NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Costabissara vuole restare la "regina"

Nella classifica del Sole 24 Ore è il primo comune vicentino per qualità della vita e il 18° in Italia. Il bilancio del sindaco Maria Cristina Franco e le richieste delle categorie economiche in vista delle elezioni amministrative

di C.R.

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Costabissara vuole restare la "regina"

Nella classifica 2015, stilata dal Sole 24 Ore, Costabissara risulta il primo comune della provincia di Vicenza per qualità della vita e il 18° in Italia su 8.100 centri. Una leadership di grande prestigio che il comune bissarese ha tutta l'intenzione di mantenere nei prossimi anni. Tuttavia Costabissara è uno dei dodici comuni vicentini attesi dal voto delle elezioni amministrative, previste in una delle prime due domeniche di giugno (5 o 12): a tre mesi dalla scadenza ne abbiamo parlato - attraverso un'intervista - con il sindaco Maria Cristina Franco (che ha annunciato di ricandidarsi dopo aver concluso il primo mandato) e i rappresentanti locali di Confcommercio e Confartigianato. Ecco come è emerso.

 

Paolo Chiarello, presidente della delegazione Confcommercio di Costabissara: «Preoccupati per l’apertura di diversi supermercati sulla strada statale del Pasubio»

Nell'intervista al sindaco di Costabissara, Maria Cristina Franco, che segue i primi due paragrafi, ci sono alcune domande che di fatto sono rivolte dai due delegati delle principali categorie economiche locali: si tratta di Paolo Chiarello, presidente della delegazione Confcommercio di Caldogno, che assieme a Tommaso Listrani, delegato comunale Confartigianato a Costabissara, che abbiamo interpellato anche per sentire il "polso della situazione".

Costabissara vuole restare la "regina" (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«I nostri rapporti come delegazione locale con l'amministrazione di Costabissara – assicura Paolo Chiarello, titolare della boutique "Vestibene", che si trova in centro - sono buoni, per non dire eccellenti. Non solo esiste piena collaborazione nei nostri confronti da parte del Comune, che appoggia e patrocina tutte le nostre iniziative, ma la stessa amministrazione ci aiuta a crearne delle altre per garantire alle attività commerciali ulteriori vantaggi. Come noto la situazione economica non è facile, ma riteniamo che nel nostro comune non sia il caso di lamentarsi. È vero c'è qualche vetrina chiusa, ma sono poche, quindi non è il caso di allarmarsi. Costabissara rimane un centro dell'hinterland di Vicenza molto ambito, secondo quanto ci dicono gli agenti immobiliari è ritenuto un "piccolo gioiello" in provincia, al punto che c'è gente che da anni cerca una casa per trasferirsi qui».

Ma i commercianti bissaresi hanno comunque qualche cruccio. «Semmai, ed è una vicenda della quale abbiamo già interpellato l'amministrazione - continua Chiarello - siamo preoccupati per quella che a tutti gli effetti sta diventando la "via del mercato": ci riferiamo alla strada statale Pasubio dove sono sorti di recente tre supermercati, quasi uno in fila all'altro. Ancora più preoccupante il fatto che nei pressi del "Botteghino" stia sorgendo un ipermercato "Tosano" che quando sarà aperto finirà davvero nel penalizzare le attività commerciali del nostro centro. Che cosa ci attendiamo ancora dall'amministrazione? Che si proceda con quel bando che prevede lavori di intervento e ristrutturazione nell'area più centrale, quella di piazza Vittorio veneto, che prevede anche la costruzione di palazzine con destinazione commerciale e residenziale: sarebbe la mossa strategica per rilanciare il centro del paese».

 

Tommaso Listrani, delegato comunale Confartigianato a Costabissara: «Chiediamo che negli interventi comunali vengano coinvolte le aziende che operano nel territorio»

Bilancio positivo e ottimismo per il futuro arriva anche da Tommaso Listrani, imprenditore nel settore edile, da 8 anni delegato comunale del Comune di Costabissara e con trascorsi da consigliere comunale per un periodo molto lungo, una dozzina d'anni. «I rapporti tra amministrazione e Associazione Artigiani - assicura Listrani - sono molto buoni: nell'ultimo quadriennio vi sono stati incontri e riunioni grazie ad una reciproca collaborazione: ad esempio sono state concesse deroghe agli acconciatori ed estetisti grazie alla collaborazione tra l’ufficio categorie di Confartigianato Vicenza e il Comune. Dal 2013 con la disponibilità e collaborazione tra i rispettivi uffici sono stati

svolti accertamenti per l’Uc, Imu e Tares. Senza dimenticare che la giunta mandamentale di Confartigianato Vicenza ha contribuito alla fornitura e posa del cippo commemorativo della grande Rievocazione storica per il 500° anniversario della “Battaglia di Motta" dell'ottobre 1513 e ha contribuito alla mostra di reperti bellici originali, in occasione del 100° anniversario della Grande Guerra».

Costabissara vuole restare la "regina" (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Il bilancio di questo mandato politico - aggiunge Listrani - è positivo. Nel nostro paese ci sono 674 aziende di cui 220 iscritte all’Associazione Artigiani (circa il 33% del totale, ndr.) per la maggior parte artigiani edili, manifatturieri e di servizi alla persona. Le varie aziende, in diversi modi e per diversi motivi, si sono dovute interfacciare con l’Amministrazione Comunale e alla fine si è sempre trovata una linea di comune intesa e reciproca collaborazione».

Ma gli artigiani bissaresi che cosa chiedono prossimo quinquennio e quali sono le priorità maggiori? «A colui che verrà eletto alle amministrative - conclude - chiediamo di continuare in questa costruttiva collaborazione tra associazione Artigiani e Amministrazione Comunale; tuttavia vi sono delle questioni migliorabili. Chiediamo che sia costituita la consulta degli artigiani, un organo consuntivo del comune con funzioni propositive, per implementare il rapporto proficuo tra l'anima amministrativa e quella artigiana dando così più voce agli artigiani presenti nel territorio, riconoscendo loro il peso che hanno nella nostra comunità e i contributi economico-sociali che da sempre danno al paese. Vorremmo l'implementazione degli orari di aperta del ecocentro e delle quantità di materiale sversabile, con l'aumento proporzionale anche del nostro contributo. Chiediamo che, dove le normative ne diano la possibilità, nei vari interventi che l'amministrazione pone in essere nel territorio siano seriamente prese in considerazioni aziende artigiane del paese».



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