NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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La Biblioteca La Vigna sotto stress: va salvata

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La Biblioteca La Vigna sotto stress: va salvata

La Biblioteca La Vigna sotto stress: va salvata (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)GIRO DEL MONDO CON LA CULTURA- La descrizione delle attività della biblioteca vicentina conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, compresi imprenditori e Università, è la storia di una vera e propria impresa scientifico/popolare che ha avuto il suo spunto essenziale e risolutivo nell’intuizione geniale di Demetrio Zaccaria, ma che quello stesso punto di origine ha saputo sviluppare ed estendere un grande lavoro di promozione fino a coinvolgere davvero il mondo accademico, il mondo dei tecnici, il mondo degli studiosi e degli analisti, praticamente tutti coloro che sul terreno della civiltà della terra hanno fondato almeno in parte la propria vita di lavoro e di studio. “La storia, quella del mondo e quella degli uomini è in molta parte un gioco del destino: l’America fu scoperta per caso da un grande navigatore che cercava qualcos’altro. Il caso ha governato anche i passaggi cruciali della vita di Demetrio Zaccaria, collezionista di libri e fondatore della Biblioteca Internazionale “La Vigna”, uno scrigno di quarantatremila titoli sull’enologia, la gastronomia, l’agricoltura, dal XV secolo ai giorni nostri”. È la presentazione della Biblioteca La Vigna e del suo fondatore così come appare in rete. Poche informazioni per spiegare che si tratta di un fenomeno culturale di primissima grandezza, capace di catalizzare l’attenzione degli studiosi di tutto il mondo: tesi di laurea che partono da qui per finire negli Stati Uniti e ritorno, promozione di incontri internazionali, il Consiglio scientifico che affianca la presidenza per rendere continuo il messaggio verso l’esterno, un trimestrale in rete che viaggia verso tutto il mondo all’attenzione di una “clientela” che come quella che si occupa di coltivazioni specializzate, uva e vino, storia secolare della civiltà, rimane costantemente con gli occhi bene aperti e attenti per capire che cosa si può raggiungere di volta in volta per arricchire ulteriormente questo scrigno di sapienza e di cultura.

TRA CARLO SCARPA ED ETTORE GALLO- Se poi vogliamo aggiungere un’altra perla a questa istituzione che la città dovrebbe mantenere gelosamente fuori dal pericolo di crisi di qualsiasi genere, ebbene allora giova ricordare che la sede de La Vigna è legata a doppio filo ad una specie di magia quasi casuale che collega personaggi di grande importanza ed ai quali si deve infine il risultato finale di una certa operazione, un’operazione importante come quella di recuperare e rendere “nuovo” un monumento architettonico importante e prestigioso del centro storico cittadino come palazzo Brusarosco. Per rivedere quest’altra parte della storia, bisogna tornare ai primi anni sessanta, quando l’avvocato vicentino Ettore Gallo, eroe della resistenza, compagno di lotta insieme con Neri Pozza, Fraccon e tanti altri agli invasori nazisti oltre che esponente di spicco del Partito Socialista, acquista l’intero palazzo dove desidera trasferire lo studio professionale e la residenza della famiglia, operazione che si concluderà a fine assi sessanta. Succede però un’altra cosa: attraverso l’amico Licisco Magagnato, il genio del recupero e della modernizzazione di Castelvecchio a Verona, l’avvocato Gallo entra in contatto anche con Carlo Scarpa, che in quegli stessi anni è impegnato proprio nel cantiere veronese (Licisco Magnato di quel museo sarà direttore a lungo, per molti anni) e naturalmente propone a Scarpa di occuparsi di Palazzo Brusarosco per ridisegnarne gli interni in chiave moderna, per un normale utilizzo quotidiano dell’edificio. In seguito a questo contatto c’è un altro sviluppo: sarà poi lo stesso Ettore Gallo nel 1965 ad assumere la difesa di Carlo Scarpa davanti all’autorità giudiziaria di Venezia dopo una denuncia da parte dell’Ordine degli architetti per esercizio abusivo della professione, ottenendo per il proprio patrocinato un verdetto di piena assoluzione. Durante la guerra palazzo Brusarosco aveva subito ingenti danni a seguito dei bombardamenti, soprattutto all’ultimo piano, dove Scarpa progettò l’abitazione della famiglia Gallo, trasformando la soffitta in un grande appartamento e restituendo tutto l’edificio al suo splendore originario.

