NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Residence Campiello, un futuro "normale"

Dopo un decennio di malavita, prostituzione e blitz delle forze dell'ordine, il condominio più "famoso" di Vicenza sta registrando una svolta decisiva grazie ad un nuovo amministratore, un Comitato e ai proprietari

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Residence Campiello, un futuro "normale"

(C.R.) Di certo è il condominio più famoso di Vicenza. Ma anche il più chiacchierato, il più citato nei servizi televisivi e nelle pagine di cronaca nera di quotidiani e siti Internet e, anche, il più degradato. Stiamo parlando del Residence Campiello, il complesso residenziale in viale San Lazzaro a Vicenza (nella zona ovest della città, in direzione di Verona) che conta 128 appartamenti, equamente divisi: 64 nella scala A e 64 nella scala B. Ebbene dopo dieci anni di degrado, fatti di malavita, prostituzione e continui blitz e controlli delle forze dell'ordine, si sta registrando una svolta decisiva, quasi impensabile sino a qualche anno fa. Merito del nuovo amministratore condominiale, Marco Crestani, titolare della Arkom sas di Vicenza, che si è preso a cuore il problema e seppur faticosamente sta riuscendo nell'obiettivo, anche grazie al "Comitato per la rinascita del Campiello" che, grazie allo stesso Crestani, è riuscito a convincere la quasi totalità dei proprietari a dare una svolta decisiva. Ecco quanto successo, grazie alla testimonianza dello stesso Crestani e del co-fondatore e portavoce del Comitato Enrico Cremaschi.

 

Marco Crestani, amministratore condominiale del "Campiello": «Interventi per oltre 100 mila euro a carico dei proprietari: l'ultimo atto sarà l'installazione di un cancello blindato»

La sua è una (improba) sfida che sta vincendo. Marco Crestani, nelle vesti di amministratore del Residence Campiello, sta riuscendo dove nessuno dei suoi colleghi che l'avevano preceduto era riuscito a portare a termine. «In effetti da oltre un anno - ammette - stiamo lavorando alacremente, praticamente tutti i giorni, per dare una svolta decisiva, che ora possiamo dire è molto vicina. Nel corso del 2015 abbiamo intrapreso una vera e propria svolta, intervenendo in ogni direzione per ridare normale vivibilità e qualità della vita a tutti i residenti. Il Campiello, purtroppo noto, per le sue vicissitudini negative, ha cambiato completamente direzione e ha come obiettivo nei prossimi tre anni di diventare il palazzo più sicuro della città. Il tutto pur mantenendo la vivibilità e il calore di un condominio civile».

Residence Campiello, un futuro "normale" (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Ma come è stato portato avanti questo mega intervento? A spiegarlo è lo stesso amministratore che precisa: «Abbiamo proceduto con interventi sull'ordine e la sicurezza oltre che la regolarizzazione della parte economica. In questo senso va dato merito ai proprietari di aver accettato un grosso sacrificio, che però era necessario. Ognuno di loro, e mi piace dire che tale decisione è stata presa praticamente all'unanimità, ha sborsato circa 1.000 euro, oltre naturalmente alle spese condominiali annuali (circa 500 euro a testa, ndr.). L'esborso complessivo di denaro, pari ad oltre 100 mila euro, ha riequilibrato la situazione economica: ora il condominio non ha più morosità verso i fornitori grazie ad un importante intervento economico fatto da parte dei proprietari, effettuato nel corso del 2015. Ad oggi il "Campiello” ha sanato i debiti verso le aziende fornitrici di energia e i fornitori, inoltre risulta essere finanziariamente sano ed affidabile».

Tuttavia l'impegno maggiore ha riguardato l'aspetto della legalità. «Tale sforzo ci ha consentito negli ultimi otto mesi di sgomberare da abusivi ben sedici appartamenti e allontanate storiche “famiglie” legate alla microcriminalità: nove di questi sedici appartamenti ora sono blindati al 100% ovvero con porte e finestre corazzate con lastre di acciaio e porte con serratura anti effrazione con cilindro europeo di sicurezza, Gli altri sono tornati disponibili ai proprietari per la normale locazione. Dei 128 alloggi, 80 sono regolarmente locati a italiani o stranieri, 20 sono abitati da proprietari residenti. 9 sono blindati al 100%. Appartamenti che erano in mano alla microcriminalità o alla prostituzione o occupati da disperati e che sono stati sgomberati negli ultimi 8 mesi. I rimanenti 19 appartamenti sono disponibili alla locazione e liberi. Vi sono poi solo un paio sono attualmente locato ad una famiglia di rumeni ben nota e oggetto di attenzione».

«Stiamo proseguendo nel nostro obiettivo - prosegue Crestani - visto che nella struttura sono rimaste tre prostitute fisse, a cui se ne aggiungono un altro paio a rotazione. Poi ci sono 4-5 soggetti che vivono da disperati nei corridoi, spostandosi tra una scala e l’altra e dormendo nei pianerottoli qualche ora la notte o in auto di compiacenti. Per questi soggetti, tra cui una nota prostituta romena, auspichiamo che le forze dell’ordine intervengano con fermezza definitivamente allontanandoli, in quanto motivo di disagio, preoccupazione e sporcizia nel condominio. I vani tecnici dei contatori di acqua luce e gas prima venivano utilizzati quali latrine per disperati “locali” o provenienti dai dintorni che scavalcavano perfino la rete di confine per entrare, venivano utilizzati dalle prostitute con alcuni clienti, venivano utilizzati per drogarsi o nascondere la droga ma ora sono blindati».

«Tutta l’area esterna e gli ingressi - aggiunge l'amministratore berico - sono video-sorvegliati: con 13 telecamere attualmente in funzione siamo sicuramente il condominio più sorvegliato, compreso il portone d'ingresso dove vengono registrate tutte le auto in entrata e in uscita. Sono state installate delle porte corazzate con apertura da remoto da parte della Veneto Security che si occupa del controllo degli accessi. L’area antistante le porte e i vani tecnici sono sotto video sorveglianza "H24" e controllati da 8 telecamere quindi due per ogni vano tecnico. Accesso consentito oggi solo a persone autorizzate dal sottoscritto ovvero condomini e tecnici dello stesso edificio».

Nel giro di pochi mesi verrà ultimato questo mega-progetto di pulizia e ritorno alla legalità. «Abbiamo iniziato - conclude - ad installare le telecamere anche nei corridoi dei piani, in questa fase al piano più critico dove esiste il maggiore disturbo. Entro la primavera, quindi nell'arco di pochi mesi, si investirà anche nella chiusura degli accessi al condominio. L'ultimo atto sarà la chiusura del il cancello carraio di viale San Lazzaro, aperto da anni a chiunque, con sistemi di apertura non clonabili e consegna di chiavi e telecomandi solo a proprietari e residenti. Il cancello sarà collegato alla centrale operativa della Veneto Security per l’eventuale apertura da remoto immediata in caso di emergenza ad ambulanze e forze dell’ordine».



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