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Terme a Recoaro, la nuova "era" inizia a giugno

di C.R.

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Terme a Recoaro, la nuova "era" inizia a giugno

Gianluca Forcolin, assessore regionale al bilancio e alle partecipazioni societarie. «Registriamo una sinergia per la valorizzazione del compendio termale a Recoaro»

Terme a Recoaro, la nuova "era" inizia a giugno (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Anche la Regione è scesa in campo per il rilancio delle terme a Recoaro, che nella storia (soprattutto negli Anni Cinquanta e Sessanta) ha sempre rappresentato un "gioiello" del turismo veneto, almeno sino al periodo della cosiddetta "decadenza". Un primo vertice, tenutosi a Valdagno nelle settimane scorse, ha visto la presenza, tra gli altri, del vicepresidente della Regione Veneto, Gianluca Forcolin, che ricopre anche la carica di assessore al bilancio e alle partecipazioni societarie e il presidente della prima commissione del Consiglio regionale, Marino Finozzi, che da vicentino ha sempre avuto un occhio di riguardo, quando ha ricoperto per anni il ruolo di assessore veneto al turismo, alle terme recoaresi così come per l'Altopiano di Asiago. Nell'occasione i "vertici" della Regione, hanno incontrato il liquidatore della Società Terme di Recoaro s.r.l. nominato a fine dicembre dalla giunta regionale, Nicola Serafini, e i rappresentanti delle categorie economiche e imprenditoriali dell’area.

«Il primo impatto – precisa l'assessore Forcolin – è stato estremamente positivo, a conferma che c'è l'intenzione di tutte le componenti di un rilancio turistico della zona. Il nostro obiettivo iniziale era di mettere in collegamento il liquidatore appena nominato con la realtà imprenditoriale del territorio in modo da fare sinergia tra tutti i soggetti che hanno mostrato interesse alla valorizzazione del compendio termale, con la prospettiva di creare opportunità economiche, turistiche e occupazionali per il futuro. Noi come Regione abbiamo portato avanti il nostro impegno per portare avanti il percorso di rilancio delle terme recoaresi e il liquidatore, confortato da quanto espresso nel corso dell’incontro, ha annunciato l’apertura regolare della stagione al prossimo 1 giugno. Stiamo definendo un insieme di azioni sinergiche che, messe insieme, porteranno di sicuro già nel breve periodo una fase innovativa e di sviluppo del complesso termale».

«Questo percorso – fa notare il vicepresidente regionale - sarà caratterizzato da una prima fase transitoria, conseguente all’espletamento di tutte le procedure necessarie per la liquidazione dell’attuale società di gestione del compendio termale e il passaggio di proprietà alla Regione. Successivamente potrà essere attivata un’ipotesi di affidamento in gestione che porti ad una maggiore valorizzazione e promozione del bene».

Ma per gli amministratori e imprenditori locali c'è un altro motivo per avere fiducia, dopo un altro annuncio dell'assessore regionale. «Nel bilancio 2016, tra le risorse del settore turistico di competenza dell’assessore Federico Caner - conclude Gianluca Forcolin - è stato previsto uno stanziamento di 13 milioni di euro per il rilancio del turismo della montagna, che potrà essere implementato con altri 10 milioni in sede di assestamento. Al bando che verrà aperto per l’assegnazione di queste risorse potrà quindi partecipare anche il gestore del compendio termale di Recoaro».

 

Anche il turismo termale in crescita: nel 2015 registrato un aumento dell'1.2%, grazie anche agli stranieri: tornano i tedeschi, in forte crescita cinesi e russi

Terme a Recoaro, la nuova "era" inizia a giugno (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)l primato di presenze turistiche registrato nel 2015 in Veneto - 17.250.925 arrivi (+6.1% rispetto all'anno precedente) e 63.232.098 giorni presenza (+ 2,2%) costituiscono il record storico per la più importante regione turistica d’Italia - ha contribuito anche il settore termale che, in attesa della riapertura del polo di Recoaro, è concentrato soprattutto nella zona di Abano e Montegrotto (nel Padovano) e a quella del lago di Garda, in particolare Sirmione, nel Veronese. Le statistiche ufficiali dello scorso anno hanno registrato in Veneto una crescita delle città d’arte con il +4,4% (record con 19,7 milioni di giorni presenza), del lago con il +4,1% (altro record con 11,6 milioni), in montagna del +2,3%, alle terme con +1,2%, mentre nelle località balneari appaiono quasi in linea con l'anno precedente, seppur leggermente ridotte (-0,2%).

Nello specifico per quanto riguarda il settore termale gli arrivi in Veneto nel 2015 sono stati 731.063 rispetto al 687.907 dell'anno precedente (aumento del 6.3%), a conferma di un trend in crescita per il terzo anno di fila visto che nel 2013 erano invece stati 642.635 e nel 2012 erano stati 626.902. Lo scorso anno i giorni di presenza totali alle terme sono stati quasi 3 milioni (per la precisione 2.978.560), rispetto ai 2.942.914 del 2014 e 2.867.881 del 2013. Secondo gli osservatori privilegiato dei comprensori termali padovani e veronesi nel 2015 si è registrano, per quanto riguarda il turismo straniero il ritorno dei tedeschi, e il considerevole aumento di cinesi e russi.

Recoaro Terme, così come le città d'arte e la montagna del Vicentino, può guardare avanti con fiducia: secondo le previsioni del Ciset i flussi turistici internazionali in Veneto sono stimati in crescita nel 2016 del +3,4% rispetto al 2015, confermando quindi una dinamica positiva. Per quanto riguarda i comprensori, saranno le città d’arte a registrare il risultato più brillante sul fronte del turismo internazionale (+4,4%) e a seguire lago, terme e mare. Insomma per le terme recoaresi l'occasione per provare a diventare un polo turistico d'attrazione.



nr. 09 anno XXI del 12 marzo 2016

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