LA VOCAZIONE DE LA VIGNA- La Biblioteca Internazionale “La Vigna” è un Istituto di documentazione, specializzato nel settore di studi sull’agricoltura e sulla cultura e civiltà del mondo contadino. Il fondo librario ammonta oggi a circa 50.000 volumi, ed è costantemente arricchito con acquisti selettivi sul mercato antiquario e su quello corrente. Vengono acquisite generalmente tutte le opere di agricoltura edite in lingua italiana, mentre, specificatamente per quelle riguardanti la vite e il vino, il loro reperimento è curato anche a livello internazionale, con particolare riguardo a quelle pubblicate in lingua francese, inglese, spagnola e tedesca. Una notevole percentuale dei volumi posseduti concerne la coltivazione della vite e la produzione vinicola; molte opere, inoltre, riguardano temi specifici, come la coltura della patata e dell’olivo, l’allevamento delle api e la produzione dell’olio e del miele.

Il patrimonio librario de “La Vigna” comprende non solo opere pubblicate negli ultimi anni, ma anche edizioni a stampa a partire dal XV secolo; di particolare pregio è la ricca collezione di testi inerenti all’enologia dal XV al XVIII secolo. Sono disponibili, inoltre, le più importanti riviste di settore, cessate e correnti, del panorama editoriale nazionale e internazionale.

La Biblioteca La Vigna sotto stress: va salvata (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

Nel 1999 “La Vigna” ha acquisito la Biblioteca di Agricoltura della famiglia Caproni, ricca di opere concernenti le bonifiche, i cereali e la politica agraria condotta durante il ventennio fascista. Inoltre nelle raccolte sono presenti il Fondo Ispettorato Regionale per l’Agricoltura, vale a dire la Biblioteca ottocentesca dei Comizi Agrari del Dipartimento di Vicenza e successivamente delle Cattedre ambulanti della provincia vicentina, il Fondo Fagiani, raccolta dei volumi dello storico Fernando Fagiani, studioso del pensiero economico e sociale del XIX e XX secolo, ed il Fondo Galla, con opere sulla caccia, e infine il Fondo Cerini di più recente acquisizione.

COME ADOTTARE UN LIBRO- Tra le iniziative della biblioteca c'è la cosiddetta adozione del libro. Con il progetto “Adotta un libro”, La Vigna, in collaborazione con Forma Srl, sta realizzando l'informatizzazione del proprio patrimonio librario, il più vasto, antico ed importante a livello internazionale su tutto ciò che riguarda la civiltà contadina e la cultura enogastronomica. 
Scegliendo il libro più vicino ai propri interessi permette la seguente prospettiva:

- scansione completa in alta qualità del libro, dunque il salvataggio definitivo dei suoi contenuti

- archiviazione on line, con nuove e più ampie possibilità di consultazione per tutti;

- eventuali riproduzioni digitali o anastatiche e dunque nuova vita al libro

In cambio, l'adozione dà diritto ad una personalizzazione del progetto: ad esempio, la pubblicazione del libro in CD o in stampa anastatica allo scopo di diffonderlo o di farne un gadget; l'utilizzo dei contenuti e delle immagini a scopo di comunicazione, anche commerciale ecc.

Con il 2014 la Biblioteca “La Vigna” propone una nuova iniziativa l'”Operazione salva-libro” per salvaguardare il proprio patrimonio librario. Con cadenza mensile si propongono rilegature di volumi e periodici, piccoli interventi di ripristino e digitalizzazione di periodici settecenteschi/ottocenteschi e libri significativi. Verrà indicato il costo totale dell'intervento e il frutto di quanto raccolto verrà progressivamente aggiornato, evidenziando quali e quanti libri verranno “salvati”. Chiunque, con un minimo contributo anche di soli 5 euro, può concorrere alla conservazione e salvaguardia di un libro. In un'epoca in cui il digitale sta prendendo il sopravvento, non si può e non si deve dimenticare il fascino di sfogliare un libro.

 

nr. 45 anno XX del 12 dicembre 2015

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