DUE SETTIMANE, NESSUN SEGNALE…- Significa che l’amministrazione sta resistendo al tema sollevato dalla mozione? Sono passate due settimane dalla mozione a tre firme che ha seguito la petizione di Erica Panighello e nessun segnale è pervenuto a dimostrare quale sia il clima attuale. Formisano è il presidente del consiglio comunale e la sua autorevolezza anche in quanto componente della maggioranza che governa Palazzo Trissino sembrerebbe dover sollecitare una risposta molto più rapida di quanto non siano quelle dedicate ad altri proponenti. La domanda è rivolta allo stesso Formisano: l’amministrazione sta in qualche modo resistendo e cerca di mettersi di traverso all’iniziativa, oppure è soltanto un’impressione non fondata? “Sarei stupito da un atteggiamento di questo genere -risponde- anche soltanto tenendo conto delle reazioni che ho trovato in consiglio e che non mi erano parse contrarie. La mozione andrà esaminata e passata alla commissione, non credo che chi sostiene la maggioranza sia stupito dal tema; in realtà quando ho firmato la mozione ho parlato con molti colleghi e non ho avuto affatto l’impressione che fossero perplessità o dubbi. Credo che la mozione seguirà il suo cammino normale andando in commissione e al parere del dirigente della Mobilità. Dopo di che se ne potrà discutere in consiglio e tutto sarà in regola quali che siano i pareri finali e la decisione finale. Davvero mi stupirei se ci fosse qualche resistenza da parte dell’amministrazione perché non è l’impressione che mi è stata data al momento della presentazione della mozione. Mi stupirei ancora di più se penso che i consiglieri vengono spesso accusati di non pensare molto, di limitarsi al lavoro di approvazione o meno delle delibere e di non avere per il resto iniziative di un certo spessore: sarebbe controproducente che una volta che le iniziative arrivano e sono anche interessanti ci si lamentasse e si prendessero posizioni contrarie anche soltanto ad un progetto prima ancora di capirne la fattibilità, la vera, possibile realizzabilità. Non credo che si vada a finire su questo terreno…”.
MA IL PRECEDENTE DI VIA IV NOVEMBRE…- Non è del tutto tranquillizzante se è vero come è vero che per un anno e mezzo una proposta dei 5STELLE per Via IV Novembre è rimasta arenata negli uffici del Comune senza che si ottenesse una risposta e senza quindi poter neppure pensare ad aprire una discussione. Anche questo è un punto al quale pensare. Dice Federico Formisano che quella vicenda ha in effetti provocato un inasprimento dei toni al punto che c’è stato bisogno non soltanto delle sollecitazioni dei consiglieri interessati direttamente, ma della stessa conferenza dei capigruppo per sciogliere il nodo ed ottenere la risposta tanto attesa: “In quel caso si trattava della sistemazione dell’area per senso unico e viabilità e la cosa è andata avanti troppo tempo prima che la conferenza capigruppo ottenesse finalmente ascolto; spero che non si ripeta quell’episodio. Si tratta di temi di rilievo per la città, anche nel caso di questa nuova mozione e mi domando se ci rendiamo conto tutti quanti noi della maggioranza che non si possono lasciare ad altri. È sbagliato permettere che di certi temi si impossessino altre parti politiche quando siamo noi che abbiamo tutto quel che occorre per proporre, discutere e approvare determinati provvedimenti. L’anno scorso ho chiesto che venissero in consiglio varie proposte interessanti come quelle sulle biblioteche, il mercato: ho detto a chi aveva idee da proporre che venissero in consiglio e se ne sarebbe parlato. Se non si fa così credo che alla fine si vada a ricadere in effetti negativi che abbiamo visto verificarsi in passato e su cui siamo sempre stati giustamente molto critici. Non credo che ci sia spazio per risentimenti o fastidi, credo invece che si debba discutere tutto quel che può dare giovamento alla vita nella nostra città”. Paradossalmente insomma anche il precedente non troppo tranquillizzante di Via IV Novembre potrebbe fare da detonatore positivo in questo caso. Si uscirebbe anche dall’equivoco di pensare che una certa pratica non rilasciata da un ufficio abbia come unico responsabile il dirigente in questione e non ci sia dietro queste riserve qualcosa di più, come appunto qualche assessore che non gradisce troppo l’iniziativa e fa viaggiare la propria vettura con il freno a mano tirato…
L’INCENTIVO? MENO TASSE SULL’AUTO- Chi ha precedenti illustri sul terreno delle piste ciclabili, precedenti che risalgono addirittura al 2001 (correzione e completamento del piano urbanistico territoriale da parte della giunta Hüllweck) è Claudio Cicero, assessore alla mobilità del governo di centrodestra nonché consigliere delegato alla stessa materia nella prima giunta Variati. La tesi di Cicero è interessante oltre che sicuramente originale: concordando il linea di massima sulla possibilità di creare incentivi diretti a chi non usa l’auto in centro, Cicero sostiene che la vera molla da liberare per rendere questa operazione vincente a tutto tondo sarebbe quella di alleggerire proporzionalmente il carico delle tasse che gravano sull’automobile: “Non posso concordare sull’idea che l’uso della bicicletta possa portare beneficio alla gestione del centro storico, ma mi domando perché non si pensa a creare un vero incentivo che dovrebbe secondo me essere quello della detassazione sull’auto. Se uso la bici devo poter usufruire del vantaggio economico di uno sconto di 1/365esimo per ogni giorno che non uso l’auto, e lo sconto deve essere applicato a tutto, dal bollo al premio assicurativo. È un assurdo? Mica tanto. Pensate a quello che paghiamo per l’uso dell’auto: una tassa di circolazione che è diventata come una gabella medievale perché ora è tassa di proprietà ed uno Stato che guadagna speculando su tutti noi su qualsiasi operazione sia connessa all’auto. Gli automobilisti pagano sempre e per tutti, questa è una vecchia storia, e così credo davvero che si possa cambiare marcia nel momento in cui spuntano iniziative come questa della mozione pro-bici. Altro discorso bisogna fare sulla reale fattibilità di certe iniziative perché l’esempio del paesino in provincia di Lucca non può certo fare da parametro per una città, neppure per una piccola città. Ma è vero che si tratta di temi sui quali si deve aprire un dibattito esauriente perché è altrettanto vero che gli indici di inquinamento delle nostre città, e di Vicenza in particolare, sono alti e preoccupanti. Figuriamoci se proprio io posso essere accusato di oppormi alle piste ciclabili. Me le sono inventate e ne abbiamo fatto una mappa notevole: soltanto manca il completamento perché se li piste non sono tra di loro connesse il vantaggio di percorrerle termina nel momento stesso in cui sei costretto ad attraversare la strada per raggiungere la pista successiva. Sono tutte cose di cui parlare. Per questo confermo che sulla mozione firmata anche da Formisano sono sostanzialmente d’accordo e sono anche convinto che meriti attenzione”.
nr. 08 anno XXI del 5 marzo 2016