, precisamente nella stagione 1999-2000. Nel girone C si sta ottimamente comportando il Messina, attualmente quarto in classifica (ma a una sola lunghezza dalla coppia delle seconde, formata da Foggia e Lecce), guidato da Arturo Di Napoli, al suo primo anno sullo Stretto. Quello di mister calcistico, con tanto di patentino acquisito, è anche il lavoro di Fabio Viviani, anch'egli alla guida del Vicenza nel 2001-2002 e poi allenatore di diverse squadre di terza serie ma anche vice-allenatore a Napoli (con Edy Reja), a Udine (con lo stesso Guidolin) e a Palermo, con Beppe Iachini, sino a poche settimane fa, quando lo stesso Viviani ha lasciato la Sicilia dopo l'esonero di Beppe.

La lunga lista prosegue con Roberto Murgita, che fa parte dello staff tecnico del Genoa 

dopo aver fatto il vice di "Mimmo" Di Carlo, a Mantova, Parma, Chievo, Sampdoria, ancora Chievo e nello stesso Genoa; con Massimo Beghetto, già sulla panchina del Bassano e del Vicenza (anche se per poche giornate) e sino al maggio scorso alla guida della Primavera biancorossa; con Maurizio Rossi, allenatore della Clodiense, in serie D; con Marco Schernardi, tecnico della Civitanovese (Eccellenza Marche); con Riccardo Maspero, sino a un mese fa mister del Mantova. Lo stesso dicasi per i due portieri della "Guidolin band's, ossia Luca Mondini, attuale preparatore dei portieri delle giovanili del Parma e di Pierluigi "Gigi" Brivio, preparatore dei portieri della prima squadra dell'AlbinoLeffe, dopo aver ricoperto lo stesso ruolo a Portogruaro e Monza. A livello giovanile allenano anche Alessandro Iannuzzi (nella Lazio) e Giuliano Gentilini (nel Como). Panchine estere invece per Davide Belotti, emigrato in Svizzera, dove è stato vice-allenatore del Bellinzona, del Ticino e ora è alla guida del Biaschesi e per il croato Goran Tomic, che dopo aver allenato in Patria il Sebenik si è trasferito in Cina, dove ha allenato il Beijing Baxy e da quest'anno è alla guida del Tianjin Songjiang.

In attesa di chiamata, oltre a Francesco Guidolin (quest'anno vicino alle panchine di Napoli, Hellas Verona e altri club, tra cui uno estero), anche Pasquale Luiso, già alla guida, tra le altre di Sora, Sulmona, Triestina e Celano; Gilberto Pulpito D'Ignazio, vice-allenatore del Taranto lo scorso anno e Tonino Praticò, già alla guida del Trissino-Valdagno e lo scorso anno vice di Lopez al Vicenza. Nella lista doveroso inserire anche Roberto Baronio, da quest'anno commissario tecnico della nazionale italiana under 18.

DIRIGENTI E ALTRO. E gli altri biancorossi di quel periodo rimasti nel mondo del calcio cosa fanno? Se si esclude Massimo Ambrosini, opinionista televisivo per Sky, e dei due uruguaiani Marcelo Otero e Gustavo Mendez, entrambi procuratori in Patria, gli altri sono dirigenti: Gabriele Ambrosetti ha il patentino di direttore sportivo (ruolo ricoperto nel Varese sino all'anno scorso), Fabio Firmani è responsabile tecnico e dirigenziale di un club negli Emirati Arabi, mentre Giampiero Maini è direttore di una scuola calcio a Roma. Qualcuno lo avremo dimenticato (e chiediamo scusa), di qualche altro abbiamo perso le tracce, ma potremmo ritrovarlo a breve. 

 

Di Carlo sulla strada dei biancorossi: mercoledì 9 dicembre in Spezia-Vicenza "Mimmo" avversario dopo nove anni. Sinora quattro precedenti in campionato contro la sua ex-squadra

Amarcord Vicenza, cosa fa la "Guidolin band's"? (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Le strade del Vicenza e del già ricordato "Mimmo" Di Carlo, tornano ad incrociarsi. Succederà mercoledì 9 dicembre (fischio d'inizio alle 18.30), quando la 17esima giornata, coincidente con l'ennesimo turno infrasettimanale del torneo cadetto metterà di fronte lo Spezia e la squadra di Pasquale Marino. La formazione ligure è partita con molte ambizioni anche in virtù di notevoli investimenti da parte della dirigenza nel mercato estivo, ma le cose non sono andate come nelle previsioni e così a pagare è stato il tecnico croato Nenad Bjelica. Al suo posto è stato per l'appunto scelto Di Carlo, 51 anni: per "Mimmo", che esordì come allenatore alla guida della Primavera del Vicenza (giunto anche alla semifinale del Torneo di Viareggio) un esordio negativo con la sconfitta casalinga contro il Crotone in campionato, compensato con la vittoria in Coppa Italia contro la Salernitana che vale la sfida agli ottavi di finale all'Olimpico di Roma. 

Di Carlo, che con lo Spezia ha firmato un contratto di un anno e mezzo (sino al giugno 2017) è tornato a misurarsi con la serie B a distanza di nove campionati: la sua ultima 

esperienza nella cadetteria è infatti datata 2006-2007 quando alla guida del Mantova, finì all'ottavo posto nel torneo con Juve, Napòli e Genoa, mentre l'anno precedente, sempre alla guida dei virgiliani, catapultati dalla C2 alla B in due anni, sfiorò la promozione in serie A, sfuggita solamente nella finale play-off contro il Torino. Da allora ha allenato solamente in serie A, con alterne fortune, alla guida del chiamata del Parma, del Chievo Verona (in due periodi diversi, culminati da due salvezze consecutive e da uno splendido 10° posto nel 2011-12), Sampdoria, Livorno e Cesena.

Visto che il Vicenza manca dall'élite calcistica dalla stagione 2000-2001, facile intuire che sono dunque quattro i precedenti in campionato tra il Vicenza e Di Carlo, che contro la sua ex squadra vanta un bilancio di due vittorie, un pareggio e una sconfitta. Nella stagione 2005-2006, con il Mantova nelle vesti di matricola, "Mimmo" sbancò subito lo stadio Menti nella gara d'andata (si giocò il 20 settembre) nella squadra allenata da Giancarlo Camolese: risultato 0-1 con gol di Noselli al 43' del primo tempo. A sorpresa, nella gara di ritorno disputata il 3 febbraio 2006 allo stadio Martelli, con mister Camolese in forte bilico (una sconfitta gli sarebbe costata la panchina), la formazione biancorossa centrò il successo con identico punteggio (0-1, gol di Benito Carbone al 31' del primo tempo), spodestando la capolista dalla vetta della classifica.

Nella stagione successiva, quella del 2006-2007, nel match d'andata, disputato allo stadio Martelli l'8 ottobre 2006, il Mantova di mister Di Carlo, riuscì a battere il Vicenza per 2-0 con gol nella ripresa di Tarana al 9' e di Bernacci al 15': una partita che in qualche modo fa parte della storia biancorossa visto che segnò l'esordio sulla panchina di Angelo Gregucci, subentrato a Giancarlo Camolese (appena 1 punto in 5 partite) qualche giorno prima. Pareggio a reti bianche invece nel match di ritorno, giocato il 10 marzo 2007 allo stadio Menti: in campo altro Vicenza (fu quello il settimo risultato utile consecutivo) che però non riuscì a sfruttare la superiorità numerica contro i virgiliani, costretto a giocare in dieci dal 41' per l´espulsione di Grauso per doppia ammonizione.



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